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Bangladesh
Leader
Primo Ministro Sheikh Hasina
Popolazione
168.066.000
Cristiani
887.000
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica parlamentare

Livello di persecuzione

Violenza
9.3
Vita di chiesa
8.9
Vita civile
12.8
Vita sociale
10.4
Vita famiglia
14.3
Vita privata
13.5

Bangladesh

Fonti di persecuzione (elencate in ordine di intensità):

  • Oppressione islamica
  • Antagonismo etnico
  • Paranoia dittatoriale
  • Nazionalismo religioso

Perché i cristiani sono perseguitati in Bangladesh?

Il governo lotta per contrastare la forza crescente dei gruppi islamici radicali, acutizzando il contesto generale di insicurezza. Fino ad oggi il Bangladesh è riuscito ad evitare il tipo di radicalismo che ha afflitto altre zone del mondo. Le cose però stanno cambiando.

I cristiani sono una piccola minoranza e, se appartengono a minoranze etniche,sono doppiamente vulnerabili. I nuovi convertiti al cristianesimo subiscono delle pressioni sia da parte dei gruppi radicali islamici, sia da parte della cultura islamica nelle zone dove vivono. Sono vittime di molte violenze. I cristiani e tutte le minoranze religiose cercano di restare fuori dalla politica.

Per quale motivo il Bangladesh ha cambiato posizione, all’interno della WWList?

L’ascesa di 10 posizioni è causata da aumenti di punteggio in tutte le sfere della vita, incluso un forte aumento della violenza. La salita riflette una situazione che può essere descritta solo come tesa e spaventosa per la minoranza religiosa cristiana, soprattutto per i nuovi convertiti. Un altro motivo è il miglioramento delle segnalazioni dalle aree tribali, sebbene l’accesso sia ancora limitato.

Com’è la vita per i cristiani in Bangladesh?

I convertiti al cristianesimo spesso si riuniscono in piccole comunità familiari o in gruppi segreti, per paura delle aggressioni.

I convertiti al cristianesimo di origine musulmana, induista, buddista o provenienti da gruppi etnici/tribali, in Bangladesh subiscono la più pesante persecuzione. I cristiani evangelici, molti dei quali pentecostali, che lavorano in mezzo alla maggioranza musulmana, sono perseguitati; anche le chiese storiche, come la chiesa cattolica romana, stanno subendo sempre maggiori aggressioni e minacce di morte.

I convertiti al cristianesimo di origine tribale, come i Santal, sopportano la pressione per motivi sia etnici che religiosi, e lottano contro il problema della violenza e dell’espropriazione dei terreni. Anche i cristiani tra i musulmani Rohingya, che sono fuggiti in Bangladesh dal Myanmar, stanno subendo angherie e forti pressioni dalla loro comunità.

Citazioni

Habibullah:
“Una mattina, molte persone vennero a casa mia coi miei fratelli e mi chiesero di rinunciare al cristianesimo o di lasciare immediatamente il villaggio, altrimenti mi avrebbero ucciso. Ho lasciato il villaggio, ma non ho rinunciato alla mia fede in Cristo Gesù. Ora dichiaro apertamente la mia fede e dico che sono cristiano.”

Poren Chakma:
“Stiamo affrontando molte persecuzioni da parte della nostra famiglia e della nostra comunità. Abbiamo costruito una piccola casa dove possiamo adorare Dio, ma la comunità ha vietato il culto o qualsiasi attività cristiana. Ci dissero che i cristiani non sono accettati nel loro villaggio e che ai cristiani non è permesso di costruire una chiesa. Poi, ho ricordato la lezione del seminario di preparazione alla persecuzione sul perdono e sono rimasto saldo nella fede. Dopo questo, mi sono calmato e ho pregato per loro.”

Kakon, partecipante al discepolato di Ananna:
“Prima non sapevo come trovare i versetti della Bibbia e leggerli. Ma ora so farlo, grazie all’insegnamento e all’esercizio durante la formazione di Porte Aperte.”

Porte Aperte, come aiuta i cristiani in Bangladesh?

Il Bangladesh è stato fondato come uno stato laico e il secolarismo è persino sancito dalla costituzione del paese, ma essa afferma allo stesso tempo che l’Islam è la religione di stato e che i musulmani sono in posizione di comando, sia politicamente che socialmente. Pertanto, Porte Aperte sta contribuendo a rafforzare la chiesa che vive nel mondo islamico. Lo scopo del nostro lavoro include quanto segue:

  • Discepolare ed equipaggiare i cristiani su come rispondere biblicamente alla persecuzione ed essere obbedienti a Dio, in particolare al Grande Mandato.
  • Fornire Bibbie in lingua locale e altra letteratura cristiana.
  • Fornire assistenza attraverso l’alfabetizzazione e il potenziamento socioeconomico.
  • Fornire un aiuto immediato alle vittime della persecuzione.

Come pregare per la nazione

Pregate che Dio dia forza a tutti i credenti per essere forti nella fede, in particolare per i credenti nascosti, in modo che possano sopportare la persecuzione e non compromettere la loro fede. Pregate anche affinché i progetti in corso raggiungano i credenti nel bisogno e li assistano con un aiuto tempestivo.

Pregate per i cristiani che hanno lasciato le loro comunità a causa della pressione a rinunciare alla fede. Pregate che il Signore provveda ai loro bisogni fisici, emotivi e spirituali.

Pregate che i cristiani maltrattati mentalmente e fisicamente vengano equipaggiati con una fede ferma.

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