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Brunei
Leader
Sultano e Primo Ministro Sir Hassanal Bolkiah
Popolazione
439.000
Cristiani
55.300
Religione principale
Islam
Governo
Sultanato

Livello di persecuzione

Violenza
0.6
Vita di chiesa
13.5
Vita civile
10.3
Vita sociale
10.7
Vita famiglia
14.3
Vita privata
13.8

Brunei

Fonti di persecuzione (elencate in ordine di intensità):

  • Paranoia dittatoriale
  • Oppressione islamica

Perché i cristiani sono perseguitati in Brunei?

La conversione dall’islam è illegale. L’introduzione delle leggi della Sharia riguarda l’intera società, cristiani inclusi. Le comunità cristiane non tradizionali non possono essere registrate come chiese; devono registrarsi come società, associazioni o centri familiari. In quanto tali, sono trattate come organizzazioni secolari e sono tenute a presentare ogni anno al governo i loro rapporti finanziari e operativi.

Per quale motivo il Brunei ha cambiato posizione, all’interno della WWList?

Il punteggio per il 2020 non è cambiato e la posizione in classifica è scesa di un solo posto. Ciò indica una situazione stabile, ma difficile, per i cristiani nel Paese. L’attuazione, in aprile, della Sharia per le procedure penali, non ha ancora influenzato il punteggio.

Com’è la vita per i cristiani in Brunei?

Tutte le chiese, comprese quelle registrate, sono monitorate e limitate dalle autorità. Le comunità cristiane non tradizionali non possono registrarsi come le chiese, ma devono registrarsi come organizzazioni secolari. La conversione è considerata illegale e i convertiti al cristianesimo di origine musulmana sono sottoposti a forti pressioni per tornare alla loro fede originaria.

Citazioni

Pastore B:
“La Chiesa ha paura. Molti cristiani non vogliono nemmeno parlare della legge della Sharia.”

Pastore C:
“La tendenza è ‘tenere un basso profilo’ e operare ‘all’interno delle quattro mura della nostra chiesa’ – per evitare qualsiasi problema.”

Pastore D:
“Abbiamo addestrato i nostri uscieri a far entrare nel nostro edificio solo membri della chiesa. Incontriamo prima i nuovi arrivati, fuori della chiesa. Nessun visitatore sarà autorizzato, a meno che non sia verificato dai membri della nostra chiesa.”

Porte Aperte, come aiuta i cristiani in Brunei?

I cristiani in Brunei vivono secondo la legge della Sharia, che è entrata in vigore il 3 aprile 2019 e che viene applicata a tutti i residenti, musulmani e non musulmani, compresi gli stranieri. Pertanto, Porte Aperte chiede un crescente sostegno di preghiera da parte dei cristiani di tutto il mondo, per i credenti, le chiese locali, il sultano e i suoi funzionari governativi.

Come pregare per la nazione

Ogni giorno, sui giornali locali, ci sono notizie di convertiti all’islam a cui sono stati dati doni e sostegno finanziario. Al contrario, ai cristiani non è assolutamente permesso evangelizzare. Pregate perché, in una situazione così ingiusta, Dio conceda alla sua Chiesa saggezza e audacia nel condividere Gesù.

Pregate per i credenti nascosti. La persecuzione è sentita fortemente perché il paese è così piccolo che non c’è posto dove fuggire qualora la loro fede in Cristo fosse smascherata. Ecco perché scelgono di rimanere credenti segreti.

Pregate per la perseveranza dei credenti. Nel 2018 il governo del Brunei ha messo in atto la legge della Sharia, che prevede pesanti punizioni per l’evangelizzazione e la conversione dall’islam a un’altra religione. I cristiani a volte si chiedono se ci sarà un futuro per loro in Brunei.

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