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India
Leader
Primo Ministro Narendra Modi
Popolazione
1.368.738.000
Cristiani
66.194.000
Religione principale
Induismo
Governo
Repubblica Parlamentare Federale

Livello di persecuzione

Violenza
14.8
Vita di chiesa
13.5
Vita civile
15
Vita sociale
13.5
Vita famiglia
13
Vita privata
12.9

India

Fonti di persecuzione (elencate in ordine di intensità):

  • Nazionalismo religioso.
  • Antagonismo etnico.
  • Paranoia dittatoriale.

Perché i cristiani sono perseguitati in India?

Tutte le categorie di cristiani stanno sperimentando la persecuzione in India ad opera dei radicalisti indù che vedono i cristiani come estranei alla nazione. Tali organizzazioni induiste vogliono ripulire il loro paese dall’islam e dal cristianesimo e non rifuggono dall’uso di violenze estese per raggiungere questo obiettivo.

Sempre più Stati stanno prendendo in considerazione le leggi anti-conversione, che storicamente sono state usate in modo sproporzionato contro i cristiani; i media sono sempre meno favorevoli ai cristiani e il livello di impunità per i militanti indù è aumentato.

I convertiti al cristianesimo – quelli di origine indù – sopportano il peso maggiore della persecuzione in India e sono costantemente sotto pressione per tornare all’induismo, soprattutto attraverso campagne conosciute come Ghar Wapsi (ritorno a casa). Spesso vengono aggrediti fisicamente e talvolta uccisi.

Per quale motivo l’India ha cambiato posizione, all’interno della WWList?

Nessun cambiamento di posizione.

Il punteggio della violenza è sceso a 14,8 punti, in calo rispetto al 15,2 nel 2019. Meno cristiani sono stati uccisi durante il periodo di riferimento di 12 mesi. Eppure, punteggi massimi sono stati registrati nella maggior parte delle 12 categorie di violenza misurate.

Com’è la vita per i cristiani in India

I cristiani in India sono vittime di livelli orribili di violenza da parte di estremisti induisti; migliaia di attacchi avvengono ogni anno. Diversi stati in India hanno adottato leggi anti-conversione, e il partito nazionalista indù Bharatiya Janata ha chiarito che vuole imporre queste leggi a livello nazionale. Tali leggi sono spesso usate come scusa per interrompere le funzioni religiose e molestare i cristiani, e rendere incredibilmente difficile per essi condividere la loro fede con gli altri.

Eppure, molti stanno arrivando alla fede in India, attraverso guarigioni miracolose.

Citazioni

Tutti i nomi sono pseudonimi

Abishek, uno dei partner locali di Porte Aperte in India “Alcuni dei nostri amici vanno in zone molto sensibili. A volte affrontano situazioni molto difficili. Vi chiediamo di pregare affinché siano al sicuro.
Prega per i nostri familiari, per la loro protezione. Prega per i nostri credenti in India e per la loro sicurezza.
Per favore pregate affinchè il Signore ci dia saggezza per svolgere i nostri doveri, per realizzare i compiti e i progetti prefissati, provvedere ai bisogni delle persone e raggiungere i cuori afflitti. Sappiamo che ci sono migliaia di persone del popolo di Dio che stanno pregando: la vostra preghiera è un’immensa benedizione per noi.
Questo lavoro è impegnativo ma lo perseguiremo. Lo faremo con l’aiuto del nostro Signore Gesù Cristo e con la Sua grazia”.

Tara, una credente di 15 anni
“Soffrivo di una malattia, poi un amico mi ha parlato di Gesù. Andai in chiesa e pregai con altri membri della comunità e la mia malattia fu guarita. E’ stato allora che ho iniziato a credere in Gesù. Ho trovato una pace che non avevo mai conosciuto, tutto nella mia vita ha iniziato ad avere un senso.
Così la mia famiglia e la gente del villaggio hanno saputo che andavo in chiesa ogni domenica. Ho incontrato forte opposizione da parte della mia famiglia, così come dalla comunità locale. ‘Sei una vergogna per la famiglia; la nostra gente ci detesta perché vai in chiesa. O lasci Gesù o dimenticati di avere una relazione con noi’. Questo è quello che mi hanno detto i miei genitorI”.

Saba, membro di un gruppo di donne supportate dal partner locale di Porte Aperte per un’attività di caffetteria
“Avevo un dolore insopportabile allo stomaco e non riuscivo a lavorare. Avevo anche problemi di respirazione. Poi qualcuno mi ha parlato di Gesù. Quando ho iniziato a pregarlo, sono stata guarita.
Siamo stati boicottati socialmente. A me e alla mia famiglia non veniva dato lavoro nel villaggio e nessuno ci parlava. Poi, mio marito è morto a causa di una malattia. Non avevo lavoro e avevo tre figli da sfamare. La vita era estremamente difficile.
A quel tempo ho aperto questa dhaba (caffetteria) con un paio di altre donne. Inizialmente non ha procurato molti utili, ma in seguito ha iniziato a funzionare bene.
Vogliamo davvero ringraziarvi per averci aiutato a rinnovare questo luogo e per averci fornito tutti gli utensili. Non possiamo spiegare quanto ci sentiamo benedette”.

Porte Aperte, come aiuta i cristiani in India?

  • Distribuzione: fornitura di Bibbie, Bibbie per bambini, mini-biblioteche, manuali di formazione e materiale per la scuola domenicale per i cristiani perseguitati.
  • Formazione: formazione olistica dei moduli di preparazione alla persecuzione per pastori, operatori di chiesa (3 moduli separati), donne, giovani, bambini e gruppi familiari.
  • SED: mezzi di sostentamento e sviluppo della comunità, programmi di alfabetizzazione per adulti, istruzione scolastica per bambini, formazione professionale, sostegno e aiuti d’emergenza per i cristiani perseguitati.
  • Advocacy: difesa sul campo (assistenza legale), seminari legali e creazione di squadre di azione rapida sul campo per aiutare le vittime delle persecuzioni.
  • Progetti speciali.

Come pregare per la nazione

L’assertività di tutti i tipi di organizzazioni induiste è aumentata negli ultimi anni. Esse sostengono che l’India appartiene all’induismo. Prega per i convertiti cristiani dall’induismo che vengono forzati a convertirsi all’induismo.

Pregate per la provvidenza e la protezione di Dio sui cristiani che evangelizzano coraggiosamente nel crescente numero degli Stati con leggi anti-conversione. Pregate che ricevano saggezza nei loro sforzi di evangelizzazione.

Pregate per le ragazze cristiane segregate dalle loro famiglie a causa della loro fede. Pregate che siano incoraggiate nella loro fede e che le loro famiglie arrivino a conoscere il Signore.

Fratello Andrea, fondatore di Porte Aperte, afferma:
“Le nostre preghiere possono andare dove noi non possiamo… Non ci sono confini, né muri di prigione, né porte che ci vengono chiuse quando preghiamo”.

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