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Sudan
Leader
La presidenza è vacante; un consiglio militare e un’alleanza di opposizione civile hanno firmato un patto di condivisione del potere. Il primo ministro è al momento Abdalla Hamdok.
Popolazione
42.514.000
Cristiani
1.963.000
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica presidenziale

Livello di persecuzione

Violenza
10.4
Vita di chiesa
16.1
Vita civile
15.7
Vita sociale
14.5
Vita famiglia
14.6
Vita privata
14.2

Sudan

Fonti di persecuzione (elencate in ordine di intensità):

  • Oppressione islamica.
  • Paranoia dittatoriale.
  • Corruzione e crimine organizzato.
  • Antagonismo tribale.

Perché i cristiani sono perseguitati in Sudan?

Il governo ha arrestato o intimidito molti leader cristiani. Ci sono stati arresti, molte chiese sono state demolite ed altre sono in una lista ufficiale di prossime demolizioni. Molti cristiani sono stati attaccati in modo indiscriminato in aree come quella delle montagne Nuba, dove c’è un conflitto in corso tra forze governative e gruppi ribelli.

Nonostante l’accordo di condivisione di potere, il caos politico attuale ha lasciato i cristiani in un limbo. Le tensioni etniche tra arabi e africani, e il mix religioso cristianesimo/islam ha complicato la situazione. La secessione del Sud Sudan nel 2011, poi, ha reso i cristiani ancora più vulnerabili, dato che adesso sono diminuiti di numero e le forze islamiche conversatrici sudanesi cercano di imporre uno Stato sulla base della Sharia.

L’estremo livello di pressione nell’ambito della vita di chiesa indica come il governo abbia continuamente preso di mira la vita di chiesa in numerosi modi durante l’anno appena trascorso.

Per quale motivo il Sudan ha cambiato posizione, all’interno della WWList?

Lo scivolamento di una posizione all’interno della lista, e la perdita di due punti nel totale complessivo sono dovuti alle proteste della popolazione contro l’ex presidente Ahmad Al-Bashir. Durante il suo mandato, prima di essere rimosso dall’incarico, il governo ha distrutto numerose chiese come parte della politica di applicazione della Sharia, che Al-Bashir si era impegnato a implementare in seguito alla secessione del Sud Sudan.

Com’è la vita per i cristiani in Sudan?

Nell’area delle montagne di Nuba, migliaia di cristiani sono stati uccisi o costretti alla fuga a causa del tentativo di pulizia etnica ai danni delle minoranze messo in atto dal governo.

In altre parti del paese, molte chiese sono state demolite, e i leader cristiani arrestati per aver protestato contro le persecuzioni. Leggi sulla blasfemia sono state usate per perseguitare i cristiani – adesso molti sono impauriti nel condividere la propria fede in pubblico, visto che potrebbero essere accusati di “atti che incoraggiano l’apostasia contro l’islam”.

Abbandonare l’islam per seguire Gesù è illegale, e può essere punito con la pena di morte; per questo motivo alcuni cristiani convertiti nascondono la propria nuova fede. Alcuni di essi sono bloccati e segregati in casa dalle loro stesse famiglie, da quando è stata scoperta la loro nuova fede.

Citazioni

Seida, una vedova sudanese, dopo un corso per resistere alle pressioni subite per rinunciare a Cristo:
“E’ stato bello pregare l’uno per l’altro e condividere i nostri problemi. Sono determinata nella mia fede nel Signore, anche se il futuro è incerto. Le storie che ho udito da altre donne hanno rafforzato la mia voglia di andare avanti. Per favore pregate per me e per tutti noi cristiani dell’area di Nuba”.

Fikiru, membro del team:
“Grazie al vostro supporto, Porte Aperte ha fornito aiuto in questo percorso. E’ davvero incoraggiante vedere come i nostri fratelli e sorelle dell’area di Nuba, hanno utilizzato ogni investimento che abbiamo fatto nelle loro vite”.

Porte Aperte, come aiuta i cristiani in Sudan?

La visione di Porte Aperte per il Sudan è quella di una Chiesa che è ben equipaggiata teologicamente e capace di sostenere un ministero che aiuti i cristiani divenuti/rimasti resilienti nella persecuzione. Attraverso i rapporti con le chiese locali, Porte Aperte fornisce:

  • Supporto teologico
  • Corso di sostegno durante la persecuzione
  • Corsi biblici
  • Corso di formazione ministeriale multi-culturale
  • Supporto post-trauma
  • Sviluppo di comunità e progetti di creazione di reddito

Come pregare per la nazione

La comunità internazionale ha plauso alla fine del mandato del dittatore Al Bashir, ed i negoziati tra le forze militari tradizionali e una coalizione di forze di opposizione sembra un buon punto di inizio per un nuovo Sudan, anche se non è chiaro quale sarà il futuro della libertà religiosa nel paese. Ci sono ancora molte forze che chiedono a gran voce l’applicazione della Sharia. Non è ancora chiaro se in un nuovo Sudan ci sarà spazio per adorare Cristo in libertà. Pregate perché la vera libertà religiosa possa finalmente trovare spazio in Sudan.

Fratello Andrea, fondatore di Porte Aperte, afferma:
“Le nostre preghiere possono andare dove noi non possiamo… Non ci sono confini, né muri di prigione, né porte che ci vengono chiuse quando preghiamo”.

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