Crisi Covid-19 in Africa

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I cristiani sono gli ultimi della fila nella distribuzione degli aiuti!

Rose ha perso il marito lo scorso aprile, quando un gruppo di allevatori Fulani ha attaccato il suo villaggio.
Rose ha perso i mezzi di sussistenza per lei e la famiglia, quando il governo ha imposto il lock-down per Coronavirus nella sua regione.
Rose, però, non ha perso la speranza grazie al tuo impegno al nostro fianco. 

Violenti attacchi contro i cristiani si sono susseguiti durante il periodo di emergenza Covid-19 in Nigeria, come in tutto il Sahel. Il lock-down, poi, ha portato migliaia di famiglie ai limiti della sopravvivenza.  

“A volte andiamo a dormire senza cibo. Mi affido solo a Dio per andare avanti”, ci ha detto Rose. 

 Porte Aperte ha identificato più di 15.000 famiglie cristiane in estremo bisogno in quella zona, 9.000 delle quali solo in Nigeria. Questi nostri fratelli preziosi non hanno alcuna fonte di sostegno e vengono considerati come gli ultimi della fila nella distribuzione degli aiuti. 

“Siamo stati felici quando il governo ha annunciato l’arrivo degli aiuti, ma alla fine noi cristiani siamo stati esclusi. Non abbiamo ricevuto nulla!”, ha continuato Rose. 

La forza di Rose proviene dalla certezza che la sua famiglia spirituale, la Chiesa sparsa nel mondo, prega per lei e la sostiene. “Ogni volta che leggo il Salmo 119 mi sento così incoraggiata nonostante la situazione in cui mi trovo!”, ha detto. 

Se in Italia il Covid è stato una grave emergenza, in Africa ha segnato l’aggravarsi di uno stato di crisi prolungato. Abbiamo dovuto sospendere il nostro lavoro a lungo termine per cercare di mantenere in vita la Chiesa”spiega il responsabile Africa della nostra missione.

Con un dono di 55 euro ci permetti di fornire a una famiglia un pacco contenente riso, fagioli, mais e denaro necessario per coprire i costi dell’affitto o dei farmaci per un periodo di 3 mesi. 

Che privilegio straordinario servire insieme gli ultimi, come Gesù ci ha insegnato!  

 

Nota: L’entità e la tipologia dei progetti cambiano tantissimo da regione a regione del mondo, ma anche in base alle condizioni sociali, politiche ed economiche della zona. Perciò procurare del cibo e dei beni di prima necessità in una particolare regione del Medio Oriente, per esempio, potrà costare molto di più dello stesso tipo di progetto realizzato in una regione asiatica (è solo un esempio generico). Molte sono le variabili che incidono sui costi: raggiungibilità, pericolosità, instabilità sociale, rete trasporti e stradale, supporto logistico, ecc. Quando le offerte per un progetto superano l’obiettivo prefissato, saranno destinate a progetti simili.