Dai il via a un progetto di microcredito

500,00

Categoria:

Descrizione

Il microcredito è un piccolo prestito solitamente destinato a persone che non hanno accesso al sistema bancario tradizionale. Il mancato accesso al sistema bancario tradizionale può essere dovuto alla corruzione, al fatto di non avere fonti di reddito comprovate o garanzie da offrire, all’appartenenza a una minoranza religiosa o ad altre pratiche discriminatorie.

Nel caso di Porte Aperte/Open Doors, i beneficiari del microcredito sono persone convertite al cristianesimo che ricevono il sostegno dopo essere state escluse dalla famiglia d’origine, oppure vedove analfabete che non hanno accesso alle banche e necessitano di sostegno per i bisogni primari.

Questi prestiti aiutano chi vive in condizioni di vulnerabilità a trovare la capacità di sostenersi aprendo una piccola attività e guadagnando un reddito ragionevole. Spesso questi prestiti li aiutano ad avviare una piccola attività in proprio. In questo modo, acquisiscono il controllo della propria attività senza dipendere da un sistema di baratto manipolativo, o da strozzini. Questo contribuisce a rendere il loro lavoro più sostenibile e crea indipendenza.

Il prestito può essere restituito attraverso un accordo creato su misura; è anche possibile optare per un rimborso parziale, a seconda del Paese, del contesto e del beneficiario. Una volta che i beneficiari hanno partecipato a un corso di formazione sulle competenze imprenditoriali di base, si svolgono attività di coaching e mentoring.

Criteri che la Chiesa o le organizzazioni partner devono esaminare prima di decidere di concedere un microcredito:

  1. Valutare che ci sia una raccomandazione del pastore, che dovrebbe poter fornire una relazione sulla persona che richiede il prestito (questo significa che la persona che richiede il prestito è un membro attivo della chiesa).
  2. Il ruolo delle chiese non si limita al fornire una raccomandazione. Esse aiutano i beneficiari a lavorare sulle proposte. Le chiese ricevono il denaro e poi lo consegnano ai beneficiari; esse vengono inoltre coinvolte nella fase iniziale del progetto, per assicurarsi che venga avviato.
  3. Le chiese dovrebbero anche presentare una relazione adeguata che attesti che l’importo offerto al beneficiario sia stato speso per l’avvio del progetto, insieme a ricevute che coprano l’importo dato.
  4. La chiesa è anche responsabile della riscossione delle rate restituite; questo processo rafforza la relazione tra i membri di chiesa e la stessa.
  5. La chiesa è coinvolta nella selezione della sede della piccola impresa/attività generatrice di reddito. Inoltre, la chiesa potrebbe essere coinvolta nell’acquisto della merce, in base alla proposta approvata.
  6. Una parte della valutazione considera non solo se il progetto ha portato buoni frutti o meno, ma anche se la vita ecclesiale del beneficiario è stata nutrita e rafforzata grazie a questo sostegno.
  7. Prima di concedere un prestito, si contatta un referente per garantire trasparenza, responsabilità e onestà del beneficiario.
  8. Al beneficiario viene chiesto di condurre un’analisi di mercato di base.
  9. Viene effettuata una valutazione di base che tiene conto delle capacità dimostrate e delle competenze. Dovrebbero esserci comprovate capacità imprenditoriali o almeno una comprensione di base dei principi di sviluppo aziendale. Bisogna valutare se la persona è in grado di gestire la somma di denaro.
  10. Se necessario, si cerca di collegare il fratello o la sorella che riceve il prestito a un corso di formazione per lo sviluppo delle competenze nel settore in cui avvierà l’attività imprenditoriale. Inoltre, i pastori ricevono una formazione di base per sviluppare la propria capacità di supervisionare la piccola attività imprenditoriale.
  11. In alcuni casi, il fratello o la sorella che riceve il prestito collabora con cristiani impegnati nello stesso settore, per condividere esperienze e lezioni apprese.
  12. Il contratto di microcredito di base viene discusso e firmato.

 

Criteri per il destinatario. Il destinatario del microcredito deve:

  1. Condurre un’analisi di mercato di base e mostrare la lacuna nel mercato per un determinato servizio (ad esempio asilo, pulizie, altri servizi), commercio (scambio di beni) o produzione di articoli. Deve inoltre allegare una spiegazione che illustri il perché sarebbe la persona giusta per colmare tale lacuna nell’offerta del mercato. Ad esempio: per l’avvio di un allevamento di polli, la creazione di una panetteria o l’avvio di un’attività di sartoria è importante raccogliere il maggior numero di informazioni possibili sulle aziende che operano nello stesso settore, sui prezzi di mercato, sui potenziali profitti e così via.
  2. Esplorare le possibilità di partecipare a un corso di formazione per lo sviluppo delle competenze nel settore in cui si desidera avviare l’attività imprenditoriale, basandosi sulle competenze già sviluppate.
  3. Sviluppare un business plan.
  4. Stimare quando e con quale frequenza le rate verranno restituite all’organizzazione, tramite la chiesa partner.
  5. Discutere e firmare un contratto di microcredito di base.

 

Con 500 euro puoi finanziare un progetto di microcredito per lo sviluppo di piccole attività imprenditoriali.

 

NELLA FOTO 📸
Elias è un ragazzo cristiano con un passato da recluta militare. È stato mandato in zone difficili e in orribili campi di battaglia. In una di queste battaglie, Elias ha perso la gamba: hanno dovuto amputarla. Era frustrato e senza speranza. Non vi era nessuno che lo aiutasse in un Paese così disordinato, nessuna assicurazione sanitaria per curarlo. All’epoca era fidanzato, ma dopo l’amputazione della gamba, la sua vita è entrata in un tunnel buio.

Quello che abbiamo fatto è stato sostenere Elias con una protesi alla gamba. Lo abbiamo anche sostenuto con un progetto che lo ha portato ad acquistare e diventare autista di taxi, dopo aver preso lezioni private di guida. Inoltre, ha frequentato uno dei nostri corsi di cura dei traumi, condotto in collaborazione con una chiesa partner. Alla fine, Elias ha ritrovato la speranza, e si è anche sposato.

 

Nota: L’entità e la tipologia dei progetti cambiano tantissimo da regione a regione del mondo, ma anche in base alle condizioni sociali, politiche ed economiche della zona. Perciò procurare del cibo e dei beni di prima necessità in una particolare regione del Medio Oriente, per esempio, potrà costare molto di più dello stesso tipo di progetto realizzato in una regione asiatica (è solo un esempio generico). Molte sono le variabili che incidono sui costi: raggiungibilità, pericolosità, instabilità sociale, rete trasporti e stradale, supporto logistico, ecc. Quando le offerte per un progetto superano l’obiettivo prefissato, saranno destinate a progetti simili.