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Bhutan
Leader
Re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck
Popolazione
826.000
Cristiani
17.900
Religione principale
Buddismo
Governo
Monarchia costituzionale

Livello di persecuzione

Violenza
0
Vita di chiesa
13.9
Vita civile
11.6
Vita sociale
11.8
Vita famiglia
10.9
Vita privata
12.8

Bhutan

Fonti di persecuzione (elencate in ordine di intensità):

  • Nazionalismo religioso

Perché i cristiani sono perseguitati in Bhutan?

Tutti i cittadini bhutanesi sono tenuti ad essere buddisti. I cristiani ex buddisti sono guardati con sospetto e ci si impegna per riportarli alla loro precedente religione. I leader religiosi, la comunità locale e la famiglia spesso collaborano a questo scopo. Oltre ai nuovi convertiti, molti cristiani provengono dalla minoranza Nepali. Nessuna chiesa è ufficialmente riconosciuta dallo stato, il che significa, tecnicamente, che i cristiani si riuniscono illegalmente. Le autorità locali spesso si rifiutano di rilasciare ai cristiani un “nulla osta” – necessario per richiedere prestiti, per registrare proprietà, per candidarsi ad una posizione lavorativa e per rinnovare la carta di identità.

Per quale motivo il Buthan ha cambiato posizione, all’interno della WWList?

Il Bhutan scende di 12 posizioni perché i punteggi di tutte le categorie sono diminuiti. Tra essi, scende a zero il punteggio della violenza, a causa dell’assenza di segnalazioni di casi. Questo tuttavia non significa che non ci sia stata alcuna violenza.

Com’è la vita per i cristiani in Bhutan?

Secondo quanto riferito, alcuni studenti cristiani sono stati costretti a partecipare ai riti buddisti del mattino e della sera e, in un caso, anche alla pulizia dei santuari buddisti. Una comunità familiare è stata costretta a chiudere nel 2018 e a mettere fine agli incontri dopo aver ricevuto avvisi e minacce da parte delle autorità. Per motivi di sicurezza, le informazioni sugli orari e sui luoghi degli incontri vengono tenute nascoste. Una delle tradizioni degli agricoltori in Bhutan è quella della semina e del raccolto in comunità; diversi agricoltori condividono il carico di lavoro e si aiutano a vicenda. Gli agricoltori cristiani sono generalmente esclusi da questa pratica.

Citazioni

James, un giovane del Bhutan: “Dove vivo, non ci sono uccisioni o pestaggi ma veniamo perseguitati dal governo locale che ci fa pressioni e ci minaccia. Tuttavia, la fede dei cristiani è ancora forte. Nel nostro villaggio, la mia chiesa è stata demolita ma i membri praticano la fede nelle loro case ed ora la comunità sta crescendo. Per la grazia di Dio, non ci hanno assolutamente fermato. La costituzione dice che possiamo esercitare il nostro culto, quindi lo facciamo nelle nostre case.”

Miriam, credente ex buddista: “Ci sono delle difficoltà quando vieni da un contesto buddista. Nelle città è più facile. Se mi trovassi ancora nel villaggio, la vita sarebbe più difficile. Questo è anche uno dei motivi per cui le persone del mio villaggio hanno difficoltà ad accettare Cristo. Nei villaggi si lavora come una comunità. Si devono fare delle offerte. Si deve andare al tempio e non si ha scelta. Non posso ritornare al mio villaggio perché sarei costretta a partecipare a tutti i tipi di attività buddiste. Per esempio, nel rito annuale della Puja della casa, una grande cerimonia buddista dove tutta la famiglia deve riunirsi, io, in quanto primogenita, dovrei essere quella che organizza e dà inizio alla cerimonia. La cultura impone che io debba essere preposta a farlo, ma io non posso farlo a motivo della mia fede. Per questo anche adesso, quando la mia famiglia mi chiama, cerco sempre una scusa per non andarci – vado a far loro visita in altre occasioni. Solo la mia famiglia capisce il motivo per cui non partecipo ed il motivo per cui sono diversa. Il resto del villaggio non capisce.”

Porte Aperte, come aiuta i cristiani in Bhutan?

Tramite i suoi collaboratori locali, Porte Aperte provvede aiuto immediato ai credenti bhutanesi quando a motivo della loro fede in Cristo vengono incarcerati, estromessi dalle proprie famiglie e comunità e privati dei mezzi di sostentamento e del loro lavoro. Potenziamo inoltre la chiesa perseguitata soprattutto per mezzo di:

  • Supporto in preghiera.
  • Sostegno e sensibilizzazione.
  • Programmi di preparazione alla persecuzione.
  • Distribuzione di letteratura.
  • Discepolato.
  • Alfabetizzazione.

Come pregare per la nazione

Pregate per i credenti che violano la legge anti-conversione, lasciando la fede buddista. Pregate che i tentativi di perseguitare i cristiani in Bhutan possano davvero rinforzare ed unire questi credenti. Il buddismo è l’eredità spirituale del Bhutan e lo è da secoli, come sancito nella sua costituzione. I cristiani continuano ad essere rifiutati e perseguitati per mezzo di ostacoli burocratici. Pregate che lo Spirito Santo allenti la morsa del buddismo su questo paese. Pregate per i cristiani ex buddisti che subiscono forti pressioni dalla famiglia, dagli amici e dai vicini perché abbandonino la fede. Pregate che possano essere fortificati durante la persecuzione. Pregate che il Signore sensibilizzi i cuori delle loro comunità e li renda ricettivi all’Evangelo.

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