È impossibile vivere apertamente da cristiano in Afghanistan. Lasciare l’islam è considerato vergognoso e i cristiani convertiti devono affrontare conseguenze disastrose se la loro nuova fede viene scoperta. Devono fuggire dal paese o verranno uccisi.
Si stima che il 70-80% delle donne afgane affrontino matrimoni forzati e più della metà delle donne nel paese siano sposate prima dei 16 anni, età legale per il matrimonio. Il matrimonio forzato viene spesso utilizzato per garantire che una donna rimanga musulmana. Le donne cristiane in Afghanistan sono altamente vulnerabili a tutte le forme di abuso fisico e hanno autonomia sociale ed economica molto limitata. Se la loro fede viene scoperta, anche se non vengono uccise, esse possono essere tenute in casa o vendute come schiave o prostituite. I “delitti d’onore” continuano ad essere diffusi.
Tutti i cristiani in Afghanistan affrontano minacce di morte, tortura, incarcerazione e ostracismo a causa della loro fede. Gli uomini che si convertono devono spesso trovare fonti di reddito alternative, se vogliono evitare che sia palese la loro mancata partecipazione alle pratiche religiose che si svolgono al mercato. Poiché sono gli uomini l’unica fonte di reddito, le famiglie fanno affidamento su di loro per la sussistenza economica: soffrono se gli uomini vengono rapiti o uccisi, ed è considerato vergognoso per le donne cercare un lavoro retribuito.
“Solo Dio sa come riusciamo a sopravvivere giorno per giorno. Lo sa perché dimora amorevolmente in noi. Ma siamo stanchi di tutta la morte che ci circonda.”
L’Afghanistan rimane il secondo paese nella World Watch List e la persecuzione è solo leggermente meno oppressiva rispetto alla Corea del Nord. L’ISIS e i talebani continuano ad avere una presenza forte e violenta in Afghanistan, con questi ultimi che controllano vaste regioni.
Tutti i cristiani in Afghanistan sono estremamente vulnerabili alla persecuzione. Le zone controllate dai talebani sono particolarmente oppressive, ma non esiste un modo sicuro per esprimere alcuna forma di fede cristiana nel Paese.
Porte Aperte sostiene in preghiera i credenti perseguitati in Afghanistan.
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