I cristiani uccisi per la loro fede in Nigeria sono più numerosi rispetto a quelli di qualsiasi altro paese. Gli attacchi violenti condotti da Boko Haram, dai pastori militanti di etnia Hausa-Fulani, dall’ISWAP (affiliati all’ISIS) e da altri gruppi estremisti islamici sono comuni nelle aree settentrionali e centrali del paese, e stanno anche iniziando ad estendersi nella parte meridionale della Nigeria.
In questi attacchi, i cristiani o vengono uccisi o vedono distrutte le loro proprietà e i mezzi di sussistenza. Gli uomini e i giovani vengono spesso uccisi. Le vedove e gli orfani sono vulnerabili e testimoni viventi della forza di questi attacchi. Gli assalitori difficilmente vengono portati in giudizio. Le donne cristiane spesso vengono rapite e violentate dai miliziani e costrette a sposare uomini musulmani.
I cristiani di origine musulmana devono affrontare il rigetto e la pressione dalle loro famiglie. La presidenza di Muhammadu Buhari (in carica dal 2015) ha dato un intenso incremento ai tentativi di islamizzazione del paese, incluso l’inserimento di musulmani nelle posizioni strategiche del governo del paese.
Molti cristiani vengono cacciati dai loro villaggi e allontanati da ogni risorsa di sostentamento, sono costretti a diventare sfollati interni (IDP), vivendo in campi appositamente creati per loro (campi IDP). Data la continua occupazione dei loro villaggi da parte dei militanti Fulani, la mancanza degli aiuti governativi, la mancanza di istruzione per i loro bambini e le condizioni dure dovute allo sfollamento, questi credenti continuano a soffrire anche dopo la brutalità iniziale della persecuzione.
Lo stupro è spesso usato come strumento di persecuzione dai miliziani Fulani, da ISWAP, da Boko Haram e da altri estremisti islamici. Donne e bambine vengono rapite e costrette a diventare schiave sessuali o a sposare uomini musulmani. Nel caso in cui le donne vengano rilasciate, capita spesso che siano rifiutate dalle loro comunità o dalle famiglie, stigmatizzate a causa dell’esperienza traumatica subita. In casi estremi, le ragazze giovani vengono reclutate con forza per essere usate come kamikaze.
Le vedove occupano il livello più basso della scala sociale, e le donne cristiane i cui mariti sono stati uccisi dagli estremisti islamici stentano a sopravvivere.
Gli uomini e i giovani sono bersagli particolari per le uccisioni compiute da Boko Aram, dall’ISWAP e da altri gruppi estremisti islamici. Coloro che sopravvivono vengono rapiti e costretti a combattere contro i loro compagni – inclusi i giovani che vengono reclutati con la forza (esempio: bambini-soldato). Colpire i maschi è una manovra tattica che serve per eliminare il sostentamento della famiglia e abbassare la natalità delle comunità cristiane. I responsabili delle chiese rischiano particolarmente di essere rapiti per le richieste di riscatto.
“Dio è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Grazie Porte Aperte, per essere una famiglia e una fonte di speranza per me e per i miei bambini. Questa casa è l’opera che Dio mi ha affidato per incoraggiare le altre vedove a continuare ad essere fedeli a Dio e non perdere la speranza. Dio ha usato Porte Aperte per asciugare le mie lacrime, io farò lo stesso per loro.”
La Nigeria è avanzata di diverse posizioni nella WWL. La persecuzione è diventata ancora più forte in tutte le sfere della vita pubblica e di quella privata. Le violenze contro i cristiani da parte di Boko Haram, dei militanti Fulani e dell’ISWAP come anche quella di altri gruppi armati non identificati – hanno portato grandi sofferenze nelle comunità cristiane. La Nigeria è entrata nelle top10 del WWL 2021 principalmente per l’incremento della violenza e per la sua diffusione in altre parti della nazione. Il governo sembra incapace o riluttante nel proteggere i cittadini cristiani. Gli attacchi degli estremisti islamici durante la pandemia da COVID-19 non sono diminuiti. Molti cristiani, rimasti a casa per combattere la diffusione del virus, sono stati oggetti di attacchi di questi gruppi estremisti.
La persecuzione, e soprattutto gli attacchi violenti, sono più diffusi nella parte settentrionale e centrale (Middle Belt) della nazione. I tentativi del governo di islamizzare il paese sono più diffusi, e iniziano ad interessare le zone a maggioranza cristiana, nel sud della nazione. I cristiani di origine musulmana nelle zone settentrionali della nazione sono molto esposti alla persecuzione, soprattutto coloro che vivono nelle aree in cui vige la Sharia. I cristiani che vivono come sfollati interni sono particolarmente esposti alla violenza.
I partner di Porte Aperte, insieme alla chiesa locale, rafforzano i credenti perseguitati in Nigeria mediante corsi di formazione, di discepolato, di sopravvivenza alla persecuzione, progetti di sviluppo comunitario, soccorso rapido, cura dei traumi ed assistenza legale.
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