Skip to main content
35

Repubblica Centrafricana

Repubblica Centrafricana
Leader
Presidente Faustin-Archange Touadera
Popolazione
4.921.000
Cristiani
3.691.000
Religione principale
Cristianesimo
Governo
Repubblica presidenziale

Livello di persecuzione

Violenza
15.6
Vita di chiesa
9.9
Vita civile
9.6
Vita sociale
13.1
Vita famiglia
8.6
Vita privata
9

Repubblica Centrafricana

Fonti di persecuzione (elencate in ordine di intensità):

  • Oppressione islamica (molto forte)
  • crimine organizzato e corruzione (molto forte)
  • antagonismo etnico (media)

Che aspetto ha la persecuzione in Repubblica Centrafricana?

La Repubblica Centrafricana ha assistito a conflitti e scontri pressoché costanti dal 2013. Gran parte del paese è occupata da differenti gruppi di milizie armate, responsabili di una serie di violazioni dei diritti umani. Molti di questi gruppi, sia di estremisti islamici che di altro tipo, prendono di mira specificamente i cristiani; in questo modo, nelle aree sotto il controllo delle milizie, la vita dei credenti è costantemente incerta. I leader cristiani che hanno denunciato pubblicamente le violenze sono stati minacciati; gli edifici delle chiese sono stati bruciati e saccheggiati. Il conflitto ha provocato lo sfollamento di migliaia di cristiani, che hanno perso la casa e il sostentamento e sono ora costretti a vivere nei campi profughi.

Oltre all’insicurezza e alla violenza di cui soffrono tutti i cristiani, i convertiti al cristianesimo di origine musulmana devono anche affrontare la persecuzione da parte dei loro familiari più stretti. La comunità locale spesso ostracizza i cristiani convertiti e giunge anche a forzarli a rinunciare al cristianesimo con la violenza.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione?

Nella Repubblica Centrafricana, le donne e le ragazze cristiane sono particolarmente soggette a stupri, trasferimenti, rapimenti e matrimoni forzati, come forme di persecuzione religiosa. A volte i genitori delle ragazze cristiane sono indotti a darle in matrimonio in cambio di doni rilevanti. In altri casi, coloro che pensavano di essere libere di praticare la loro fede dopo aver sposato un musulmano, scoprono di essere invece costrette a convertirsi. Le studentesse corrono il rischio di rapimenti e violenze sessuali mentre si recano a scuola o tornano da essa; questo ha scoraggiato i genitori che vivono in aree ad alto rischio dal mandare le loro figlie a scuola. È probabile che le ragazze che subiscono abusi e rimangono incinte abbandonino la scuola. Inoltre, le tattiche impiegate per islamizzare la popolazione stanno assumendo forme più sottili rispetto agli anni precedenti. In alcune zone del paese, con il pretesto di combattere la promiscuità o di registrare le nascite, ai cristiani non resta altra scelta che essere sposate da un imam, per far sì che non venga loro negata l’opportunità di registrare la nascita di un bambino.

Nel nord del paese, le famiglie cristiane che versano in condizioni di povertà subiscono pressioni perché consentano alle loro giovani figlie di fare le domestiche per famiglie ricche, non cristiane; in questo modo le ragazze trascorrono mesi in schiavitù, senza essere retribuite. Ci sono anche segnalazioni di strategie a lungo termine per aumentare la popolazione islamica. Una di queste coinvolge gli uomini musulmani che mettono incinte donne cristiane e quindi le abbandonano insieme ai figli, per poi tornare quando i bambini sono cresciuti e reclamarli come musulmani. Poiché la Repubblica Centrafricana è uno dei paesi più poveri dell’Africa, le necessità finanziarie possono spingere le donne cristiane con molti bambini ad accettare di convertirsi all’islam semplicemente per sopravvivere. Esistono rapporti secondo cui, a volte, una madre cristiana è autorizzata a stare con un membro della chiesa a condizione che i suoi figli siano mandati alla moschea locale.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione?

Nella Repubblica Centrafricana, quando le famiglie cristiane vengono prese di mira dalle milizie estremiste, gli aggressori sono soliti aggredire sessualmente le donne e lasciarle in vita; gli uomini vengono invece uccisi per la loro fede o detenuti dalle milizie. Negli ultimi mesi la Repubblica Centrafricana ha visto decine di morti in molte città e villaggi. I pastori sono particolarmente presi di mira, a volte con false accuse utilizzate come pretesto. In alcuni casi, ragazzi e uomini vengono reclutati con la forza dai gruppi militanti ribelli e sono anche oggetto di torture e aggressioni. Il rapimento, le minacce e la tattica dell’impoverimento degli uomini, stanno colpendo notevolmente le famiglie cristiane, insieme alla conseguente separazione o alla vita nei campi di prigionia.

La parola a Jeovani

“Se un giorno dovessi incontrare l’uomo musulmano che ha lanciato le granate contro la mia chiesa, non mi arrabbierei, ma sorriderei. Non avrei nemmeno il coraggio di fargli del male. Penso che non sappia quanto sia terribile quello che ha fatto. Lo saluterei e direi: ‘Dio ti perdona e vuole che anche io ti perdoni. Non sai cosa mi hai fatto, ma ti perdono.’ E una volta che glielo avessi detto, non sarei più arrabbiato con lui”.

Cosa è cambiato quest’anno?

Grazie a Dio, la Repubblica Centrafricana ha perso 10 posizioni rispetto alla World Watch List del 2020. Ciò è dovuto principalmente a una diminuzione della pressione sui cristiani nella loro vita privata, come risultato del fatto che anche molti dei gruppi ribelli che prendono di mira i cristiani si combattono tra loro. Ma ciò non significa che i cristiani siano al sicuro da persecuzioni e discriminazioni. Sfortunatamente, la violenza contro i seguaci di Gesù rimane estrema, rendendo la fede in Cristo una prospettiva pericolosa per molti di loro.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione?

La persecuzione si fa sentire nelle aree settentrionali e orientali del paese, dove la popolazione musulmana è maggioritaria e operano gruppi scissionisti di Séléka (un’alleanza di milizie ribelli). Particolari difficoltà sono ravvisate anche per i cristiani che vivono nella parte orientale del paese confinante con il Sudan. Inoltre, i cristiani che si convertono dall’islam sono doppiamente vulnerabili: a causa della violenza generale contro i credenti e per la forte pressione della famiglia e della comunità.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani nella Repubblica Centrafricana?

Porte Aperte è impegnata da diversi anni con la chiesa centrafricana. A partire dal 2013 i nostri programmi sono stati orientati all’aiuto alla chiesa, che affrontava una crisi a seguito del colpo di Stato da parte di un gruppo a maggioranza islamica. Abbiamo lavorato non solo per evidenziare la difficile situazione della chiesa nel paese, ma anche per aiutarla a fornire sostegno morale e fisico ai cristiani vittime di violenza. Sosteniamo la chiesa della Repubblica Centrafricana attraverso formazione, soccorso e assistenza medica, sostegno finanziario, ricostruzione di chiese e favorendo iniziative imprenditoriali.

Soggetti di preghiera

  • Pregate per i cristiani nella Repubblica Centrafricana, che sopportano violenze e conflitti che sembrano non finire mai. Pregate che abbiano il coraggio di rimanere saldi nella loro fede e di operare per essere luce e pace nelle loro comunità.
  • Pregate per i seguaci di Gesù che sono presi di mira da vari gruppi, con attacchi violenti. Che si tratti di estremisti islamici, milizie criminali organizzate o seguaci radicali di fedi animiste, tutti questi gruppi scelgono i cristiani per i loro attacchi. Pregate che Dio protegga questi credenti e li mantenga al sicuro.
  • Pregate per la pace nella Repubblica Centrafricana, e che Dio tocchi i cuori dei leader di ogni gruppo.
  • Pregate per i convertiti dall’islam, affinché siano protetti dall’oppressione che subiscono per mano delle loro famiglie e comunità. Pregate affinché possano trovare cristiani che li aiutino a crescere e maturare nella loro fede.

GALLERY

01
02
03
04
05
06