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Mali
Leader
Presidente in transizione, Presidente Assimi Goïta
Popolazione
20.893.000
Cristiani
476.000
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica Semipresidenziale

Livello di persecuzione

Violenza
15
Vita di chiesa
12.8
Vita civile
10.3
Vita sociale
13.9
Vita famiglia
8.2
Vita privata
9.4

Mali

Salito di 4 posizioni rispetto alla World Watch List 2021.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Mali

Dieci anni fa, nel nord del Mali, le chiese sono state bruciate e i cristiani sono stati costretti a fuggire per salvarsi la vita, quando gruppi estremisti islamici hanno preso il controllo della regione. Sebbene alcuni cristiani siano rientrati con la protezione della polizia, esistono aree in cui non ci sono cristiani. Il trauma permane e la minaccia di un attacco incombe ancora sui cristiani, rendendo particolarmente rischiose le attività di evangelizzazione. Tali programmi possono attirare l’attenzione dei jihadisti e i missionari cristiani vivono sotto la costante paura di essere rapiti. Chiunque si converta dall’islam rischia di subire atti di violenza e la pressione dei propri parenti se la sua fede viene scoperta. Il nord del Mali è pericoloso anche per le organizzazioni non governative.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Poiché negli ultimi anni in Mali sono continuati gli attacchi degli estremisti islamici, è aumentata anche la minaccia di rapimenti e matrimoni forzati per le donne e le ragazze cristiane. Le ragazze cristiane possono anche subire persecuzioni indirette. Se il padre di una ragazza viene ucciso o non riesce a trovare un lavoro a causa della sua fede, ella potrebbe pensare di non avere altra scelta che sposare un musulmano o addirittura prostituirsi. Il Mali ha il tasso più alto al mondo di matrimoni infantili, con il 54% di ragazze sposate entro i 18 anni. Se una donna, sposata con un musulmano, lascia l’islam sarà respinta dalla sua stessa famiglia (che considererà l’accaduto una grande vergogna). Per ridurre lo stigma, suo marito può facilmente divorziare da lei e prendere i suoi figli. Se una donna viene espulsa dalla sua casa a motivo della sua fede, può essere tollerata, ma non sarà sostenuta o nutrita.

Le donne convertite in Mali sono vulnerabili alle minacce, alla violenza, agli abusi sessuali e persino alla morte per mano della comunità indignata o dei membri della famiglia. Le pratiche tradizionali e culturali prevalgono sulle leggi nazionali del Mali che proteggono le donne che lasciano l’islam.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Mentre gli attacchi estremisti violenti continuano senza sosta in tutto il Mali, uomini e ragazzi cristiani sono particolarmente soggetti a minacce di morte e attacchi a causa della loro fede. Il Mali è una delle nazioni più povere dell’Africa e sia gli uomini che i ragazzi cristiani sono vulnerabili al reclutamento da parte di gruppi estremisti violenti dove verranno convertiti con la forza all’islam. Ciò è particolarmente vero nelle remote aree settentrionali del paese. I cristiani maschi possono anche essere rapiti da gruppi estremisti e uccisi; ciò devasta le loro famiglie e la fratellanza cristiana, moltiplicando così il trauma. Poiché i maschi sono i principali sostegni economici della famiglia, la perdita di uomini e ragazzi cristiani può indebolire sia le famiglie che la Chiesa in Mali. La persecuzione viene anche dalla comunità e dalla famiglia. Gli uomini che si convertono al cristianesimo spesso affrontano il rifiuto sociale, la perdita dei diritti all’eredità e non hanno accesso agli aiuti del governo per l’istruzione.

La parola a Naomi

“Più di una volta, la mia famiglia ha mandato dei jihadisti a casa mia per ucciderci (o almeno intimidirci). I loro piani non hanno mai funzionato. Ma un giorno, mentre mio marito era in viaggio per lavoro, è stato ucciso a colpi di pistola. È stato ucciso per la sua fede e per aver sposato una ex musulmana. I suoi colleghi mi hanno dato la terribile notizia. (Ancora adesso), non ho idea di cosa sia successo al suo corpo”.

Cosa è cambiato quest’anno

La situazione in Mali è diventata complessa ed è difficile distinguere chiaramente tra la violenza su base religiosa e quella su base etnica. La pressione e la violenza sono entrambe minacce significative per i credenti. Sebbene la violenza sia leggermente diminuita rispetto all’anno scorso, la pressione da parte della comunità e contro la Chiesa è aumentata.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

I cristiani delle regioni settentrionali del Mali, dove sono attivi jihadisti e pastori Fulani musulmani estremisti, sperimentano le maggiori difficoltà a causa della loro fede. In una certa misura, ci sono piccole sacche di intensa persecuzione anche nella parte meridionale del Paese. I convertiti dall’islam sono particolarmente presi di mira.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Mali

Porte Aperte lavora attraverso partner locali provvedendo corsi sulla preparazione alla persecuzione, Bibbie, alfabetizzazione e formazione alla leadership sia per i pastori che per i credenti in vari aspetti della vita e del ministero cristiani. In tempi di necessità, assistiamo i cristiani vulnerabili anche con aiuti socioeconomici.

Soggetti di preghiera

  • Pregate per la stabilità e la normalizzazione della vita in Mali, che sono fondamentali per reprimere i gruppi estremisti e riportare la pace nelle comunità.
  • Pregate per i credenti che sono stati sfollati a causa della violenza nella parte settentrionale del Mali e hanno tentato di iniziare la propria vita in nuove aree dopo aver perso tutto. Chiedete a Dio di confortare i loro cuori nella loro perdita e di sostenerli attraverso il ministero dei credenti in mezzo a loro.
  • Pregate per i nostri partner locali che cercano e aiutano i cristiani che hanno bisogno di aiuto, consulenza ai traumi, Bibbie e formazione sulla preparazione alla persecuzione. Pregate che possano avere saggezza e sapienza mentre interagiscono con gli altri e valutano i bisogni.

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