Marocco
Livello di persecuzione
Marocco
Stessa posizione della World Watch List 2021.
Fonti di persecuzione
Che aspetto ha la persecuzione in Marocco
L’articolo 220 del Codice penale marocchino considera un crimine “turbare la fede di un musulmano”. La legge espone a dei rischi (per es. l’arresto o procedimenti giudiziari) molti cristiani -tanto marocchini quanto stranieri- quando parlano agli altri della propria fede. Anche i sostenitori dei diritti dei cristiani sono stati presi di mira dal governo del Marocco per le loro attività e minacciati con attacchi violenti da parte di estremisti islamici. Mentre la legge punisce solo il proselitismo, i convertiti al cristianesimo marocchini possono essere puniti in altre maniere, ad esempio attraverso la perdita dei diritti ereditari o della custodia genitoriale.
In che modo le donne sperimentano la persecuzione
In Marocco, le donne che si convertono al cristianesimo rischiano sia di perdere i loro figli sia di vedersi negare i diritti ereditari e l’appartenenza familiare. Sono anche vulnerabili al divorzio arbitrario, alla segregazione domestica, a matrimoni forzati con mariti non cristiani o all’espulsione dalle loro case. Anche la minaccia di stupro, usata per riportare le donne all’islam, è diffusa: infatti, lo stigma ad esso collegato la rende una potente arma correttiva. La maggior parte delle donne cristiane convertite si trova isolata nella fede, senza accesso alla letteratura cristiana o alla comunione con altri credenti. Se sorpresa ad avere una Bibbia, la convertita marocchina rischia di essere picchiata severamente.
In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione
Gli uomini cristiani soffrono in maniera differente rispetto alle donne del Marocco. Se il convertito è giovane e celibe, gli sarà negato probabilmente il sostegno finanziario. Al contrario, se è già sposato rischierà di essere abbandonato dalla moglie musulmana, la cui famiglia farà anche pressioni sulla coppia per assicurarsi che la coniuge sia libera dalla sua influenza.
Inoltre, un maschio convertito può essere privato della sua eredità o dover affrontare la perdita del lavoro ed avere difficoltà per ottenerne un altro. Gli uomini hanno anche maggiori probabilità di essere interrogati dalle autorità governative, di venire imprigionati e percossi. Ogni anno, alcuni uomini cristiani vengono arrestati e multati in Marocco per nient’altro che il possesso di una Bibbia o per aver discusso del cristianesimo con un musulmano. L’incessante pressione lascia gli uomini cristiani spesso stanchi e disperati; alcuni, pertanto, scelgono di lasciare il Paese in cerca di sollievo.
La parola a Nadeen e Fatima
Entrambe le giovani sono divenute cristiane al college. Quando hanno parlato ai loro genitori della loro nuova fede, hanno ricevuto percosse per aver gettato vergogna sulla propria famiglia. Alla fine, sotto costante pressione, entrambe le ragazze hanno finto di tornare all’islam per mantenere la pace nelle loro famiglie, ma hanno continuato segretamente a credere in Gesù. Per evitare ulteriori punizioni, si incontrano con altri credenti in un giorno diverso dalla domenica perché “se mio padre lo scoprisse, mi ucciderebbe” ha detto Nadeed, intendendolo letteralmente.
Cosa è cambiato quest’anno
Le prospettive per i cristiani in Marocco sono peggiorate nel corso dell’anno. La pressione è aumentata su tutti i fronti ed anche la violenza è aumentata: infatti, diversi credenti sono stati costretti a lasciare il Paese durante il periodo di riferimento della WWList. La vita per i cristiani in Marocco rimane molto difficile.
Chi è più vulnerabile alla persecuzione
Nelle aree rurali la popolazione islamica è nota per essere conservatrice; la maggior parte degli incidenti di persecuzione avviene nella regione nord orientale, nelle montagne dell’Atlante ad est e nelle zone desertiche del sud – est. La maggior parte dei convertiti vive nelle aree urbane, dove è più facile fuggire dalle pressioni familiari e comunitarie. Comunque, nel corso dei lockdown dovuti al COVID-19, molti convertiti hanno sofferto quando sono stati costretti all’isolamento, essendo incapaci di sfuggire a situazioni potenzialmente pericolose all’interno delle loro case.
In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Marocco
Porte Aperte lavora insieme ai partner locali ed alle chiese per affiancare in molti modi i credenti perseguitati del nord Africa attraverso: formazione biblica, materiale per il discepolato, advocacy, microcredito per attività economiche e coinvolgendo un sostegno di preghiera mondiale per i cristiani che si trovano in situazioni difficili.
Soggetti di preghiera
- Pregate con i credenti isolati in Marocco, che devono sostenere la loro fede da soli o che rischiano la segregazione domestica o aggressioni fisiche, arresti e prigionie. Chiedete al Signore di avvicinarsi al suo popolo e di riempire i cuori dei suoi fedeli con la conoscenza della sua presenza e del suo amore.
- Pregate per la tolleranza delle fedi diverse dall’islam nella società marocchina, per la libertà di riunirsi ed affinché si rafforzino le congregazioni a beneficio dell’intero Paese.
- Chiedete a Dio di guidare e proteggere i nostri partner locali in Marocco, mentre raggiungono i credenti che vengono rifiutati dalle loro famiglie musulmane o dalla propria comunità.
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