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Turchia
Leader
Presidente Recep Tayyip Erdogan
Popolazione
84.515.000
Cristiani
170.000
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica presidenziale

Livello di persecuzione

Violenza
4.6
Vita di chiesa
11.6
Vita civile
13.2
Vita sociale
11.4
Vita famiglia
11.5
Vita privata
12.6

Turchia

Sceso di 17 posizioni rispetto alla World Watch List 2021.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Turchia

I cristiani in Turchia sperimentano un’incredibile pressione da parte di un nazionalismo religioso molto forte e crescente nella nazione. Il governo continua a colpire anche i cristiani stranieri all’interno dei suoi confini, insieme ai coniugi stranieri dei cittadini turchi. La conversione al cristianesimo da parte dei musulmani non è tecnicamente illegale, ma ogni musulmano che decide di seguire Gesù subisce una pressione immensa da parte della propria famiglia e comunità che spesso richiedono il ritorno del convertito all’islam. Questi credenti sono talvolta costretti a condurre una doppia vita e a nascondere la propria conversione.

Anche i cristiani non convertiti dall’islam sono difficilmente considerati membri a pieno titolo della società turca e incontrano tutti i tipi di ostacoli giuridici e burocratici. Tutti i cristiani hanno un accesso limitato nell’impiego pubblico e subiscono discriminazioni in quello privato, specialmente nei posti di lavoro collegati con il Governo.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Le donne convertite in Turchia sono più esposte alle persecuzioni, soprattutto nelle zone rurali. All’interno della società islamica hanno meno autorità degli uomini e sono soggette al controllo familiare. Diventare cristiane o sposare un cristiano va contro le aspettative che si hanno nei confronti delle donne: ci si aspetta che onorino le loro famiglie con le loro scelte professionali, le loro relazioni e le loro scelte matrimoniali. La violazione dei diritti delle donne e delle ragazze colpisce le loro famiglie, istigando rabbia, paura e ansia negli altri membri della famiglia.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Secondo le nostre fonti, gli uomini e i ragazzi in Turchia sono più propensi ad essere espatriati (se stranieri), detenuti o minacciati. Possono essere maltrattati dalle autorità, rifiutati dalla famiglia, perdere il proprio lavoro o essere diseredati.

All’interno delle forze armate, gli uomini vivono in un ambiente in cui se la loro religione cristiana fosse indicata sulla carta d’identità probabilmente verrebbero visti con sospetto dai loro superiori e bullizzati dai loro colleghi. Nonostante il servizio militare obbligatorio, è improbabile che i cristiani conseguano promozioni nei ranghi dell’esercito.

La parola a Hans-Jurgen Louven

“La sola ragione a cui riesco a pensare per cui possano obbligarmi ad andarmene è perché siamo persone di fede e alle volte abbiamo condiviso la nostra fede con la gente del posto.”

Che cosa è cambiato quest’anno

Anche se il punteggio nella WWL è diminuito, la Turchia mantiene il suo status di luogo in cui i cristiani possono aspettarsi di incontrare un’opposizione significativa a causa della loro fede. Sempre di più l’identità turca è legata all’islam, quindi, chiunque si trovi al di fuori di quel tipo di nazionalismo religioso va incontro a sospetto e discriminazione. Tutti i cristiani sono sotto pressione in Turchia, ma i cristiani ex musulmani sono certamente i più vulnerabili, insieme ai rifugiati cristiani provenienti da Paesi come Iran, Iraq e Siria.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

La persecuzione contro i cristiani ex musulmani è maggiore nelle zone rurali della Turchia. Ecco perché molti credenti ex musulmani scelgono di vivere in città, dove hanno più libertà. I cristiani di tradizione cristiana storica – gruppi come le Chiese armene e assire (siriache) – affrontano pressioni e ostilità maggiori nella regione sudorientale della Turchia.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Turchia

Porte Aperte richiede preghiere per i credenti perseguitati in Turchia.

Soggetti di preghiera.

Pregate per i cristiani in Turchia che vivono, lavorano e adorano Dio in un luogo che non sembra desiderarli. Pregate per la liberazione dalla discriminazione e per una crescente consapevolezza dell’amore e della grazia di Dio. Chiedete a Dio di proteggere i cristiani ex musulmani e di portarli in un luogo dove possano adorarlo liberamente. Chiedete a Dio di rafforzare il servizio di Porte Aperte per le comunità di rifugiati in Turchia, in particolare il nostro sostegno ai credenti iraniani. Pregate che Dio rialzi i Centri di Speranza che ora operano in Turchia e che utilizzi queste comunità per portare a Lui più persone. Pregate per i governanti della Turchia, che possano rendersi conto che i cristiani turchi sono parte integrante del loro Paese. Pregate affinché i credenti siano in grado di lavorare senza essere discriminati.

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