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Bangladesh
Leader
Primo ministro Sheikh Hasina Wazed
Popolazione
167.886.000
Cristiani
938.000 (secondo stime di OD)
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica parlamentare

Livello di persecuzione

Violenza
10.7
Vita di chiesa
10.6
Vita civile
11.3
Vita sociale
12.8
Vita famiglia
10.7
Vita privata
12.6

Bangladesh

Sceso di 1 posizione rispetto alla World Watch List 2022.

Fonti di persecuzione

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Nonostante per anni il Bangladesh sia stato guidato politicamente da donne, la sua società rimane patriarcale, Le donne e le ragazze cristiane sono fortemente perseguitate dalle loro famiglie e dalle comunità locali, soprattutto le convertite, accusate di aver “tradito” la propria cultura e religione. Varie sono le forme di persecuzione quali molestie, abusi sessuali, fisici ed emotivi, matrimoni o divorzi forzati, segregazioni domestiche e rapimenti.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Molti uomini vengono attaccati perché convertiti dall’islam. L’ampia pressione esercitata dalla comunità, così come dai leader musulmani, costringe alcuni dei convertiti a fuggire dalla propria casa. Molti cristiani vengono ingiustamente accusati di corrompere musulmani per convertirli al cristianesimo o persino di spacciare droga. Tali accuse servono per attirare su di loro l’attenzione della polizia. Coloro che rischiano maggiormente l’arresto sono i responsabili delle chiese, anche se raramente vengono imprigionati.

Che aspetto ha la persecuzione in Bangladesh

In Bangladesh la forma di persecuzione più severa è riservata ai convertiti al cristianesimo di origine musulmana, indù, buddista o tribale. Questi possono essere vittime di restrizioni, discriminazioni o perfino di episodi di violenza. Spesso gli incontri con altri cristiani vengono organizzati in segreto.

Anche le chiese protestanti impegnate tra le comunità musulmane possono affrontare persecuzioni. L’arresto dei responsabili delle chiese può destabilizzare le comunità e intimidirle nel tenere riunioni. Anche le chiese che in passato non sono state oggetto di persecuzione, come quella cattolica romana, stanno subendo sempre più episodi di violenza e minacce di morte.

La parola a Jashim

“Ho il diritto di scegliere e praticare la mia fede. Non abbandonerò la mia fede in Gesù Cristo” – Jashim è stato brutalmente attaccato da una folla di 50 – 60 persone

Cosa è cambiato quest’anno

Nonostante un lieve calo nella denuncia degli episodi di violenza contro i cristiani, in quest’ultimo anno l’opposizione nella sfera privata è aumentata, traducendosi in una maggiore pressione verso i cristiani convertiti. In linea generale, la persecuzione dei nostri fratelli e sorelle in Bangladesh continua ad essere piuttosto grave.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

Per i cristiani è pericoloso vivere nella regione settentrionale del Bangladesh, poiché la zona, ospitando diverse minoranze etniche, è sede di persecuzioni da parte della maggioranza musulmana, della minoranza buddista e delle comunità tribali.

Negli ultimi anni, dal vicino Myanmar sono giunti più di 700.000 rifugiati musulmani e la maggior parte si è stabilita nel distretto di Cox Bazar, situato nella parte sudorientale del paese. Tra i rifugiati c’è una piccola minoranza dii convertiti Rohingya che è vittima di oppressione, ma che non ha possibilità di scappare.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Bangladesh

Porte Aperte collabora con le chiese partner locali al fine di rafforzare la fede dei cristiani perseguitati in Bangladesh. Le attività includono formazione e distribuzione di materiale biblico, progetti di alfabetizzazione e di sviluppo socioeconomico e aiuti umanitari.

Soggetti di preghiera

Per favore, pregate:

  • per i cristiani che subiscono forti pressioni a causa della loro fede, affinché essa sia rafforzata dallo Spirito Santo, dalla Parola di Dio e dal supporto dei fedeli locali;
  • per coloro che perseguitano i cristiani, affinché incontrino Gesù e scelgano di affidargli la propria vita;
  • per la guarigione di coloro che sono stati traumatizzati dalla violenza.

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