Skip to main content
Mali
Leader
Presidente ad interim Assimi Goita
Popolazione
21.474.000
Cristiani
490.000
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica Semi-Presidenziale

Livello di persecuzione

Violenza
15
Vita di chiesa
15.1
Vita civile
10.3
Vita sociale
14.7
Vita famiglia
10.1
Vita privata
11.1

Mali

Salito di 7 posizioni rispetto alla World Watch List 2022.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Mali?

Circa dieci anni fa, gruppi estremisti islamici hanno preso il controllo del nord del Mali, bruciato chiese e cacciato via la popolazione cristiana. La comunità cristiana non si è mai ripresa del tutto, e i cristiani di quella zona vivono ancora sotto la minaccia di attacchi violenti, specialmente se condividono il Vangelo. Il Mali è una delle nazioni più povere dell’Africa e molti cristiani hanno perso tutto durante il periodo degli attacchi. Le loro case, attività commerciali e proprietà sono ancora prese di mira. Questo mantiene molte persone in povertà.

Nel nord del Paese i missionari cristiani e le ONG non possono operare in sicurezza: c’è il reale pericolo di essere attaccati o rapiti dagli estremisti. Il Mali ha attraversato una forte instabilità politica negli ultimi anni e il vuoto di leadership ha rafforzato i gruppi estremisti islamici e ampliato il loro territorio. Ciò ha esposto i cristiani a un rischio maggiore di violenze in varie parti del Paese. I militanti estremisti islamici rapiscono persone, compresi i cristiani, e le uccidono o le sottopongono a schiavitù sessuale. Alcuni cristiani hanno subito pressioni per unirsi ai gruppi miliziani, gruppi nei quali verranno convertiti a forza all’islam e costretti a combattere. Alcuni genitori cristiani allontanano i figli verso zone più sicure per cercare di proteggerli.

Se un musulmano diventa cristiano e sfugge alla persecuzione degli estremisti, subirà comunque pressioni da parte della famiglia affinché rinunci alla sua nuova fede. Ciò può includere divorzio forzato, perdita di tutto il sostegno della famiglia, isolamento sociale e persino l’allontanamento dai propri figli.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Rapire ragazze cristiane e costringerle a sposare musulmani è considerato un modo efficace di diffondere l’islam da parte dei gruppi estremisti. Più della metà delle ragazze in Mali si sposa prima dei 18 anni. Le donne che si convertono al cristianesimo hanno maggiori probabilità di subire pressioni e violenze per la loro fede. Possono essere molestate e minacciate, punite con abusi sessuali o percosse, e a volte anche uccise per proteggere “l’onore” della famiglia. È probabile che le donne più giovani vengano date in spose a uomini musulmani, mentre le donne sposate che lasciano l’islam possono facilmente subire un divorzio forzato ed essere allontanate dai propri figli, specialmente nel nord del Mali, dove c’è una maggiore aderenza alla legge islamica. Le donne che vengono cacciate dalle loro case e continuano a vivere nelle vicinanze potrebbero non essere più sostenute né ricevere cibo, il che le rende estremamente vulnerabili. Esistono leggi nazionali per proteggere le donne che si trovano in queste situazioni, ma spesso sono rese inefficaci dalle pratiche culturali.

All’interno di una cultura che applica le norme islamiche, le donne cristiane sperimentano opposizioni da parte della società. Se i loro padri vengono uccisi o perdono il loro reddito a causa della persecuzione, alcune ragazze cristiane sentono di non avere altra scelta per sopravvivere, se non quella di prostituirsi. Anche le donne i cui mariti vengono uccisi possono essere costrette a questa triste situazione.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Gli uomini e i ragazzi cristiani sono particolarmente soggetti a minacce di morte e violenti attacchi fisici a causa della loro fede, soprattutto quelli di origine musulmana. Gli uomini sposati possono subire divorzi forzati dalle mogli musulmane. Gli attacchi alle attività commerciali cristiane possono lasciare gli uomini e le loro famiglie in povertà. L’uccisione e il rapimento degli uomini indeboliscono le famiglie cristiane e le chiese in Mali.

La parola a Naomi

“Più di una volta, la mia famiglia ha mandato jihadisti a casa nostra, per farci del male. Un giorno, mentre mio marito si trovava in viaggio per lavoro, è stato ucciso. È stato ucciso per la sua fede… Non ho idea di cosa ne sia del suo corpo”.

Cosa è cambiato quest’anno

Quest’anno il Mali è salito di diverse posizioni nella World Watch List; ciò è dovuto all’aumento della pressione in molti ambiti. Il governo vede nel cristianesimo un’influenza occidentale e lo deride. I jihadisti sono in espansione e la condizione generale del Paese si sta rapidamente deteriorando. La nazione ha vissuto due colpi di Stato nel passato recente, eventi che hanno aiutato i jihadisti ad ampliare il loro potere e a prendere di mira i cristiani. Sembra che il governo operi in maniera efficace solo nelle grandi città, mentre le zone al di fuori di tali aree sono nelle mani (più o meno direttamente) di jihadisti, i quali invogliano i giovani a unirsi a loro. La giunta militare ha chiesto l’aiuto e il supporto di gruppi mercenari russi – il gruppo Wagner. Tale gruppo prende di mira anche i civili, inclusi i cristiani.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

I credenti che si convertono al cristianesimo dall’islam sono i più vulnerabili in tutto il Mali. I cristiani che vivono nella parte settentrionale del Paese e in altre aree dove sono attivi gruppi estremisti islamici militanti sono a rischio di violente persecuzioni.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Mali

Porte Aperte lavora attraverso partner locali in Mali per fornire corsi di resistenza alla persecuzione, programmi di discepolato e progetti di potenziamento economico.

Soggetti di preghiera

Per favore, pregate:

  • che la stabilità, la legge e l’ordine vengano ripristinati in Mali, e che gli estremisti militanti vengano respinti;
  • per il lavoro dei collaboratori di Porte Aperte nell’aiutare i cristiani vulnerabili a guadagnarsi da vivere;
  • che i nuovi credenti trovino comunione con altri cristiani e mantengano la loro speranza e gioia.

GALLERY

01
02
03
04
05
06