Asia Centrale: famiglia aggredita a causa della conversione al cristianesimo
Asia Centrale: famiglia aggredita a causa della conversione al cristianesimo
In un villaggio remoto dell’Asia Centrale, una famiglia ha iniziato a subire gravi persecuzioni in seguito alla conversione al cristianesimo di alcuni suoi membri. Il padre di famiglia, Karim*, ha abbandonato la moglie Janna*, il figlio Amir* e la figlia Amina*, a causa della loro fede in Cristo.
Quando Karim*, musulmano, ha scoperto la nuova fede della moglie e dei figli, li ha rimproverati per la loro decisione di convertirsi al cristianesimo e ha iniziato a esporli ad accuse pubbliche, per poi andare via di casa, abbandonandoli. Alcuni giorni dopo, anche parenti e vicini musulmani della famiglia hanno scoperto la nuova fede di Janna, Amir e Amina. Un gruppo di questi ha quindi fatto irruzione in casa loro; gli aggressori si sono avvicinati e hanno iniziato a picchiarli, rompendo tutto quello che c’era in casa, urlando e insultandoli in ogni modo possibile.
I tentativi di discutere mantenendo la calma non hanno portato a nulla: Janna e i suoi figli hanno dovuto liberare il cane per difendersi dalle persone che irrompevano di continuo in casa loro.
Quando sono venuti a sapere dell’accaduto, i membri della chiesa locale di Janna sono andati a visitarli, per pregare e incoraggiarli con la Parola di Dio e con la loro vicinanza.
Quattro Paesi dell’Asia Centrale (Uzbekistan, Turkmenistan, Tagikistan e Kazakistan) sono presenti nella World Watch List di Porte Aperte, la classifica delle nazioni in cui i cristiani sono più perseguitati nel mondo.
Porte Aperte rafforza i cristiani perseguitati in Asia Centrale fornendo bibbie e letteratura cristiana, formazione biblica e professionale, assistenza medica e sociale, progetti di sviluppo socio-economico e attività per bambini, giovani e donne.
*pseudonimi