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Israele-Gaza: notizie dai cristiani

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Israele-Gaza: notizie dai cristiani

A un mese dall’inizio della guerra tra Hamas e Israele, dopo l’attacco terroristico contro Israele del 7 ottobre scorso, la guerra continua a infuriare. E noi non smettiamo di chiedere le vostre preghiere.

Il bilancio delle vittime in Israele è di circa 1.400 persone, oltre ai circa 240 ostaggi, mentre a Gaza si contano oltre 10.000 vittime. In entrambi i casi, la maggior parte dei deceduti sono civili. Tra questi, 19 sono cristiani: 18 deceduti quando una parte della chiesa greco-ortodossa di Gaza City è stata colpita durante un bombardamento e un altro cristiano morto alcuni giorni dopo, nel sud della Striscia di Gaza.

Facendo riferimento ai numeri raccolti durante lo scorso fine settimana, sono 18 le case di famiglie cristiane completamente distrutte e 48 quelle danneggiate.

Chiediamo di continuare a pregare per tutti coloro che si trovano nel mezzo del conflitto, in modo particolare per i cristiani a Gaza, in Cisgiordania e in Israele.

Secondo una notizia della Bible Society, pubblicata venerdì 3 novembre, il loro ufficio di Gaza è stato danneggiato durante un attacco aereo, mentre a Tel Aviv un razzo è caduto a 100 metri dal negozio di letteratura cristiana causando considerevoli danni. In entrambe le situazioni, i direttori delle rispettive sedi della Bible Society, Victor Kalisher e Nashat Filmon, hanno affermato che si stanno affidando completamente a Dio.

Victor Kalisher vive a Gerusalemme ed è a capo di un gruppo che distribuisce Bibbie, risorse cristiane e aiuti umanitari. Ha affermato che il materiale biblico prodotto di recente per la crescente chiesa locale ora viene letto e richiesto da molte più persone. “Ci rendiamo conto di quanto queste risorse siano necessarie, soprattutto ora che le persone attraversano momenti molto difficili e hanno paura, in particolare i giovani e i bambini”.

Nashat Filmon, invece, afferma che “non vi è rifugio” per i cristiani nella Striscia di Gaza. La comunità cristiana locale, che conta circa mille persone, ha trovato riparo in due chiese presenti sul territorio. Entrambe sono sempre state considerate come luoghi di rifugio ma da quando una di queste è stata colpita, il 20 ottobre scorso, non è più così. “Per i cristiani, compreso il nostro staff, non c’è altro posto dove andareSono giorni veramente difficili. Che Dio ci aiuti a essere portatori di speranza, è questa la nostra preghiera”.