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Scuole insegnano ai bambini l’odio contro Israele

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Scuole insegnano ai bambini l’odio contro Israele

Se ti dicessimo che questa foto non è stata scattata in Medio Oriente, ma in Malesia?

Il Ministero dell’Istruzione malese ha annunciato dal 29 ottobre al 3 novembre una Settimana di Solidarietà con la Palestina in tutte le istituzioni educative del paese. L’intento? Promuovere l’umanità tra i bambini e insegnare loro a comprendere le difficoltà di coloro che sono in guerra.
Sebbene molte scuole abbiano mostrato il proprio sostegno al popolo palestinese organizzando raduni pacifici, alcune hanno attivamente promosso la violenza. Su internet sono circolati video e foto di bambini e insegnanti con in mano delle armi. In alcune foto, gli insegnanti stessi promuovono il messaggio “morte a Israele”, “morte agli Stati Uniti”.

Insegnanti che lanciano messaggi di morte e distruzione rivolti ad altri popoli. A scuola. In questo modo, in realtà, stanno dichiarando morte alle nuove generazioni, educando giovani menti all’odio e alla violenza.

“È straziante vedere la sofferenza di vite innocenti a causa della guerra. Ma è davvero preoccupante vedere la reazione e la risposta negativa nel nostro paese. Dovremmo pregare per la pace, non instillare altro odio”, afferma un partner locale di Porte Aperte.

Gli effetti di una società che si nutre di odio e lo insegna ai bambini non tardano a farsi sentire. I bambini cristiani che vivono in terre di persecuzione lo sanno bene, perché lo vivono ogni giorno sulla propria pelle. In molti paesi i bambini cristiani vengono presi di mira e discriminati a scuola, soggetti a ingiustizie, a violenza psicologica e fisica. Le molestie e le violenze basate sulla fede possono rovinare loro la vita. Possono abbattere o persino uccidere la loro giovane fede.

“Come cristiani, siamo chiamati a disinnescare l’odio, offrendo alle nuove generazioni l’amore di Gesù. In vari paesi, come per esempio l’Etiopia, Porte Aperte sostiene scuole in cui i bambini cristiani possono ricevere un’adeguata istruzione, liberi dalla persecuzione. Ma sta accadendo che in alcune di esse vengano iscritti anche bambini non cristiani, proprio perché l’ambiente è sano, intriso di amore e rispetto”, afferma Cristian Nani, direttore di Porte Aperte.

La guerra tra Israele e Hamas sta generando un’ondata mondiale di odio contro gli occidentali e quindi contro i cristiani.

Dobbiamo investire nelle nuove generazioni proprio là, in quei paesi dove si fomenta l’odio.

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