Nella parte orientale dello Sri Lanka, la costruzione di una casa è stata interrotta perché il proprietario, cristiano, si è rifiutato di erigere una statua buddista in cortile.

Suranjith* e la sua famiglia, sei persone in tutto, vivevano in una piccola casa malandata, composta da una sola stanza più una cucina e un piccolo bagno esterno. Dal tetto della cucina entrava acqua ogni volta che pioveva, rendendone difficile l’utilizzo.

Suranjith lavorava nelle forze di sicurezza civili, a stretto contatto con l’esercito. Una sera, un ufficiale dell’esercito ha fatto visita a Suranjith e, vedendo lo stato in cui viveva con la sua famiglia, ha deciso di aiutarli. La figlia dell’ufficiale si è offerta di finanziare le materie prime per la costruzione di una nuova casa, e Suranjith ha così potuto iniziare i lavori.

Tuttavia, nel gennaio 2023, a lavori già avviati, Suranjith si è trovato di fronte a una scelta: o la fede o la casa. L’ufficiale e sua figlia hanno infatti richiesto che nel cortile venisse eretta una statua buddista per eseguire rituali. “Hanno detto che se non l’avessi fatto, avrebbero smesso di finanziarmi”, ha raccontato Suranjith. “Mi sono trovato a dover scegliere tra la mia fede e la casa, ma ho scelto il Signore. Ho detto loro che sono cristiano e che non avrei messo la statua in giardino”. Le conseguenze sono state immediate: finanziamenti sospesi e costruzione della casa lasciata a metà.

Nonostante questo, Suranjith e la sua famiglia sono grati per quello che hanno. 

“Tutta la mia famiglia ha accettato di dire che non possiamo fare rituali buddisti perché vogliamo compiacere il Signore e non gli altri”.

I partner locali di Porte Aperte/Open Doors, venuti a conoscenza della situazione, sono andati a trovare questa famiglia per mostrare loro vicinanza e supporto. Chiediamo di pregare affinché ci sia la possibilità terminare la costruzione della casa, e perché Suranjith e i suoi familiari rimangano saldi nel Signore nonostante tutte le difficoltà che affrontano a motivo della fede.

*pseudonimo