L’anno della consapevolezza
L’anno della consapevolezza
Il 2016 in immagini, in tweet, in video, in post… Si susseguono nei media i più creativi resoconti dei più importanti eventi dell’anno. Sfogliando i più seri, non manca un accenno o un’analisi sulla persecuzione dei cristiani, poiché, se il 2015 era stato ribattezzato l’anno della paura per i cristiani, il 2016 potremmo definirlo l’anno della consapevolezza. Ebbene oggi se ne parla a tutti i livelli: i cristiani sono perseguitati a causa della loro fede in Cristo Gesù.
L’11 gennaio prossimo uscirà in contemporanea in molti paesi (anche in Italia) la nostra nuova World Watch List (2017), il report che troverete ripreso in molti altri rapporti, articoli, studi a tutti i livelli, poiché negli anni si è attestato come l’analisi più autorevole sulla persecuzione dei cristiani. Esso analizzerà quanto accaduto nel 2016 (gli abbonati alla nostra rivista, riceveranno a casa la mappa con il numero di febbraio/marzo) e si può già preannunciare che la persecuzione è di certo aumentata.
Si sta dunque diffondendo una certa consapevolezza sul fatto che i nostri fratelli e sorelle in molti paesi soffrono per la loro fede, ma ora più che mai spetta a noi spiegarla e mobilitare quante più persone possibili in favore del corpo di Cristo che soffre. Vi è superficialità nell’approccio a questo fenomeno biblicamente annunciato nell’era del social e della comunicazione totale. Il focus sui “morti” sembra prevalere, mentre è chiaro che l’oppressione sociale, l’umiliazione, gli abusi, l’emarginazione, siano gli elementi di maggiore portata nella persecuzione. Nell’epoca delle immagini fa più eco un assassinio ripreso con un cellulare che un milione di persone trattate come animali, senza accesso ad acqua, cure mediche, scuola e futuro.
Ora l’opinione pubblica inizia più o meno a sapere che i cristiani sono perseguitati in molti paesi, ma non sa ancora bene come e perché. E’ una consapevolezza parziale, che può non generare alcunché. Il nostro auspicio è che il 2017 sia un anno in cui si spieghi la persecuzione e si mobilitino sempre più persone in favore dei perseguitati: noi, con il vostro aiuto, ce la metteremo tutta, ve lo promettiamo.
“Dove cresce la persecuzione, cresce la Chiesa. Dove cresce la Chiesa, cresce la persecuzione“. Alcuni non sono d’accordo con questa dichiarazione e citano il Medio Oriente e gli esodi di cristiani come esempio emblematico. Tuttavia non analizzano ciò che accade a coloro che rimangono: un impressionante risveglio e una presa di coscienza su chi sono in Gesù, così come tra i musulmani un interesse per il Vangelo senza precedenti. Parte del nostro sforzo del 2017 dovrà essere quello di presentarvi come la Chiesa stia assumendo nuove e meravigliose forme nei contesti di persecuzione. Un esempio? Le crescenti reti di piccoli gruppi di ex-musulmani nei paesi storicamente impermeabili, chiusi e ostili al Vangelo, chiese in casa, formate da appassionati seguaci di Gesù che hanno già perduto tutto per prendere la propria croce.
Appare chiaro che il movimento in favore dei perseguitati sia a una svolta. Sempre più persone si chiedono il come e il perché della persecuzione, oltre il che cosa possono fare per i perseguitati: tocca a noi, insieme, offrire loro delle risposte veritiere e chiare. E’ un cambio epocale: il più grande movimento in favore dei perseguitati sta per prendere corpo. Grazie per far parte di questo crescente, globale e vibrante movimento!
Il 2016 potremmo definirlo l’anno della consapevolezza, poiché oggi si parla a tutti i livelli del fatto che i cristiani sono perseguitati a causa della loro fede in Cristo Gesù. L’11 gennaio esce la nuova WWList. Il 2017 è l’anno in cui spiegare la persecuzione e mobilitare sempre più persone, poiché il più grande movimento in favore dei perseguitati sta per prendere corpo.