I leader religiosi sono sottoposti a minacce, molestie ed estorsioni nonché esposti alla morte, come conseguenza della violenza dei guerriglieri e di altri gruppi criminali, specialmente nelle zone più trascurate del paese. Nella maggior parte dei casi, questa violenza è la conseguenza diretta dell’attività dei cristiani che:
Le comunità autoctone esercitano una significativa opposizione nei confronti dei missionari cristiani e dei convertiti locali, che quindi affrontano, tre le altre forme di punizione: detenzione, abusi fisici ,confisca delle proprietà.
Inoltre, a causa della radicalizzazione del secolarismo, è in aumento l’intolleranza nei confronti dei riferimenti cristiani e delle opinioni religiose nella sfera pubblica, specialmente in relazione alle questioni concernenti la vita, la famiglia, il matrimonio e la libertà religiosa, perché considerate discriminatorie e “incitanti all’odio”.
L’avanzamento della Colombia nella classifica è dovuto a due fattori principali:
Solo cinque Paesi hanno totalizzato un aumento del punteggio più significativo della Colombia nel 2020.
I cristiani che si oppongono ai gruppi criminali e ai guerriglieri subiscono molestie, sequestri ed estorsioni; alcuni di essi vengono assassinati.
I cristiani dei gruppi autoctoni possono affrontare: detenzione, abusi fisici, confisca delle proprietà o il divieto di accesso ai servizi pubblici, come l’istruzione e la sanità.
Pastore Andrés Galeano, partner di Porte Aperte a Buenaventura:
“Hanno vietato a me e ad altri pastori, in modo molto violento, di pregare per la pace nella nostra regione e ci hanno minacciati di morte, in caso fossero venuti a conoscenza di riunioni di preghiera”.
Porte Aperte sostiene i cristiani perseguitati in Colombia mediante:
Secondo l’ufficio ricerche di Porte Aperte Colombia, molti credenti (più della metà) nelle zone di guerra rurali sono minacciati di morte, estorsione, divieto di evangelizzazione e controllo costante. Che Dio rafforzi chi segue il Vangelo, anche nelle circostanze più ostili.
In Colombia, circa 1000 leader impegnati a livello sociale sono attualmente minacciati di morte, 317 dei quali sono stati uccisi negli ultimi 15 mesi. Pregate per la fine dell’ondata di morte e desolazione che colpisce la Colombia e i pastori che esercitano una leadership a livello sociale.
Un pastore di una città costiera di Beunaventura ha affermato che i membri di un gruppo armato hanno vietato qualsiasi genere di preghiera per la pace o la fine del conflitto, minacciando di morte i pastori e i leader che violassero la loro imposizione. Che Dio sostenga la fede di pastori e credenti di Buenaventura e dia loro il coraggio di predicare la verità.
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