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Corea del Nord
Leader
Presidente della Commissione Affari di Stato Kim Jong Un
Popolazione
25.951.000
Cristiani
400.000 (secondo stime di OD)
Religione principale
Agnosticismo
Governo
Dittatura, partito unico, ideologia ufficiale dello stato “Juche” o “nazione autarchica”

Livello di persecuzione

Violenza
13.1
Vita di chiesa
16.7
Vita civile
16.7
Vita sociale
16.7
Vita famiglia
16.7
Vita privata
16.7

Corea del Nord

Sceso di 1 posizione rispetto alla World Watch List 2021.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Corea del Nord

La Corea del Nord è stata all’apice della WWList, o comunque nei primi posti, per più di 20 anni. Questo perché ogni nordcoreano scoperto a seguire Gesù è immediatamente esposto al rischio di finire in prigione, di essere torturato brutalmente e di morire. Si stima che tra i 50.000 e i 70.000 cristiani siano imprigionati nel malfamato sistema di prigioni e campi di lavoro della Corea del Nord. E, per rendere le cose ancora peggiori, spesso una famiglia finisce per condividere lo stesso destino della persona catturata. Il governo guidato dalla famiglia Kim vede i cristiani come la classe politica più pericolosa, e la persecuzione nei loro confronti è violenta e intensa. I genitori nordcoreani spesso nascondono la propria fede ai figli; le chiese che hanno più di qualche membro sono praticamente inesistenti, e la maggior parte delle funzioni è condotta nel modo più segreto possibile. La vita dei cristiani in Corea del Nord è un calderone di costante pressione; la cattura o la morte sono sempre possibili al più piccolo errore.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Porte Aperte stima che tra i 50.000 e i 70.000 cristiani nordcoreani siano nei campi di lavoro a causa della loro fede, e le prigioniere e criminali subiscano violenza sessuale durante l’interrogatorio e la vita in prigione. Fonti indicano che lo stupro è una pratica quotidiana all’interno dei campi di concentramento. Le donne provenienti da famiglie storicamente cristiane possono essere forzate a divorziare dai loro mariti, e vedersi negata la custodia dei propri figli.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Tutti gli uomini adulti in Corea del Nord devono aderire a posizioni lavorative assegnate dal governo. Non possono smettere di lavorare per alcun motivo privato. La coscrizione militare obbligatoria di 10 anni (che inizia a 17 anni per i giovani) riesce sempre a far emergere possibili connessioni con il cristianesimo nella propria storia familiare.

Quando tale connessione viene rilevata allora le funzioni più alte del servizio militare sono precluse. Similmente, a coloro con una chiara connessione al cristianesimo vengono assegnate le posizioni più basse nelle università e nei posti di lavoro, e viene negata l’appartenenza al partito. Gli uomini cristiani soffrono anche maltrattamenti e abusi fisici all’interno dei campi di lavoro.

La parola a Bae, un cristiano che vive in Corea del Nord

“Dalla prospettiva delle altre persone, la nostra vita di sofferenza può sembrare una vita maledetta; però questa sofferenza è una benedizione dal nostro Padre, che l’ha permessa nelle nostre vite perché è una scorciatoia fino a Lui. Egli conosce le nostre sofferenze e ascolta le nostre preghiere. Ringraziamo il nostro Padre che ha fatto cose così grandi per donarci vita”.

Cosa è cambiato quest’anno

A causa della chiusura di tutti i confini da parte del governo come precauzione contro il COVID-19, i cristiani sono ancora più a rischio. Persino la possibilità di alcuni credenti di fuggire in Cina, per cercare di procurarsi cibo e medicine, è diventata più difficoltosa. Nel 2021, il governo ha stranamente ammesso che la situazione in Corea del Nord è difficile. Situazione invece chiara agli osservatori internazionali, che hanno messo in guardia circa l’impatto dei mancati raccolti sul popolo nordcoreano. In più, gli esperti sostengono che la rete di campi di prigionia in Nord Corea è cresciuta di almeno 20.000 persone.

I cristiani sono ovviamente colpiti da queste realtà. Laddove i credenti sono noti alle autorità per “crimini” passati -quali possedere una Bibbia- essi si ritrovano a vivere nei ranghi più bassi della società e si vedono negato anche il più magro aiuto di cibo disponibile. La Corea del Nord continua a essere estremamente pericolosa per i seguaci di Gesù, e probabilmente questa situazione non cambierà molto presto se il regime dei Kim non cadrà.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

Ogni singolo cristiano in Corea del Nord è vulnerabile e in pericolo.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani nella Corea del Nord

Porte Aperte, attraverso le proprie reti situate in Cina, aiuta i credenti nordcoreani perseguitati con aiuti di emergenza (cibo, medicinali, vestiti, ecc.), Bibbie, discepolato, materiale di formazione, supporto mondiale di preghiera e altro. Porte Aperte provvede anche corsi di discepolato tramite trasmissioni radio, diffuse da altre nazioni, disponibili (illegalmente) in Corea del Nord.

Soggetti di preghiera

I cristiani in Corea del Nord sono in pericolo. Pregate per i cristiani che si riuniscono segretamente, per i cristiani che sono in prigione e per le famiglie dei cristiani che sono stati arrestati o uccisi. Chiedete a Dio di stare vicino a questi credenti e di rafforzarli affinché trovino pace e vedano la Sua mano all’opera nelle loro vite.

Pregate per il cuore di Kim Jong Un e degli altri leader del regime nordcoreano. La famiglia Kim ha governato per così tanto tempo, e si è brutalmente opposta al popolo di Dio. Pregate che il loro cuore venga cambiato, e che Kim possa vedere la bellezza del vangelo e l’amore che Gesù ha per lui.

Le reti di contatti che Porte Aperte ha in Cina sono di vitale importanza per sostenere e mantenere in vita la Chiesa nordcoreana – molti dei cristiani che riescono ad arrivare nelle nostre case sicure in Cina ritornano a casa equipaggiati per portare il Vangelo a piccoli gruppi di credenti. Pregate per la sicurezza e l’efficacia di queste case sicure, e per i cristiani nordcoreani che effettuano il pericoloso viaggio per e dalla Cina.

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