Marocco

Marocco

Salito di 5 posizioni rispetto alla World Watch List 2023.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Marocco

Nonostante la crescente influenza occidentale sulla società marocchina, il 99% della popolazione è musulmana e il Paese rimane socialmente conservatore. Questo può rendere la vita difficile per la piccola minoranza cristiana, in particolare per i cristiani ex-musulmani. È probabile che costoro incontrino forti pressioni da parte della famiglia e della comunità locale a rinnegare la loro fede e che debbano riunirsi in chiese domestiche perché non possono ottenere il permesso e il riconoscimento ufficiale per riunirsi in pubblico. Sebbene la conversione non sia un reato perseguibile legalmente, i convertiti rischiano di essere arrestati e interrogati dalle autorità; i servizi di sicurezza del Paese, forti e ben informati, rendono molto difficile per i credenti esprimere la propria fede. Questa ostilità deriva in gran parte dal fatto che il cristianesimo è percepito come una minaccia al re e alla sua autorità, che deriva dalla pretesa che il re sia un diretto discendente del profeta Maometto. Un’altra ragione potrebbe essere il timore suscitato dai gruppi musulmani radicali; placandoli, le autorità vogliono prevenire qualsiasi disordine. La paranoia del governo afferma che è vietato “scuotere la fede di un musulmano”, il che significa che i cristiani che parlano della loro fede rischiano di essere arrestati e perseguiti penalmente. Anche la distribuzione di risorse cristiane in arabo (incluse le Bibbie) è limitata. I credenti devono fare molta attenzione a ciò che pubblicano sui social media e, se pubblicano contenuti cristiani, la maggior parte di loro usa pseudonimi. I cristiani espatriati sono relativamente liberi di incontrarsi e svolgere il loro culto, anche se sono spesso sorvegliati e rischiano l’espulsione se vengono scoperti a condividere la loro fede con i musulmani.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Sebbene negli ultimi due decenni i diritti delle donne in Marocco siano migliorati, garantendo loro una maggiore uguaglianza giuridica, le donne continuano ad avere minori opportunità economiche; ciò le rende dipendenti dagli uomini. Soprattutto nelle zone rurali, ci si aspetta che le donne restino a casa. Per questo motivo, la persecuzione religiosa contro le donne avviene tipicamente all’interno della famiglia. Le donne che scelgono di abbandonare l’islam per il cristianesimo possono andare incontro a segregazione domestica, matrimonio forzato con un musulmano, divorzio, diseredazione e perdita dei rapporti con i figli. Sebbene la società marocchina sia relativamente liberale per alcuni aspetti, le cristiane di origine musulmana nelle zone rurali devono attenersi alle usanze islamiche. Se non lo fanno, possono subire molestie, soprattutto durante il Ramadan.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

In generale, gli uomini cristiani che provengono da un ambiente musulmano sono i più vulnerabili nella società marocchina, anche se probabilmente subiscono meno pressioni rispetto alle donne che si convertono. Per aver abbandonato l’islam, l’uomo è percepito come colui che getta vergogna sulla famiglia, atto che può condurre all’ostracismo, al diseredamento o alla perdita del sostegno finanziario e, se sposato, all’abbandono da parte della moglie. I convertiti possono avere problemi con la comunità locale e le autorità, rischiando arresti e percosse. La gravità delle ripercussioni dipenderà probabilmente dallo status sociale dei convertiti. I nostri fratelli possono anche incontrare discriminazioni sul lavoro e nei contesti educativi. Ciò può essere alimentato dall’accusa di essersi convertiti per motivi economici, dato che il cristianesimo è associato all’opulenta società occidentale. Ogni anno ci sono notizie di uomini cristiani interrogati dalla polizia. Questi incidenti possono verificarsi per il semplice fatto di possedere una Bibbia o per aver discusso della fede cristiana con un musulmano.

Cosa è cambiato quest’anno

L’estate scorsa un terremoto ha devastato i villaggi sulle montagne dell’Alto Atlante, a sud di Marrakech. Circa trecentomila persone colpite e circa tremila morti. Anche alcuni cristiani hanno perso i loro cari. Una buona notizia è che, nonostante le pressioni che le nostre sorelle e i nostri fratelli subiscono in Marocco, l’aumento dell’utilizzo di internet e dei social media fa sì che molti cristiani ex-musulmani trovino comunione, nonostante l’isolamento geografico. C’è chi è alla ricerca di Gesù e lo sta trovando e conoscendo! Ciò è spesso accompagnato da sogni, a dimostrazione del fatto che, nonostante i decisi tentativi delle autorità di controllare la diffusione del cristianesimo, lo Spirito Santo troverà sempre il modo di raggiungere le persone.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

La popolazione islamica delle zone rurali è notoriamente conservatrice. La maggior parte degli episodi di persecuzione si verifica nel nord-est del Paese, fra le montagne dell’Atlante a est e nella zona desertica sudorientale. La maggior parte dei cristiani ex-musulmani vive nelle aree urbane, dove è più facile sfuggire alle pressioni che derivano dalla scelta di seguire Gesù.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Marocco

Porte Aperte collabora con partner e chiese locali in Nord Africa per provvedere corsi di formazione per i responsabili delle chiese e corsi di discepolato, mezzi di sussistenza, assistenza legale, cura dei traumi, Bibbie e assistenza pastorale.

Soggetti di preghiera

Pregate affinché:

• I cristiani abbiano opportunità e saggezza nel cercare di condividere la loro fede, nonostante i pericoli.
• I cristiani ex-musulmani siano in grado di resistere alle ostilità della loro comunità.
• Gesù si riveli sempre di più alle persone in Marocco attraverso sogni e visioni.