Venerdì 29 settembre una triste notizia ha fatto il giro dei media nigeriani: Leah Sharibu si sarebbe risposata, questa volta con un comandante dell’ISWAP (Stato Islamico della provincia dell’Africa occidentale).

Leah era tra le oltre 100 giovani rapite nel febbraio 2018 dai militanti di Boko Haram, mentre si trovava al Government Girls Science and Technical College di Dapchi, nello Stato di Yobe, in Nigeria. Da allora, una serie di notizie si sono susseguite sulla vicenda e sulla fermezza della sua fede cristiana, motivo per il quale sarebbe stata l’unica a non essere rilasciata e a essere forzata a sposare un primo uomo musulmano, partorendo due figli.

Contatti locali hanno riferito che “la mamma di Leah non crede a nessuna di queste notizie, perché non ha sentito la sua voce né ha ricevuto un suo video”.

In un articolo pubblicato dal Sahara Reporters, Gloria Puldu, portavoce della famiglia di Leah e presidente della Fondazione Leah, ha dichiarato che “le recenti notizie su Leah Sharibu […] sono confuse e scoraggianti. Non vi è alcuna conferma e le informazioni sul luogo in cui dovrebbe trovarsi Leah sono minime. I matrimoni e le gravidanze si basano su racconti di altre ragazze rapite e non su foto, audio o video ricevuti”.

A febbraio 2024 saranno sei anni da quando Leah è stata strappata alla sua famiglia.

“Vi chiedo di continuare a pregare per mia figlia, come avete fatto fino a questo momento. So che un giorno Dio risponderà e la porterà in salvo!“, è questo l’appello della mamma della ragazza.