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Iran
Leader
Guida suprema Ali Khamenei
Popolazione
83.587.000
Cristiani
800.000
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica teocratica

Livello di persecuzione

Violenza
10.6
Vita di chiesa
16.5
Vita civile
15.7
Vita sociale
13.9
Vita famiglia
14.5
Vita privata
14.5

Iran

Fonti di persecuzione (elencate in ordine di intensità):

  • Paranoia dittatoriale (molto forte)
  • oppressione islamica (molto forte)
  • oppressione tribale (media)
  • crimine organizzato e corruzione (media).

Che aspetto ha la persecuzione in Iran?

Il governo iraniano vede la conversione dei musulmani al cristianesimo come un tentativo da parte dei paesi occidentali di minare il dominio islamico dell’Iran. I cristiani di origine musulmana sono maggiormente perseguitati, principalmente dal governo, ma anche dalle loro famiglie e comunità. Le chiese segrete sono spesso saccheggiate e i loro leader e membri vengono arrestati e condannati a lunghe pene detentive per “crimini contro la sicurezza nazionale”.

Molti iraniani sono musulmani nominali, e così alcuni nuovi cristiani trovano l’accettazione delle loro famiglie. I convertiti provenienti da famiglie musulmane più osservanti subiscono ulteriori persecuzioni a casa.

I cristiani delle comunità armena e assira sono riconosciuti e protetti dallo stato, ma comunque trattati come cittadini di seconda classe. Non è loro permesso raccontare agli altri di Gesù o parlare in persiano durante i loro servizi ecclesiastici.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Da quando il governo ha iniziato a prendere di mira anche i membri di chiese nascoste, piuttosto che solo i loro leader, le donne cristiane ex musulmane sono diventate sempre più vulnerabili alle persecuzioni del governo. Lo stupro è illegale, ma una vittima di stupro deve fornire quattro testimoni oculari maschi e due testimoni oculari femmine perché il crimine sia perseguito. In pratica, ciò conferisce immunità a coloro che usano la violenza sessuale per perseguitare le donne cristiane.

Le donne che non indossano l’abbigliamento obbligatorio in pubblico – un un hijab e abiti non aderenti che coprano il corpo – possono essere punite con una multa o con la fustigazione. Le donne cristiane sono discriminate anche nel lavoro.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

A differenza delle donne, gli uomini non sono visti come “sviati”, ma come individui che compiono volontariamente scelte sbagliate. Pertanto, la loro punizione è più severa e hanno maggiori probabilità di subire abusi fisici e torture. Gli uomini cristiani ex musulmani sono spesso imprigionati a lungo in condizioni terribili. Molti fuggono verso l’Occidente, lasciando la chiesa iraniana con meno leader maschi esperti e maturi.

La parola a “Darya”

“Sono molto grata di poter servire Dio qui in Iran. Nonostante tutte le difficoltà e le sfide, Dio è sempre con noi. E siamo grati per voi, grati che Dio vi abbia toccato il cuore e vi abbia parlato per essere la mano di Dio in Iran insieme a noi”.

Cosa è cambiato quest’anno?

La persecuzione è rimasta estrema in Iran, con un piccolo aumento del numero di episodi di violenza segnalati. Il COVID-19 ha colpito duramente il paese e molti credenti hanno un disperato bisogno di cibo e aiuti. Le misure per contrastare il virus hanno anche reso difficile la comunicazione tra i cristiani, i quali stanno esplorando sempre di più la comunione e il discepolato online.

Molti prigionieri iraniani, tra cui alcuni imprigionati per la loro fede, sono stati scarcerati per combattere la diffusione del COVID-19 nelle carceri affollate. Nonostante questo, alcuni cristiani sono rimasti in prigione e altri sono stati condannati.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione?

I cristiani di origine musulmana sono i più vulnerabili alle persecuzioni del governo e delle loro comunità. Il controllo governativo è più elevato nelle aree urbane, mentre le aree rurali sono meno monitorate. Tuttavia, l’anonimato delle aree urbane dà ai cristiani più libertà di organizzare riunioni e attività che in quelle rurali, in cui il controllo sociale è più elevato.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Iran?

Porte Aperte sostiene la chiesa in Iran attraverso partner. Questo viene fatto mediante la distribuzione di Bibbie e altra letteratura cristiana online, iniziative multimediali cristiane, advocacy, consulenza e cura dei traumi e varie forme di formazione.

Soggetti di preghiera

  • Pregate per i credenti in isolamento. Molti cristiani non osano condividere la loro fede con nessuno intorno a loro o non conoscono altri credenti. Dipendono dalle risorse online per saperne di più su Dio.
  • Pregate per i cristiani che sono attualmente rinchiusi in prigione per la loro fede. Le condizioni nelle carceri iraniane sono molto povere e la pandemia non ha fatto altro che peggiorare la situazione.
  • Pregate per coloro che sostengono i diritti dei cristiani in Iran, sia all’interno che all’esterno del paese, affinché siano ascoltati e che Dio li protegga.

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