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Brunei
Leader
Sultano e Primo ministro Sir Hassanal Bolkiah
Popolazione
450.000
Cristiani
42.600 (secondo stime di OD)
Religione principale
Islam
Governo
Monarchia assoluta

Livello di persecuzione

Violenza
0.6
Vita di chiesa
13.2
Vita civile
11
Vita sociale
10.3
Vita famiglia
14.5
Vita privata
14.8

Brunei

Sceso di 7 posizioni rispetto alla World Watch List 2021.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Brunei

Il sultano è considerato il protettore e il difensore della fede musulmana. Lasciare l’islam è illegale. I convertiti possono essere puniti in accordo al diritto penale, mentre le famiglie e le comunità esercitano su di loro un’elevata pressione per riportarli alla fede originaria. I cristiani non affrontano comunque una violenza palese.

Le comunità cristiane non tradizionali non possono essere registrate come chiese ma come aziende, società o centri familiari. Come tali, sono considerate organizzazioni secolari e devono inviare ogni anno al governo i propri resoconti operativi e finanziari. La Sharia (legge islamica) continua a essere introdotta e applicata in maniera sempre più ampia nel Paese.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

In Brunei le leggi islamiche vengono applicate in maniera sempre più severa: le donne devono indossare un’hijab e sono punite dalle autorità religiose in caso di rifiuto. Le famiglie cristiane di cui si conosce la fede sono generalmente esentate da tale obbligo (eccetto nelle posizioni di governo), ma per le donne che si sono convertite dall’islam la situazione è molto più difficile. Donne e ragazze sono generalmente ripudiate dalla famiglia quando la loro conversione diviene nota; possono inoltre essere costrette a frequentare programmi islamici di riabilitazione spirituale o a sposare uomini musulmani. È probabile che alle madri che si convertono al cristianesimo vengano portati via i figli, affinché questi possano essere cresciuti come musulmani.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Uomini e ragazzi che si convertono dall’islam sono generalmente ripudiati dalle famiglie e costretti a lasciare la propria casa. Affrontano anche percosse, umiliazione e maltrattamenti quando perseguitati da parte delle autorità religiose. In ambito scolastico è probabile che gli studenti affrontino anche la discriminazione e l’abuso verbale.

La parola a Elora (pseudonimo)

“I credenti non sono disposti a correre rischi. I genitori scelgono di non fare partecipare i figli agli eventi pubblici della chiesa. Alcuni dei miei amici hanno anche affermato di non vedere più un posto per sé stessi nella chiesa”.

Elora era la sola cristiana nella sua scuola. Ha affrontato molte domande e una notevole pressione, ma serve ancora Dio nella sua chiesa.

Cosa è cambiato quest’anno

L’implementazione del Codice penale con i principi della Sharia (legge islamica) ha accresciuto l’insicurezza e la paura tra la popolazione cristiana del Brunei, facendo inoltre aumentare la pressione percepita dai cristiani nella sfera privata e pubblica.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

I convertiti al cristianesimo di origine musulmana sono i più esposti alla persecuzione.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Brunei

Porte Aperte favorisce il supporto in preghiera per i credenti perseguitati in Brunei.

Soggetti di preghiera

Per favore, pregate:

  • Per i pastori, affinché siano rafforzati e dotati degli strumenti necessari per servire e guidare le loro congregazioni;
  • Per i giovani cristiani, affinché resistano alla tentazione di convertirsi all’islam per potersi sposare; chiedete a Dio di incoraggiare i giovani credenti a rimanere nel Paese per contribuire alla crescita di lungo termine della Chiesa;
  • Lodate Dio perché Egli è più potente della sharia (legge islamica) e non è limitato da rigide leggi;

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