Nelle comunità indigene, le donne cristiane possono essere costrette a sposare uomini non cristiani, con l’intento deliberato di reprimere la loro fede. Alcune donne che si convertono al cristianesimo possono essere abbandonate dai loro mariti, separate dai propri figli, minacciate o ignorate dalla comunità. Se costrette ad abbandonare il loro villaggio, possono essere esposte alla tratta di essere umani o allo sfruttamento.
Nelle aree rurali, i gruppi armati utilizzano la violenza sessuale come arma di guerra e terrore. Essi considerano le chiese e i cristiani come una minaccia al loro potere. Nelle zone controllate dai gruppi armati o dalle gang, le ragazze sono a rischio di indottrinamento e reclutamento forzato. I comandanti dei gruppi criminali prendono di mira alcune ragazze e cercano di sedurle – spesso scelgono ragazze di famiglia cristiana per minare l’opera delle chiese. Se queste giovani provano ad opporre resistenza, le loro famiglie possono ricevere minacce di morte fino a quando il leader non ottiene ciò che vuole. Per le ragazze, il coinvolgimento in gruppi armati può portare al rapimento, allo stupro, alla tratta o alla prostituzione forzata.
Nelle aree rurali della Colombia, gli uomini possono subire estorsioni per finanziare gruppi armati locali. I responsabili delle chiese possono subire estorsioni, essere minacciati, picchiati o uccisi.
Nelle aree controllate dai gruppi armati è molto difficile per gli uomini e i ragazzi evitare l’indottrinamento o il reclutamento forzato. I giovani cristiani vengono spesso visti come obiettivi facili e il loro reclutamento è un modo per i gruppi di guerriglieri di minare le chiese e dividere le famiglie cristiane. Questi ragazzi e giovani adulti vengono costretti a prendere parte ad attività violente e criminali. Alcuni di loro possono anche essere vittime di stupri. Coloro che cercano di opporsi o scappare dovranno fare i conti con minacce personali o rivolte alle loro famiglie per il resto della vita.
Non si fanno sufficienti sforzi per quanto riguarda la consulenza e l’aiuto psicologico in favore dei ragazzi che hanno subito queste terribili esperienze.
Nell’area rurale della Colombia, i cristiani vengono presi di mira dai gruppi criminali e sono perseguitati dalle comunità indigene I gruppi di guerriglieri armati e le gang controllano e combattono in vaste zone del territorio. La persecuzione da parte di questi gruppi si è intensificata nel corso dell’anno, influenzata dagli interessi politici durante le elezioni presidenziali. Questi gruppi percepiscono la chiesa come una minaccia al loro potere e stabilità, soprattutto quando membri delle gang si convertono al cristianesimo o quando i leader di chiesa denunciano violenza e corruzione. In quest’ultimo caso i leader potrebbero essere minacciati, vessati ed anche assassinati, oltre che essere costretti in maniera del tutto illegale a non potersi spostare da un luogo all’altro. I capi dei gruppi criminali prendono di mira i figli delle famiglie cristiane e cercano di reclutarli o sequestrarli per indebolire la chiesa e costringerla ad andarsene. Se reclutati, i giovani cristiani sono costretti a prendere parte a tutto ciò che riguarda sorveglianze, estorsioni, traffico di essere umani, abusi, omicidi. In caso di diniego riceveranno minacce. Le ragazze rischiano di vivere una vita di abusi sessuali.
In molte comunità indigene vi è una forte opposizione alla condivisione del Vangelo. Gli indigeni colombiani che lasciano le credenze tradizionali per convertirsi al cristianesimo possono subire violenze o essere cacciati dalle loro terre natie. Nel Paese sta aumentando l’intolleranza sociale promossa da gruppi di pressione ideologica contro le manifestazioni cristiane nello spazio pubblico e si sta promuovendo un ambiente censorio quando i cristiani condividono opinioni basate sulla fede in merito ad argomenti quali: la difesa della vita, della famiglia, del matrimonio e della libertà religiosa.
“A coloro che vengono perseguitati vorrei dire di non abbandonare la propria fede. Se sono ancora qui, è perché Dio ha uno scopo per loro” – Valentina, a causa dei rischi connessi alla fede, ha lasciato la propria famiglia per vivere in una casa sicura per ragazzi cristiani.
La Colombia è salita di otto posizioni nella World Watch List, soprattutto a causa dell’incremento della violenza -omicidi compresi. Anche la pressione è aumentata, per via delle bande criminali che prendono di mira i cristiani. Nella società colombiana in generale è aumentata l’intolleranza religiosa.
I più vulnerabili alla persecuzione sono i cristiani che abitano in aree controllate da gruppi criminali armati, specialmente i responsabili delle chiese (rischio di violenza) e giovani cristiani (rischio di reclutamento e maltrattamento da parte dei gruppi criminali); I convertiti al cristianesimo di origini indigene o afro-colombiane; i cristiani che vivono nelle zone urbane in cui il secolarismo radicale è in crescita.
Porte Aperte rafforza la Chiesa perseguitata in Colombia attraverso distribuzione di Bibbie, formazione, sostegno psicologico post-traumatico, progetti di sviluppo per la comunità, aiuti di emergenza, progetti di istruzione e case sicure per bambini.
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