Skip to main content
Cina
Leader
Presidente Xi Jinping
Popolazione
1.452.128.000
Cristiani
96.700.000 (secondo stime di OD)
Religione principale
Agnosticismo
Governo
Stato governato dal Partito Comunista

Livello di persecuzione

Violenza
11.1
Vita di chiesa
16
Vita civile
14.6
Vita sociale
12.8
Vita famiglia
10
Vita privata
13

Cina

Sceso di 3 posizioni rispetto alla World Watch List 2023.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Cina

Le persecuzioni più evidenti in Cina hanno spesso luogo nelle regioni in cui il buddismo o l’islam sono le religioni maggioritarie: chiunque si converta al cristianesimo è visto come un traditore della propria etnia e della propria famiglia. Questi credenti possono essere minacciati, o addirittura feriti, nel tentativo da parte delle loro famiglie di convincerli a tornare alla loro religione di origine. Tuttavia, la persecuzione e la discriminazione si stanno lentamente diffondendo in gran parte della Cina. L’obiettivo del Partito Comunista Cinese è assicurarsi che le chiese non si discostino dall’ideologia ufficiale. Nel caso delle chiese registrate ciò significa essere incoraggiati a lodare e a giurare fedeltà al Partito Comunista e ai suoi principi. Le chiese che acclamano Cristo come Re sono viste con sospetto, soprattutto perché il cristianesimo viene percepito come un’influenza principalmente occidentale. Le chiese domestiche da sempre si trovano in una zona grigia dal punto di vista legale, dato che non sono registrate e tecnicamente non permesse, eppure sono ampiamente tollerate. Tuttavia, nuove norme continuano a intaccare questo status quo. Ai minori di 18 anni continua a essere vietato frequentare le chiese. La maggior parte delle comunità cristiane è monitorata e può essere chiusa senza preavviso. Anche la persecuzione digitale ha un forte impatto sulla Chiesa in Cina. Le restrizioni approvate nel 2018 come parte di una più ampia legge sulla religione hanno reso più difficile per i cristiani usare Internet o i social media per seguire la propria fede. A causa di questo crescente autoritarismo governativo, ogni cittadino cinese può stare certo che nessuna delle proprie attività digitali rimarrà fuori dal controllo dello Stato. I gruppi di chat cristiane vengono regolarmente chiusi e il sofisticato sistema di sorveglianza del governo è stato implementato per colpire i gruppi minoritari in alcune regioni. Ciò che si teme è che questa tecnologia venga usata sempre più spesso per colpire i cristiani, soprattutto quelli appartenenti alle chiese domestiche.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

La politica cinese del figlio unico (ora abbandonata) è nota per aver creato uno squilibrio di genere: in Cina ad oggi ci sono molti più uomini che donne. Questo ha avuto un risultato devastante: trafficanti di esseri umani portano in Cina donne dai Paesi vicini per venderle come spose. Le donne cristiane dai Paesi limitrofi, come Pakistan e Myanmar, sono frequenti vittime di questa pratica.

Le responsabili cristiane sono spesso il bersaglio principale della persecuzione in diverse parti della Cina. Dal momento che alcune chiese, specialmente tra quelle domestiche, sono condotte da donne, molte di loro possono essere imprigionate nel caso in cui le loro attività cristiane vengano scoperte. Ma sono le donne che si convertono dall’islam o dal buddismo e che vivono in zone dove i cristiani sono una piccola minoranza a correre i rischi maggiori nel caso in cui la loro fede venga scoperta. Per esempio, i loro mariti possono essere indotti a chiedere il divorzio. Tutte le donne che si convertono in queste regioni possono essere vittime di bullismo e di molestie a scuola o sul posto di lavoro.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Gli uomini e i ragazzi cristiani corrono un rischio maggiore di abusi fisici rispetto alle ragazze e alle donne cristiane. I responsabili di chiesa sono presi di mira dalla sorveglianza del governo e c’è un crescente numero di casi in cui subiscono pestaggi da parte della polizia. Sacerdoti cattolici e importanti responsabili di chiese domestiche sono stati arrestati e incarcerati. Durante la detenzione, molti uomini sono rimasti traumatizzati e incapaci di provvedere economicamente alle loro famiglie. A causa delle forti pressioni, alcuni di loro sono fuggiti dal Paese.

La parola a Qiang (pseudonimo)

Qiang è un cristiano che faceva parte di una chiesa domestica che è stata perquisita e chiusa per aver “ospitato riunioni illegali”. In quanto responsabili della chiesa, Qiang e sua moglie sono stati multati e detenuti per cinque giorni. Sono fuggiti in un’altra provincia, ma sono ancora ricercati perché la loro multa non è stata pagata: “Ci sentiamo nervosi, impauriti e preoccupati, perché è la prima volta che ci troviamo in questa situazione. Saremo inseriti in una lista nera? I nostri viaggi saranno limitati? Al momento non abbiamo risposte. Ma siamo grati che, dopo questo incidente, i nostri fratelli e sorelle non smettano mai di pregare gli uni per gli altri e di edificarsi a vicenda con parole di incoraggiamento”.

Cosa è cambiato quest’anno

Negli ultimi cinque anni, la situazione in Cina si è lentamente e costantemente deteriorata e il periodo preso in esame dalla World Watch List 2024 riflette questa tendenza. Sebbene le violenze contro i credenti si mantengano poco frequenti, le chiusure e le incursioni nelle chiese continuano a verificarsi, con una pressione in costante aumento in tutte le sfere della vita. Quest’anno, il governo ha approvato una normativa che impone alle chiese di affiggere cartelli con la scritta “Ama il Partito Comunista; Ama il Paese; Ama la religione”. Sebbene questa legge abbia un impatto solo sulle chiese autorizzate dallo Stato e l’attuazione non sembri uniforme, i responsabili delle chiese domestiche sono sempre più preoccupati per la repressione. In una provincia, ai cittadini è stato richiesto di utilizzare un’applicazione per smartphone controllata dallo Stato per registrarsi prima di partecipare alle funzioni religiose. I genitori sono sempre più preoccupati di educare nella fede cristiana i propri figli, dato che frequentare la chiesa è illegale per i minori di 18 anni. La pressione digitale continua ad aumentare, mentre la Cina esercita il suo controllo sulla vita dei cittadini.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

I convertiti dall’islam o dal buddismo appartenenti a gruppi etnici minoritari subiscono le violazioni più gravi della libertà religiosa in Cina, con le famiglie e le comunità che esercitano forti pressioni. Ma i cristiani e le chiese devono affrontare crescenti restrizioni e controlli in tutta la nazione. Mentre la persecuzione diventa sempre più digitale, nessun luogo in Cina è completamente libero dalle pressioni. Chiunque appartenga al Partito Comunista Cinese (PCC) o a una delle organizzazioni giovanili che fanno parte del PCC non può tecnicamente partecipare a molte attività spirituali, come rilevato dal Pew Research Center.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Cina

Attraverso partners e chiese locali, Porte Aperte sostiene i credenti in Cina con corsi di discepolato e di resistenza alla persecuzione, supportando le giovani generazioni di credenti e fornendo letteratura cristiana contestualizzata ai credenti che si sono convertiti dall’islam o dal buddismo.

Soggetti di preghiera

  • Mentre la Cina continua a stringere la sua morsa sulla libertà religiosa quest’anno, pregate per la saggezza dei cristiani, affinché sappiano come continuare a onorare e adorare Dio in circostanze mutevoli.
  • Pregate per i giovani che tecnicamente non possono frequentare la chiesa. Pregate affinché Dio rafforzi la loro fede e dia coraggio a loro e ai loro genitori.
  • Chiedete a Dio di rafforzare e incoraggiare i responsabili della Chiesa che sono sottoposti a pressioni e controlli.

GALLERY

01
02
03
04
05
06