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Qatar
Leader
Emiro Tamim bin Hamad al-Thani
Popolazione
3.029.000
Cristiani
414.000
Religione principale
Islam
Governo
Monarchia assoluta

Livello di persecuzione

Violenza
0.6
Vita di chiesa
14.4
Vita civile
13.2
Vita sociale
10.5
Vita famiglia
14.2
Vita privata
14.2

Qatar

Sceso di 6 posizioni rispetto alla World Watch List 2023.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Qatar

Ci sono due categorie di comunità cristiane in Qatar: gli espatriati e i convertiti al cristianesimo di origine musulmana. Tali comunità sono separate l’una dall’altra e devono essere molto prudenti nelle interazioni. La maggior parte dei cristiani sono lavoratori immigrati che godono di un certo grado di libertà religiosa. In passato sono stati permessi grandi eventi di celebrazione, ma persiste il problema del poco spazio concesso alle chiese: soltanto a un certo numero di chiese selezionate è permesso stabilirsi presso il Complesso Religioso ufficiale fuori dalla capitale, Doha. In ogni caso, i cristiani stranieri devono essere molto prudenti quando condividono la loro fede, dato che evangelizzare i musulmani è severamente vietato e può portare a procedimenti giudiziari e deportazione. Molti lavoratori immigrati vivono e lavorano in condizioni misere, la loro fede aumenta la loro vulnerabilità. I convertiti qatarioti e i migranti possono subire intense pressioni da parte delle famiglie e delle comunità per aver scelto di seguire Gesù. I migranti possono in qualche modo evitare tali pressioni vivendo in comunità internazionali anziché in quelle nazionali. Per i qatarioti, la conversione dall’islam a un’altra religione è vietata; ai musulmani non è permesso neppure entrare in una chiesa. Il numero dei convertiti è basso e i pochi credenti tendono a tener segreta la propria fede, pertanto è molto difficile che vengano denunciati arresti, uccisioni o ferimenti legati alla fede.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Nella cultura islamica conservatrice del Qatar, le donne e le ragazze vengono sorvegliate dai familiari maschi; inoltre, ci sono standard culturali in merito alla privacy per i quali le autorità non possono interferire con quello che accade nelle famiglie. In questo contesto, è difficile per qualsiasi donna convertirsi dall’islam al cristianesimo. Si rischiano gravi conseguenze, inclusi la segregazione domestica, la violenza sessuale e perfino il delitto d’onore. Dato che alle donne ex musulmane viene legalmente vietato il matrimonio con un non musulmano, la persecuzione può includere anche il matrimonio forzato, per convincere le convertite a tornare all’islam. Non sorprende che le donne convertite tendano a tenere segreta la loro fede. Le lavoratrici immigrate impegnate come domestiche sono esposte a un alto rischio di abuso sessuale. Molte domestiche cristiane immigrate sperimentano lo sfruttamento e l’abuso.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Le sfide che affrontano gli uomini che si convertono differiscono a seconda delle dinamiche familiari. Nei casi migliori, le mogli potrebbero accettare di convivere con la nuova fede del proprio marito, fintanto che egli non la condivida con i figli. In altri casi, la famiglia della moglie potrebbe minacciare di allontanare moglie e figli. Gli uomini cristiani del Qatar vengono efficacemente isolati ed è molto difficile riuscire a incontrarsi con altri cristiani o crescere nella fede. Nei casi più estremi, gli uomini possono affrontare traumi fisici a causa della loro fede. I pastori e i responsabili cristiani nella nazione, solitamente uomini, sono strettamente sorvegliati, nonché tenuti a riportare i dettagli delle proprie attività in chiesa.

La parola a un responsabile di chiesa in Qatar

“Vediamo già lo Spirito Santo muoversi in Qatar. Dio sta visitando le persone nei sogni. Dio sta compiendo miracoli. Dio sta compiendo guarigioni tra la gente del Qatar.”

Cosa è cambiato quest’anno

Nella corsa verso i campionati della Coppa del Mondo 2022, il trattamento deplorevole che il Qatar ha riservato ai lavoratori immigrati ha catturato sempre di più l’attenzione mondiale. Sotto la pressione dell’Occidente, il Qatar ha implementato piccole riforme per le condizioni di lavoro degli immigrati; secondo le organizzazioni per i diritti umani si è trattato di riforme di facciata. Nonostante la pressione per implementare i diritti umani in Qatar, non si attende nessun grande miglioramento o cambiamento nell’immediato futuro, tanto meno in ambito di libertà religiosa per i cristiani. Il Qatar sta implementando l’utilizzo di tecnologia avanzata per monitorare sia i cittadini sia gli immigrati. C’è una crescente preoccupazione che il governo usi simili tecniche per sorvegliare maggiormente la popolazione, pertanto, i cristiani in Qatar stanno diventando sempre più prudenti nei loro movimenti e incontri.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

I cristiani ex musulmani sono pesantemente perseguitati in Qatar. Considerati apostati, affrontano discriminazione e molestie da parte dalla società e rischiano di essere uccisi dalle loro stesse famiglie. L’apostasia è punibile penalmente.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Qatar

Porte Aperte sostiene il corpo di Cristo nella Penisola Araba organizzando preghiere, distribuendo risorse bibliche e fornendo formazione a credenti e a pastori.

Soggetti di preghiera

  • ringraziate Dio perché i cristiani immigrati in Qatar possono lodare in modo relativamente libero;
  • pregate affinché i credenti nascosti, che subiscono pressioni dalle loro famiglie e comunità, possano essere rafforzati e incontrarsi con altri cristiani;
  • pregate affinché Dio apra i cuori delle autorità del Qatar così che i qatarioti possano seguire Gesù apertamente.

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