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Rep. Dem. Congo
Leader
Presidente Felix Tshisekedi
Popolazione
98.152.000
Cristiani
93.396.000
Religione principale
Cristianesimo
Governo
Repubblica semipresidenziale

Livello di persecuzione

Violenza
15.9
Vita di chiesa
13
Vita civile
9.7
Vita sociale
12.6
Vita famiglia
7.9
Vita privata
8

Rep. Dem. Congo

Sceso di 4 posizioni rispetto alla World Watch List 2023.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione nella Repubblica Democratica del Congo

I cristiani che risiedono nella parte orientale della RDC sono ad altissimo rischio: la regione è sede di più di cento gruppi armati, alcuni dei quali prendono di mira specificamente i seguaci di Gesù. Questo espone i cristiani e le chiese dell’area ad aggressioni, omicidi, rapimenti e violenze sessuali. I responsabili delle chiese che si schierino apertamente contro la violenza diventano bersagli, così che risulta difficile riuscire a denunciare le atrocità. La violenza ha portato ad una grave crisi migratoria e tra coloro che si sono visti costretti a scappare ci sono molti cristiani. Nelle parti del Paese in cui la maggioranza delle persone proviene da altre fedi, i cristiani ex musulmani o indigeni possono essere costretti a partecipare ad attività e cerimonie religiose non cristiane. Questo si aggiunge alle sfide affrontate dalle minoranze religiose dell’area: alcuni responsabili di chiesa che hanno denunciato apertamente la corruzione e le violenze hanno riferito di molestie verbali ed interferenze come conseguenza della loro attività di patrocinio. La situazione nella RDC continua ad essere estremamente violenta e mutevole per i credenti; le storie sono strazianti e la chiesa sta soffrendo. Il popolo di Dio è resiliente ma la violenza può essere davvero opprimente.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Nella RDC le donne possono affrontare considerevoli sfide in base a dove risiedano: nelle aree governate dall’estremismo islamico le donne e le ragazze possono essere percepite come soggetti inferiori. Le cristiane convertite possono essere diseredate oppure vedersi sottratti i figli. Le donne che risiedono nelle aree controllate dai gruppi militanti islamici, come le Forze Democratiche Alleate (ADF), possono affrontare una persecuzione molto più violenta: sono esposte a rapimento, violenza sessuale, tratta di esseri umani, schiavitù sessuale e matrimonio forzato con i militanti. Siccome nella RDC la violenza sessuale è accompagnata da uno stigma gravoso, gli attacchi possono distruggere la vita di una persona, di una famiglia e della comunità. Le donne e le ragazze prigioniere dell’ADF sono state usate persino come scudi umani durante gli scontri violenti con le forze statali.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

La persecuzione contro gli uomini cristiani, nella RDC, tende ad essere brutale ed estrema; i responsabili delle chiese che si schierano apertamente contro la violenza sono particolarmente vulnerabili a questo tipo di attacchi. Possono subire menomazioni, rapimenti, arruolamenti forzati nei gruppi militanti, lavoro forzato, mutilazione sessuale, sventramenti e morte. Esistono anche report su episodi di violenza sessuale compiuti contro uomini e ragazzi tuttavia, nella RDC, questi incidenti sono più rari rispetto a quelli compiuti contro le donne. È presente una componente economica nella violenza: gli uomini potrebbero essere obbligati a pagare riscatti onerosi per riuscire a liberarsi dai propri rapitori. Le somme sono così esose che possono devastare famiglie già in difficoltà economiche. Persino nelle zone al di fuori del conflitto gli uomini cristiani affrontano discriminazioni sul posto di lavoro, e può essere negata loro del tutto la possibilità di lavorare.

La parola a Neema (pseudonimo), una cristiana nella RDC che ha perso un figlio (mentre l’altro è rimasto ferito) in un attacco in chiesa nel gennaio 2023

“Quando penso al bambino che è morto ed all’altro con un problema all’occhio, dico a me stessa: “Dio, se li avessi lasciati a casa e fossi andata da sola, forse solo io sarei rimasta ferita”, poi mi ricordo che il diavolo cerca di distruggere il piano di Dio, così dico: “Dio aiutami e che Tu possa continuare a consolarmi.”

Cosa è cambiato quest’anno

Le chiese ed i cristiani, nella RDC, rimangono a rischio di aggressioni, soprattutto se denunciano la violenza. I gruppi militanti islamici prendono di mira i cristiani come parte della loro campagna di terrore. Più di cinque milioni di persone risultano essere dislocati ed i sostegni umanitari non riescono a raggiungere alcuni bisognosi a causa delle minacce e della violenza. La chiesa resta resiliente, e dimostra l’opera miracolosa dello Spirito Santo attiva tra i credenti nella RDC.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

I cristiani che risiedono nella parte orientale del Paese (in particolare nella provincia di North Kivu) sono quelli più esposti a rischi di attacchi.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani nella Repubblica Democratica del Congo

Porte Aperte opera attraverso partner locali per sostenere i cristiani nella RDC attraverso corsi di resistenza alla persecuzione, progetti di sviluppo socioeconomico e cura dei traumi.

Soggetti di preghiera

  • I cristiani della RDC orientale sono bersagliati dai gruppi militanti islamici, come le Forze Democratiche Alleate, i quali hanno legami con lo Stato Islamico. Pregate che Dio protegga la Sua gente dagli attacchi violenti.
  • Ci sono milioni di rifugiati e sfollati interni nella RDC, molti dei quali sono cristiani. Chiedete a Dio di provvedere per la Sua gente che ha perso tutto e che Lui possa creare modi per farli riunire con altri credenti.
  • Pregate per i cuori degli estremisti, che possano rivolgersi alla speranza e alla verità di Gesù.

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