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Siria
Leader
Presidente Bashar al-Assad
Popolazione
20.638.000
Cristiani
579.000
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica Presidenziale autoritaria

Livello di persecuzione

Violenza
11.1
Vita di chiesa
14.2
Vita civile
14.3
Vita sociale
13.9
Vita famiglia
14.3
Vita privata
13.4

Siria

Stessa posizione della World Watch List 2023.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Siria

Nonostante il conflitto in Siria si sia affievolito durante gli ultimi anni, le sfide dei cristiani continuano ad essere numerose e gravi. Nelle zone in cui i militanti islamici sono attivi, i responsabili delle chiese storiche sono particolarmente a rischio di attacco o rapimento, mentre la maggior parte degli edifici appartenenti alle chiese tradizionali viene demolita o confiscata per uso islamico. I cristiani che vivono in queste zone non hanno quasi alcuna possibilità di esprimere la propria fede, e molti sono stati allontanati con la forza dalle loro abitazioni. Nelle zone controllate dal governo, le autorità stanno stringendo la presa su coloro che vengono percepiti come una minaccia alla stabilità sociale, tra cui i cristiani ex musulmani. L’atteggiamento del governo siriano nei confronti delle chiese è determinato dalla denominazione della chiesa. Nonostante tutte le comunità cristiane siano sotto pressione, le chiese tradizionali hanno maggiori opportunità per difendere i propri diritti rispetto ai gruppi non tradizionali come gli evangelici, i battisti e i pentecostali. Il conflitto persiste alcune aree della nazione e i cristiani continuano a essere colpiti dal fuoco incrociato. In alcuni casi sono stati deliberatamente presi di mira come è successo per esempio ad Afrin, dove sembra che le truppe sostenute dalla Turchia abbiano preso di mira i cristiani curdi. Coloro che scelgono di lasciare l’islam per seguire Gesù possono ricevere pressioni da parte dalle proprie famiglie, soprattutto per chi risiede nelle regioni sunnite.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

In un contesto di instabilità e restrizioni alla libertà di culto, donne e ragazze appartenenti a gruppi religiosi minoritari (tra cui i cristiani) sono vittime di sequestri, molestie sessuali e stupri, tanto nelle zone controllate dai ribelli che in quelle controllate dal governo. Le donne cristiane possono essere molestate in pubblico e discriminate sul luogo di lavoro. Gli uomini sputano loro addosso per strada o le seducono deliberatamente nel tentativo di convertirle all’islam. All’interno del contesto domestico, le donne cristiane convertite dall’islam subiscono violenze da parte della propria famiglia e comunità se la loro fede viene scoperta. Sono vittime di violenza domestica, matrimonio forzato con un musulmano o addirittura vengono uccise per ristabilire l’onore della famiglia.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

La minaccia maggiore per uomini e ragazzi siriani è rappresentata dal reclutamento forzato nell’esercito siriano o in altre fazioni militari. Gli uomini rischiano anche il rapimento. Molti responsabili di chiesa sono stati presi di mira da estremisti islamici per motivi politici e/o economici, e alcuni risultano ancora scomparsi. I membri delle comunità cristiane storiche sono quelli esposti a maggiori rischi, perché riconoscibili dall’abbigliamento. Costoro sono spesso presi di mira per l’impatto che tale atto provoca nel resto della comunità: ci sono molti casi di cristiani che lasciano le loro comunità una volta che i responsabili emigrano. Gli uomini cristiani subiscono inoltre discriminazioni sui luoghi di lavoro. I cristiani disoccupati fanno molta fatica a trovare lavoro, e quelli che lavorano hanno poche possibilità di promozione. Anche le condizioni di lavoro possono essere dure.

La parola a Ibrahim (pseudonimo), partner locale di Porte Aperte

“Ogni settimana, una persona o una famiglia cristiana che conosco lascia il Paese, soprattutto le nuove generazioni. Per me tutti i cristiani che mi circondano in Siria sono un motivo per restare. Ma diventa sempre più dura vedere partire le persone che mi sono più vicine”

Cosa è cambiato quest’anno

Il livello di ostilità vissuta dai cristiani in Siria è praticamente rimasto invariato. Il tema centrale dell’anno passato sono stati i fortissimi terremoti che si sono aggiunti alle difficoltà dei cristiani. Il supporto continuo di Porte Aperte durante questo decennio di guerra e persecuzione ha permesso alle chiese locali (molte delle quali Centri di Speranza, sostenuti da Porte Aperte) di assistere con prontezza le loro comunità locali e diffondere l’amore di Gesù.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

I cristiani sono particolarmente in pericolo nella provincia nord-occidentale di Idlib, ancora controllata dai militanti islamici, e nel distretto nord-orientale di Hasakah, controllato dall’esercito turco e dalle forze di opposizione supportate dalla Turchia. I cristiani di origine musulmana sono a rischio in tutto il Paese, ma la loro situazione è particolarmente pericolosa nell’area nord-orientale e nord-occidentale.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Siria

Porte Aperte lavora attraverso chiese locali partner e i centri di speranza per sostenere la chiesa in Siria tramite la distribuzione di libri cristiani, corsi di discepolato e di leadership, cura dei traumi, formazione professionale, aiuti umanitari e supporto concreto per persone sfollate e vittime del terremoto.

Soggetti di preghiera

Per favore, pregate:

  • affinché Dio continui ad aiutare il Suo popolo ad essere sale e luce a seguito del tragico terremoto dello scorso anno;
  • affinché i credenti di origine musulmana trovino nello Spirito Santo la forza per affrontare l’ostilità ricevuta per aver scelto di seguire Gesù;
  • affinché lo Spirito Santo dia sollievo e ristoro ai cristiani siriani che hanno affrontato molte sfide in questo decennio.

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