Cina: Accesso alla Bibbia sempre più controllato
Cina: Accesso alla Bibbia sempre più controllato
La versione della Bibbia in formato audio sembra essere finita nel mirino del regime cinese, nel tentativo di prenderne il totale controllo.
Le Sacre Scritture spaventano il governo cinese?
Quello che sappiamo è che in Cina, a partire dal 2018, la distribuzione della Bibbia è permessa solamente alle chiese in possesso di speciale approvazione da parte dello Stato, motivo per cui la sua versione in formato audio è diventata sempre più richiesta dai cristiani.
Lai Jingqiang, cristiano locale che ha avviato un’attività di distribuzione della Bibbia in formato audio, con decine di migliaia di ordini ricevuti, lo scorso 7 dicembre è dovuto comparire davanti al tribunale di Shenzhen, metropoli a sud del Paese che collega Hong Kong al resto del territorio cinese, con l’accusa di “offrire accesso alla Bibbia al di fuori del canale di distribuzione controllato dallo Stato”.
Da 18 mesi a 5 anni di prigione
“Il processo di Lai Jinggiang fa parte di un progetto più ampio che ha l’obiettivo di reprimere la Chiesa”, ci ha detto un cristiano locale.
2 giorni dopo il processo di Lai Jinggiang, altri 4 cristiani sono dovuti comparire davanti alla corte perché dipendenti di un’azienda che distribuisce apparecchi elettronici contenenti la Bibbia. Il procuratore ha chiesto per Fu Xunanjuan, titolare dell’attività, una condanna a 5 anni di prigione e una reclusione da 18 mesi a 3 anni per le altre 3 persone. L’accusa per loro è di “operazioni commerciali illegali”.
Nella World Watch List 2021, il nostro ultimo report sulla persecuzione dei cristiani nel mondo, la forte pressione esercitata dal governo sui cristiani ha fatto balzare la Cina di 6 posizioni rispetto ai dati dello scorso anno. In soli 3 anni, il Paese è salito di ben 26 posizioni, riflettendo una situazione in rapido deterioramento per la comunità cristiana locale.