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Pakistan: attacchi violenti e condanne per blasfemia, la minoranza cristiana è nel mirino

NELLA FOTO: Uomini della città di Lahore

Pakistan: attacchi violenti e condanne per blasfemia, la minoranza cristiana è nel mirino

Mentre il Pakistan celebra 75 anni di indipendenza dalla Gran Bretagna, ottenuta il 14 agosto 1947, la minoranza cristiana che abita il Paese continua a subire discriminazioni, molestie e violenze a causa della fede.

L’8 agosto scorso, degli uomini armati in sella a una moto hanno aperto il fuoco su una colonia cristiana nella città di Mastung, 45 km a sud di Quetta, ferendo tre adolescenti e uccidendo un uomo. La vittima, Wilson Masih, era il fratello di Hendry Masih, un cristiano membro del Parlamento pakistano ucciso dalla propria guardia del corpo nel 2014.

Solo qualche settimana prima, lunedì 4 luglio 2022, Ashfaq Masih, un meccanico di biciclette cristiano di 34 anni, residente nel quartiere Green Town di Lahore, città a nord-est del Paese, è stato condannato a morte con l’accusa di blasfemia dopo una discussione con un cliente, Muhammad Irfan, che aveva chiesto a Masih di non pagare la riparazione della sua bicicletta perché seguace del sufismo, la corrente mistica dell’islam. La risposta negativa del meccanico, che ha affermato di seguire Gesù Cristo e di non essere interessato allo status religioso del cliente, gli è costata l’arresto per “aver mancato di rispetto al profeta Maometto”, ha riferito il suo avvocato Riaz Anjum.

In un caso analogo, l’8 giugno scorso, l’Alta Corte di Lahore ha confermato la condanna a morte di due fratelli cristiani, Qaiser e Amoon Ayub, dichiarati colpevoli di aver pubblicato contenuti blasfemi su Internet. I due fratelli sono in carcere dal 2011.

In Pakistan, paese alla posizione numero 8 della World Watch List, la blasfemia è punibile con la morte. Nonostante molte persone siano già state condannate, nessuno risulta al momento essere stato giustiziato.

Mentre la regione centro-occidentale del Paese, al confine con il vicino Afghanistan, assiste a un’impennata di violenza causata dai gruppi separatisti e dai militanti islamici, il numero dei casi di blasfemia che coinvolgono i cristiani pakistani cresce. Le leggi sulla blasfemia, infatti, sono tristemente note per essere utilizzate come arma per regolare conti, per ottenere guadagni e per soddisfare rancori personali.

Pakistan
Leader
Primo ministro ad interim Anwaar-ul-Haq Kakar
Popolazione
233.757.000
Cristiani
4.195.000
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica parlamentare federale

Livello di persecuzione

Violenza
16.7
Vita di chiesa
13.1
Vita civile
15.1
Vita sociale
15
Vita famiglia
13.9
Vita privata
13.2