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Tunisia
Leader
Primo Ministro Hichem Mechichi
Popolazione
11.903.000
Cristiani
23.100
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica parlamentare

Livello di persecuzione

Violenza
7.4
Vita di chiesa
13.2
Vita civile
11.5
Vita sociale
10.4
Vita famiglia
13.1
Vita privata
12

Tunisia

Fonti di persecuzione (elencate in ordine di intensità):

  • Oppressione islamica (forte)
  • paranoia dittatoriale (media)

Che aspetto ha la persecuzione in Tunisia?

La pressione sui cristiani è molto elevata. Sebbene ogni aspetto della vita di un credente sia sottoposto a una pressione elevata, le più gravi forme di persecuzione provengono dalla famiglia e dalla comunità. Questo è particolarmente evidente nei cristiani che si sono convertiti dall’islam, perché spesso la loro nuova fede è contrastata – a volte anche violentemente – sia dalla famiglia che dalla comunità. Inoltre, è difficile, se non impossibile, per i convertiti dall’islam vivere apertamente la loro fede se vogliono evitare pressione e opposizione.

Moltissimi di questi convertiti scelgono di nascondere la loro fede e non possono adorare apertamente né vivere come cristiani. L’ostilità e le pressioni che affrontano, provenienti dalla società circostante, rendono pericoloso condividere la loro fede con i familiari, i parenti, i vicini, gli amici e i colleghi. Hanno anche difficoltà a riunirsi per adorare e difficoltà a fare amicizia con altri cristiani a causa del rischio di essere scoperti, soprattutto se sono controllati dai servizi di sicurezza tunisini.

Altre fonti riportano la realtà attuale. Priscilla Hwang, scrittrice e giornalista della CBC (Canadian Broadcasting Corporation), ha recentemente condotto un’approfondita indagine sulla situazione dei cristiani in Tunisia. Scrive: “I cristiani in Tunisia affrontano discriminazione e sono bersagliati, cosa che è sovente ignota e nascosta all’occhio del pubblico. Questo avviene nella loro vita quotidiana. A causa della loro identità cristiana, molti sperimentano insicurezza per quanto riguarda il lavoro, abbandono da parte della famiglia, degli amici e delle fidanzate; sono vittime di abusi verbali, psichici e fisici”.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione?

In Tunisia le donne e le ragazze cristiane sono particolarmente soggette, come forme di persecuzione religiosa a: molestie sessuali, violenza domestica, allontanamento dalla famiglia e a matrimoni forzati. La fonte principale di persecuzione per le donne in Tunisia è da ricercarsi nella principale figura maschile della famiglia: per una donna single può essere il padre, il fratello o un altro membro della famiglia che segue nella linea maschile. Per una donna sposata tale figura è il marito o il fidanzato. La conversione dall’islam è vietata e la convertita rischia di essere emarginata dalla famiglia e dalla comunità e soffrire violenza fisica o essere vittima di delitto d’onore se viene scoperta la sua nuova fede.

Inoltre, le donne cristiane che lasciano l’islam possono essere recluse nelle loro stesse case e subire violenza anche dai membri della famiglia. Si può chiedere il divorzio dalla moglie convertita e ottenere la custodia dei figli.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione?

Gli uomini cristiani che si convertono affrontano intimidazioni, percosse e minacce di morte. Lasciando l’islam coprono di vergogna le loro famiglie e, pertanto, sono verosimilmente emarginati.

Pressate dalle famiglie, le mogli musulmane lasciano sovente il marito convertito, il quale può essere escluso dall’eredità o persino dalla possibilità di disporre dei suoi beni. Gli uomini convertiti subiscono anche la perdita del lavoro e l’esclusione dai circoli sociali. Inoltre, quando un cristiano è perseguitato, la sua famiglia diventa vulnerabile e manca di protezione.

La parola a “Islèm”

“La mia famiglia pensa che io sia musulmana. Solo mia madre sa che sono cristiana e lo accetta. Mio padre non ne sa nulla. È un uomo buono ma, ogni tanto, mostra l’altro suo volto. Non si sa come reagirebbe se gli dicessi che sono cristiana”.

Cosa è cambiato quest’anno?

Quest’anno la Tunisia è salita di qualche posizione nella WWList a causa di un riferito aumento della violenza contro i cristiani e contro i loro beni. Un gran numero di edifici cristiani, di case e negozi di proprietà di cristiani sono stati attaccati. Inoltre, vi è stato un aumento della pressione nella vita comunitaria. La situazione dei cristiani tunisini continua a variare in base alle zone e, in alcune regioni, il sentimento anticristiano contro le persone e le chiese è significativo. La pressione sui cristiani – soprattutto quelli convertiti dall’islam – continua ad essere forte in tutti gli aspetti della vita.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione?

I cristiani convertiti dall’islam hanno più da temere, sovente dai membri stessi della loro famiglia e dalla società circostante. Questo è particolarmente vero nelle regioni conservatrici nel sud del paese. Le aree urbane, soprattutto la capitale Tunisi, offrono più occasioni ai convertiti di sfuggire alle pressioni familiari e culturali e qui essi vivono la loro fede più apertamente, grazie all’anonimato garantito dalla grande città. Gli estremisti islamici violenti sono attivi anche nelle zone meridionali di frontiera. Prendono di mira qualsiasi cristiano, sia straniero che connazionale, quando si presenta l’occasione.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Tunisia?

In collaborazione con i partner e le chiese locali, Porte Aperte sostiene la chiesa in Tunisia in vari modi. Attraverso i partner locali, Porte Aperte fornisce corsi d’istruzione, distribuisce materiale cristiano, provvede aiuti socioeconomici, e corsi d’istruzione in materia legale per difendere i diritti dei cristiani tunisini. Porte Aperte sostiene i credenti tunisini anche per mezzo della preghiera.

Soggetti di preghiera

  • Vi sono molti credenti soli in Tunisia. Pregate perché possano conoscere altri credenti che vivono vicino a loro, al fine d’incontrarsi e pregare per una solida e fruttuosa amicizia.
  • Pregate che la luce, la pace e l’amore di Cristo superino lo spirito di intimidazione e di paura che molti credenti tunisini avvertono. Pregate che i cristiani tunisini continuino a pregare nello Spirito per mantenere le loro menti libere da paura, intimidazione e confusione.
  • Pregate perché le donne credenti in Tunisia lottino per superare i loro traumi. Pregate che Dio le benedica. Pregate che trovino in Cristo sicurezza e aiuto.
  • Pregate per il presidente della Tunisia, che è in carica solo da un anno. Pregate che porti nuova libertà per i cristiani mentre è in carica.

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