La persecuzione in Nigeria è, in parole povere, brutalmente violenta. In gran parte della parte settentrionale i cristiani vivono sotto la costante minaccia degli attacchi da parte dei Boko Haram, dell’Islamic State West Africa Province (ISWAP), dei militanti Fulani e dei criminali che rapiscono e uccidono restando quasi sempre impuniti. Tutti i cittadini della zona settentrionale della nazione sono sottoposti a minacce e violenza, ma i cristiani sono presi particolarmente di mira a motivo della loro fede: sia ISWAP sia Boko Haram vogliono eliminare la presenza cristiana in Nigeria, e i militanti musulmani Fulani attaccano specificatamente i villaggi cristiani. Oltre ai rischi legati alla violenza, i cristiani in alcuni stati del nord della Nigeria vivono sotto la legge della Sharia, affrontando discriminazione e trattati come “cittadini di seconda classe”. I cristiani che si convertono dall’islam subiscono il rifiuto anche da parte dei propri familiari, nonché la pressione affinché rinneghino la propria fede in Gesù; talvolta, essi sono perfino violentemente aggrediti.
Nel nord della Nigeria, e in maniera crescente anche al sud, per le donne cristiane la situazione continua a essere terribile. Le incursioni dei gruppi estremisti quali Boko Haram e ISWAP, i militanti Fulani e le brigate armate hanno terrorizzato le comunità cristiane. Donne e ragazze sono state stuprate, introdotte forzatamente nello sfruttamento sessuale, prese in ostaggio per ottenere riscatti e uccise. Vi è la pratica comune di trattare le donne come esseri inferiori rispetto agli uomini, specialmente nelle zone rurali, il che rende le donne cristiane doppiamente vulnerabili alla persecuzione, a motivo del loro genere e della loro fede. In aggiunta, le donne costrette a vivere come sfollate all’interno del loro stesso paese sono costantemente esposte al rischio di abusi e del traffico di esseri umani.
Nel nord della Nigeria, e in maniera crescente anche al sud, gli uomini e i ragazzi cristiani sono spesso presi di mira e uccisi dagli attacchi dei gruppi estremisti quali Boko Haram e ISWAP, dei militanti Fulani e delle brigate armate. La maggior parte di questi attacchi violenti verso i cristiani ha luogo nelle zone rurali e in prossimità dei posti di blocco. I sopravvissuti a questi attacchi spesso subiscono il sequestro e il reclutamento forzato nelle schiere dei militanti. I più giovani rischiano di essere reclutati come bambini-soldato, e ci sono frequenti rapporti che comunicato di leader e membri di chiesa presi in ostaggio per ottenere riscatti. La discriminazione contro i cristiani avviene anche all’interno delle forze armate governative: i soldati cristiani, infatti, vengono spesso mandati nelle aree più pericolose dove molti sono stati uccisi dai Boko Haram o da altri gruppi estremisti.
Gli uomini cristiani vengono anche strategicamente posti ai margini della società: perfino quelli con le qualifiche più alte hanno scarsissime possibilità di ottenere un impiego all’interno dei Servizi Civili Federali, oltre che essere generalmente esclusi da scuole e università.
“Quando ho perso mio marito, i miei suoceri non si sono mai presi cura di me. Non sono mai venuti a vedere come stessi io o come stessero i bambini. Quando nostra figlia Patience è morta, pensavo che si sarebbero stretti intorno a me, ma nessuno è venuto. Provavo così tanto dolore nel mio cuore… ma ho deciso di rinunciare all’amarezza e di lasciarmi guarire da Dio”.
I cristiani continuano a essere attaccati indiscriminatamente e brutalmente nel nord della Nigeria, e la posizione del paese nella WWL è salita di conseguenza. La violenza si è susseguita senza tregua: la nazione è stata uno dei pochi luoghi al mondo in cui le restrizioni sugli spostamenti a motivo del COVID-19 hanno avuto scarso impatto sugli attacchi contro i cristiani. I cristiani che vivono nella parte settentrionale della nazione rimangono quotidianamente esposti al rischio di pressioni e discriminazione.
Gli attacchi e il clima di insicurezza si sono diffusi anche nelle zone meridionali della Nigeria. I militanti Fulani e altri gruppi violenti si sono stanziati nelle foreste a sud del paese, rendendo difficile per i contadini cristiani accedere alle loro stesse terre.
Sotto molti aspetti, la vulnerabilità dipende dal luogo in cui risiede un cristiano. I villaggi remoti nella zona della Middle Belt nigeriana sono esposti al rischio di attacchi da parte dei militanti Fulani e di altri gruppi violenti, e questi attacchi si sono diffusi anche nella zona meridionale. A nordest, qualunque comunità di credenti rischia un attacco da parte di Boko Haram o ISWAP. A causa della violenza, migliaia di cristiani sono costretti a vivere in campi profughi (ufficiali e non), come sfollati interni. Tale situazione alimenta la vulnerabilità di queste persone che hanno perso la propria casa, i propri cari e che vivono come profughi all’interno del loro stesso paese. Le donne e le ragazze sono particolarmente a rischio, mentre chiunque si converta dall’islam al cristianesimo è probabilmente il più vulnerabile di tutti.
Porte Aperte collabora con la Chiesa locale nel nord della Nigeria per rafforzare, supportare, equipaggiare e fornire assistenza ai credenti perseguitati mediante la cura dei traumi (vi è un centro specifico), formazione biblica e discepolato, aiuto socioeconomico, corsi di alfabetizzazione e sostegno in preghiera a livello mondiale.
Il 2021 è stato dominato da crescenti livelli di illegalità. Per favore, pregate che il Presidente Buhari e i governatori si adoperino in modo diligente e trasparente per trovare soluzioni durature alla crisi sempre più profonda sulla sicurezza nel nord della Nigeria.
Il livello dei traumi tra i cristiani sta raggiungendo l’apice: uomini uccisi, donne stuprate e rapite, giovani lasciati allo sconforto riguardo al futuro. Pregate per guarigione e speranza. Pregate che il Signore continui a rafforzare la loro fede e che i cristiani continuino a essere in grado di rispondere a chiunque li interroghi riguardo alla speranza che è in loro. Pregate che l’opera di Porte Aperte nel paese porti frutto. Pregate per protezione costante e saggezza per i nostri partner che viaggiano lungo il paese rischiando attacchi e/o rapimenti. Pregate che la nostra opera rafforzi la Chiesa in Nigeria e riporti speranza.
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