Nigeria: Decine di cristiani uccisi nel periodo delle feste
Nigeria: Decine di cristiani uccisi nel periodo delle feste
Quelli che precedono il periodo delle feste natalizie, come anche di quelle pasquali, sono giorni di tensione per chi si dichiara seguace di Gesù nei Paesi in cui, essere cristiani, significa essere perseguitati.
Lo possono affermare i cristiani in Nigeria, dove la sensazione di insicurezza generata dalla violenta persecuzione anticristiana, ha trovato ulteriore eco in una serie di attacchi avvenuti a ridosso degli scorsi giorni di festività.
Il primo di questi ha colpito l’area di Kaura, nel sud dello Stato di Kaduna, ed è durato per tre giorni consecutivi. “Diversi villaggi cristiani sono stati attaccati da allevatori Fulani armati e al grido di Allahu akbar” (Allah è il più grande), riporta l’agenzia di informazione locale Hum Angle. Nell’attacco, almeno 37 persone hanno perso la vita e decine di case sono state date alle fiamme o demolite.
Secondo quanto affermato dal leader di una chiesa locale, quella zona del Paese è pesantemente colpita dal banditismo, cosa che ha obbligato centinaia di migliaia di persone – soprattutto cristiani – a sfollare.
Il secondo episodio di violenza è avvenuto, sempre per mano di allevatori Fulani, nel sud dello Stato di Enugu, nell’area intorno alla città di Eha Amufu, causando la morte di almeno 10 persone. La stessa zona aveva assistito a una violenza simile solo una settimana prima con 25 morti.
Gli attacchi degli allevatori Fulani ai danni dei cristiani sono ormai una consuetudine nelle zone settentrionali della Nigeria, Paese alla posizione n.7 della World Watch List 2022 di Porte Aperte/Open Doors (edizione 2023 in uscita il prossimo 18 gennaio).
Nel giorno che segue il ricordo del martirio di Stefano, primo cristiano a perdere la vita a motivo della fede (Atti degli Apostoli capitoli 6 e 7), non possiamo che continuare ad alzare la voce in favore di chi paga un prezzo elevato a motivo della decisione di seguire Gesù.