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Somalia
Leader
Presidente Mohamed Abdullahi Mohamed
Popolazione
16.589.000
Cristiani
Centinaia (secondo stime di OD)
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica Parlamentare Federale

Livello di persecuzione

Violenza
8.5
Vita di chiesa
16.6
Vita civile
16.6
Vita sociale
16.6
Vita famiglia
16.7
Vita privata
16.5

Somalia

Stessa posizione della World Watch List 2021.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Somalia

Per più di 25 anni, la Somalia è stata un porto sicuro per i militanti islamici, i quali hanno preso costantemente di mira i cristiani sia in Somalia che nei Paesi limitrofi. I gruppi islamici, come al-Shabab, operano senza troppa opposizione e controllano una vasta parte del territorio somalo. Il numero limitato di credenti in Somalia è composto per lo più da cristiani ex musulmani. I cristiani sono bersagli importanti per al-Shabab e, anche, quando i cristiani convertiti non sono presi di mira dagli estremisti islamici, essi vengono oppressi intensamente dalla loro famiglia. Ogni conversione dall’islam viene vista come un tradimento della famiglia e della comunità e, per questo, anche solo il sospetto di una conversione può portare a molestie, intimidazioni e persino all’assassinio.

Malgrado la crisi ancora in corso dovuta al COVID-19, al-Shabab ha continuato ad essere attivo nel 2021 – un promemoria a dimostrazione che la vita dei cristiani in Somalia non è mai al sicuro.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Le giovani donne, che si convertono al cristianesimo, fanno parte dei gruppi più vulnerabili in Somalia. È usuale che una donna somala, sospettata di essere cristiana, venga violentata ed umiliata in pubblico, costretta ad una severa segregazione domestica. rapita, oppure forzata a sposarsi con uno sceicco radicale o addirittura uccisa. Se è già sposata, probabilmente verrà costretta a divorziare ed i suoi figli le verranno tolti. Le donne cristiane soffrono anche quando i loro mariti sono imprigionati o uccisi; le vedove, in genere, vengono costrette a sposare uomini musulmani, le loro proprietà vengono confiscate e la donna è lasciata alla mercé della famiglia del nuovo marito.

Molte vedove vengono sfruttate dai parenti maschi e le loro giovani figlie vengono date in moglie. La famiglia di una donna cristiana, spesso, finisce nell’indigenza.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

La Somalia è una società patriarcale con un alto controllo sociale. Gli uomini ed i ragazzi somali, anche solo sospettati di essere cristiani, si imbattono in violazioni estreme dei propri diritti fondamentali. Corrono il rischio di: essere abusati verbalmente, assaliti fisicamente, perdere il loro lavoro, venire imprigionati, minacciati pesantemente, torturati e rapiti od uccisi in maniera ripugnante. Se si sospetta della loro conversione, gli uomini cristiani vengono anche esclusi dall’eredità ed ai ragazzi viene negata la formazione scolastica.

Inoltre, dai ragazzi somali ci si aspetta che possiedano armi e che le sappiano maneggiare; capita così che tanti di loro vengono rapiti e indottrinati da al-Shabab. Le famiglie mandano forzatamente i loro giovani uomini presso i centri di riabilitazione islamici per l’addestramento, come miliziani di al-Shabab, inclusi i convertiti. Se la loro fede viene scoperta in tal contesto, questi giovani vanno incontro ad ulteriori pericoli.

La parola a Fatuma

Incontriamo Fatuma, una cristiana somala che vive nel corno d’Africa (non necessariamente in Somalia) e che è stata arrestata per la sua fede, insieme al marito.

“La prima volta in tribunale, ci hanno fatto firmare i nostri certificati di morte… Ci hanno detto che avremmo dovuto rinnegare Gesù in quel momento e noi abbiamo rifiutato; non avremmo mai rinnegato il Signore, piuttosto avremmo firmato per la nostra morte.”

Cosa è cambiato quest’anno

Nonostante un leggero calo degli attacchi violenti contro i cristiani, la persecuzione resta estrema in Somalia.

Nessun posto in Somalia è sicuro per un cristiano (neppure la casa) e la pressione in ogni ambito della vita è intensa ed inesauribile.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

Nonostante nessuna zona della Somalia sia sicura, le aree sotto il controllo di al-Shabab sono sempre le più pericolose per i cristiani. Inoltre, tutti i cristiani ex musulmani sono in grave pericolo – a causa delle loro famiglie, della comunità e della società in generale.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Somalia

Porte Aperte rafforza la chiesa nel Corno d’Africa attraverso partner; il nostro lavoro ha avuto la priorità di trovare quei pochi cristiani duramente perseguitati e di sostenerli in qualsiasi modo possibile. Porte Aperte, inoltre, è impegnata in preghiera e nell’advocacy in favore dei cristiani della Somalia.

Soggetti di preghiera

Continuate a pregare per la pace in Somalia e per la buona riuscita della costruzione della democrazia, soprattutto ora che il Paese deve fare i conti con disordini politici, la costante minaccia di al-Shabab e gli effetti di decenni di guerra civile. Quasi il 100% dei somali è musulmano e non c’è posto per i cristiani. L’islam è la religione di stato – solo l’islam può essere propagandato e la legge della Sharia è l’autorità più alta. Pregate perché Dio continui a rafforzare la sua gente in Somalia nonostante queste ostilità. Porte Aperte ha supportato i credenti somali nel Corno d’Africa dal 1990. La nostra visione è quella di veder crescere i seguaci di Cristo, maturando nella fede e sviluppando le relazioni in mezzo alla persecuzione. Pregate per la saggezza e per la protezione di Dio sul lavoro e che i nostri sforzi portino molto frutto.

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