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Libia
Leader
Primo Ministro Abdul Hamid Dbeibeh
Popolazione
6.746.000
Cristiani
34.600
Religione principale
Islam
Governo
In transizione

Livello di persecuzione

Violenza
11.5
Vita di chiesa
16.3
Vita civile
16.2
Vita sociale
15.9
Vita famiglia
15.5
Vita privata
15.6

Libia

Stessa posizione della World Watch List 2021.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Libia

In Libia, quando le persone abbandonano l’islam per seguire Cristo, affrontano pressioni immense da parte delle loro famiglie per far rinnegare loro la nuova fede. I vicini ed il resto della comunità li ostracizzerà: infatti, potrebbero essere lasciati senza casa, senza lavoro e da soli. Se una cristiana o un cristiano libici condividono la loro fede con qualcun altro, potrebbero essere denunciati, arrestati e, probabilmente, subire punizioni violente. La nazione non ha un governo centrale e, quindi, le leggi non vengono applicate uniformemente. Questo espone i cristiani al pericolo di persecuzioni esplicite e collettive.

Esiste sempre la possibilità per i cristiani di incorrere in rapimenti mirati o esecuzioni. Per essere un cristiano al sicuro in Libia bisogna vivere in segreto la propria vita di fede.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Le donne libiche vivono una vita isolata e sotto il controllo della propria famiglia. A motivo di tradizioni tribali correlate alla legge islamica, ricoprono posizioni inferiori rispetto agli uomini nel nucleo familiare. Per questo motivo, è estremamente difficile per le donne che si convertono al cristianesimo, ricevere del materiale religioso od incontrarsi con altri cristiani. Se una donna fosse anche solo sospettata di essere interessata a Gesù, ella potrebbe andare incontro a segregazione domestica, assalti sessuali, matrimonio forzato e, persino, al cosiddetto “delitto d’onore”. La cultura libica dell'”onore e vergogna” costringe tutte le donne e le ragazze ad avere standard elevati riguardo alla sessualità, all’abbigliamento ed al comportamento. Il fallimento nel soddisfare tali standard porta disonore a tutta la famiglia. Quando una donna, od una ragazza, subisce una violenza sessuale -alle volte come forma di punizione- l’assalitore di solito non viene perseguito, in quanto la testimonianza di una donna non ha lo stesso valore di quella di un uomo nei tribunali.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Gli uomini libici sono esposti ad un maggior rischio di violenza fisica a causa della costante presenza di aggressioni nella nazione. Se un libico diventa cristiano, affronterà ulteriori sfide, quali: perdita del lavoro, abusi sia mentali che fisici e, persino, l’interdizione dalla sua famiglia. Considerato che gli uomini sono responsabili del sostentamento familiare, la tensione di non essere in grado di adempiere al proprio ruolo può causare afflizione psicologica. Inoltre, a meno che l’intera famiglia non si converta, anche formare piccoli gruppi comunitari sarebbe un rischio troppo elevato per gli uomini cristiani.

Cosa è cambiato quest’anno

Purtroppo, la situazione in Libia rimane invariata rispetto agli anni precedenti. Questo è dovuto, in larga parte, alla mancanza di un’autorità governativa centrale capace di spezzare il ciclo dei conflitti armati nel Paese. La persecuzione sistemica di coloro che lasciano l’islam è condonata ed accettata nella società libica.

La mancanza di protezione legale e le regole mutevoli in merito al possesso delle proprietà hanno fatto sì che anche le congregazioni “approvate” di cristiani espatriati, che si riunivano da decenni in una determinata struttura, improvvisamente possano essere sfrattate anche in mancanza di ragioni valide. Basta semplicemente che il nuovo proprietario voglia usare la proprietà in maniera differente.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

I cristiani sono vulnerabili in tutta la nazione, siano essi abitanti del Paese, o solo di passaggio, come i lavoratori migranti o quelli che cercano di raggiungere l’Europa per iniziare una nuova vita. I gruppi estremisti hanno stabilito dei checkpoint e controllano delle aree specifiche del territorio nazionale. I cristiani che si spostano da una zona all’altra dello Stato, in cerca di un impiego, hanno la stessa probabilità di finire in uno dei centri sovraffollati di detenzione del paese quanto di trovare un lavoro. In alcuni casi, i cristiani arrestati vengono consegnati a criminali o a gruppi di trafficanti di esseri umani per essere costretti a lavori pesanti o spinti alla prostituzione.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Libia

Porte Aperte lavora, insieme con partner locali e chiese, chiedendo sostegno in preghiera, attraverso la formazione e la letteratura e patrocinando la giustizia per i credenti. È importante anche il supporto diretto ai cristiani perseguitati mediante l’assistenza al lavoro e la fornitura di beni pratici.

Soggetti di preghiera

Pregate per i credenti che devono mantenere segreta la loro fede in Gesù, per evitare che siano arrestati o persino resi schiavi. Chiedete a Dio di dar loro buoni tempi di comunione con Lui.

Chiedete a Dio di portare stabilità nel Paese attraverso un governo che si impegni ad applicare la legge e a rendere la nazione un luogo migliore. Dio tiene i cuori dei re nelle sue mani.

Pregate per i partner locali di Porte Aperte che cercano con molta attenzione i cristiani, in una società dove la domanda sbagliata posta alla persona sbagliata può causare grandi calamità. Pregate che Dio possa fornire loro saggezza, grazia e protezione, mentre aiutano i cristiani nella nazione.

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