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Brunei
Leader
Sultano e Primo Ministro Hassanal Bolkiah
Popolazione
445.000
Cristiani
53.500
Religione principale
Islam
Governo
Monarchia assoluta

Livello di persecuzione

Violenza
0.4
Vita di chiesa
14.4
Vita civile
10.9
Vita sociale
10.1
Vita famiglia
14.6
Vita privata
14.8

Brunei

Stessa posizione della World Watch List 2022.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Brunei

La crescente implementazione della Sharia (la legge islamica) in Brunei – alla quale sono soggetti sia musulmani che non-musulmani e che ha lo scopo di rendere il Paese completamente islamico – sta rendendo sempre più difficile per la piccola comunità cristiana del Paese esprimere e condividere la propria fede. La conversione dall’islam è illegale: questo significa che i convertiti possono affrontare enormi pressioni per rinunciare alla loro fede in Gesù. L’oppressione islamica è la principale fonte di persecuzione in Brunei.

Dato che i gruppi cristiani protestanti non possono essere registrati come chiese ma solo come organizzazioni secolari, è richiesto loro di sottoporre al governo ogni anno i loro rendiconti finanziari e operativi. Tutte le attività ecclesiali sono monitorate dalle autorità e dalla comunità circostante e i responsabili delle chiese sono ammoniti di non fare opera di divulgazione o apparire troppo popolari. Per incoraggiare la diffusione dell’islam, il governo fornisce aiuti a chi diventa musulmano e ciò ha costretto alcuni cristiani alla conversione all’islam.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Le donne e le ragazze convertite al cristianesimo che non indossano abiti islamici a scuola, all’università o sul posto di lavoro, con molta probabilità vanno incontro a discriminazioni. Corrono inoltre grandi pericoli in famiglia, dove possono affrontare isolamento, matrimonio forzato, separazione dai figli ed essere costrette a partecipare a programmi islamici di riabilitazione spirituale.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Gli uomini e i ragazzi convertiti possono essere ripudiati dalle loro famiglie e allontanati da casa. Possono anche essere vittima di percosse e di altri trattamenti rudi da parte delle autorità. Gli studenti possono subire discriminazioni e abusi verbali nelle scuole e nelle altre strutture educative.

La parola a Ellora (nome cambiato)

“I credenti non vogliono assumersi rischi. I genitori scelgono persino di non mandare i loro figli agli eventi pubblici delle chiese. Alcuni dei miei amici hanno detto che non vedono più un posto per loro in chiesa”.

Cosa è cambiato quest’anno

In generale, la situazione per i cristiani non è cambiata molto rispetto all’anno scorso. Comunque, negli ultimi anni si è assistito a una pressione leggermente maggiore sulle chiese e sulle loro attività. I cristiani, soprattutto i giovani, continuano a lasciare il Paese, impoverendo la popolazione di credenti. Questo avviene per diverse ragioni, tra cui persecuzione e fattori economici.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

I convertiti dall’islam affrontano la persecuzione più severa in Brunei.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Brunei

Porte Aperte fornisce sostegno in preghiera ai credenti perseguitati del Brunei.

Soggetti di preghiera

Per favore, pregate:

  • che i giovani cristiani, che si trovano sotto pressione da parte dei coetanei, abbiano la forza di mantenere la loro fede;
  • che i responsabili delle chiese ricevano saggezza per discepolare i credenti nel mezzo delle dilaganti restrizioni del governo e della sorveglianza;
  • che le autorità abbiano un ripensamento e concedano maggiore libertà a chi sceglie di non seguire l’islam.

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