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Libia
Leader
Primo Ministro ad interim Abdul Hamid Mohammed Dbeibah
Popolazione
7.041.000
Cristiani
35.400
Religione principale
Islam
Governo
In transizione

Livello di persecuzione

Violenza
9.1
Vita di chiesa
16.3
Vita civile
16.1
Vita sociale
15.9
Vita famiglia
15.5
Vita privata
15.6

Libia

Sceso di 1 posizione rispetto alla World Watch List 2022.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Libia

La Libia è effettivamente una terra senza legge, in cui sia i cristiani nativi che quelli di passaggio da altri paesi devono affrontare violenze estreme. Senza un governo centrale che mantenga la legge e l’ordine, il potere è detenuto sia dai gruppi estremisti islamici militanti che dai gruppi legati alla criminalità organizzata. Tali gruppi prendono di mira e rapiscono i cristiani, e alcuni credenti sono stati uccisi.

Se un libico di origine musulmana diventa cristiano, è probabile che si trovi ad affrontare forti pressioni e abusi da parte della sua famiglia e della comunità più ampia per costringerlo a rinunciare alla sua fede, e rischia addirittura di essere ucciso. I cristiani che esprimono pubblicamente la loro fede e cercano di condividere il Vangelo con altri rischiano di essere arrestati o puniti da gruppi estremisti.

Numerosi rifugiati provenienti dall’Africa subsahariana attraversano la Libia nel tentativo di raggiungere l’Europa. Molti di questi sono cristiani, e la loro permanenza nel Paese è molto pericolosa. È probabile che subiscano molestie e minacce da parte dei gruppi estremisti islamici o che vengano rapiti e utilizzati come schiavi da parte dei gruppi criminali. Alcuni vengono consegnati direttamente nelle mani di queste bande dai trafficanti di esseri umani.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

In Libia è estremamente difficile per le donne accedere a materiale religioso cristiano o incontrare altri cristiani, poiché hanno pochissima libertà al di fuori della famiglia, e ancor meno se sospettate di essere interessate al cristianesimo. Se professano la fede cristiana, possono andare incontro a segregazione domestica, aggressioni sessuali, matrimoni forzati o anche al cosiddetto omicidio d’onore. Le donne non sono legalmente autorizzate a essere capifamiglia; quindi, non c’è spazio per loro per fuggire e vivere da sole o come genitori single.

In Libia manca un’efficace applicazione della legge e la legislazione contro la violenza domestica o le molestie sessuali è carente; quindi, è improbabile che le donne cristiane che affrontano abusi a causa della loro fede ricevano aiuto o giustizia.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

In Libia c’è poca speranza di giustizia per i cristiani esposti a violenza fisica, abusi o alla perdita del lavoro. Essere cacciati dalla casa familiare, tagliati fuori dalle relazioni sociali o addirittura uccisi sono pericoli reali che i credenti possono subire da parte delle famiglie musulmane. I rischi di essere apertamente cristiani sono talmente elevati che è quasi impossibile riunirsi in gruppi per avere comunione cristiana, a meno che tutta la famiglia si converta.

I giovani cristiani che migrano da soli attraverso la Libia sono molto esposti al rapimento da parte di bande criminali, che li utilizzeranno come schiavi nelle fattorie. Alcuni sono stati rapiti e tenuti in ostaggio per avere un riscatto. Coloro che soggiornano nei centri di detenzione per migranti non sono al sicuro, vengono sempre più spesso arruolati dalle milizie locali e costretti a combattere tra le loro fila, pena la morte.

Cosa è cambiato quest’anno

In accordo con la ricerca della Word Watch List, si è registrata una lieve diminuzione del “punteggio della persecuzione” in Libia, causata principalmente dalla diminuzione della violenza segnalata (sebbene il punteggio di violenza sia ancora molto alto). La persecuzione in tutte le sfere della vita rimane a livelli estremi. Nonostante il Paese si sia, in una certa misura, stabilizzato e abbia visto un conflitto meno diretto lo scorso anno, la vulnerabilità complessiva dei cristiani in Libia rimane estremamente elevata.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

I migranti cristiani in Libia sono molto vulnerabili a maltrattamenti, rapimenti e alla schiavitù. I cristiani di origine musulmana sono quelli maggiormente esposti alla violenza da parte dei gruppi estremisti islamici, in particolare nelle aree in cui essi sono più attivi, come la capitale.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Libia

Porte Aperte lavora con partner e chiese locali in Nord Africa per fornire corsi di formazione, discepolato, sostegno e mezzi di sussistenza, Bibbie e assistenza pastorale.

Soggetti di preghiera

Per favore, pregate:

  • affinché la Libia abbia presto stabilità nazionale, legge e ordine;
  • che Dio spezzi il potere delle bande criminali che sfruttano le persone vulnerabili;
  • affinché i cristiani siano in grado di comunicare in modo sicuro tra di loro e siano incoraggiati reciprocamente.

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