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Tunisia
Leader
Presidente Kais Saied
Popolazione
12.047.000
Cristiani
22.500
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica parlamentare

Livello di persecuzione

Violenza
6.5
Vita di chiesa
13.5
Vita civile
12
Vita sociale
10.4
Vita famiglia
12.8
Vita privata
12

Tunisia

Sceso di 1 posizione rispetto alla World Watch List 2022.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Tunisia

La Tunisia è musulmana al 99% e i cristiani tunisini, quasi tutti di origine musulmana, vengono discriminati dalla famiglia e dalla società.

La conversione dall’islam è socialmente inaccettabile. Se scoperti, i convertiti cristiani subiscono ostilità dalle loro famiglie, colleghi e amici. In alcuni casi, l’aggressione potrebbe degenerare in violenza fisica. Di solito, questa forte reazione avviene in segreto. In alcuni casi, i cristiani vengono abbandonati dalle loro famiglie e rigettati dai loro amici. Anche i loro impieghi potrebbero essere a rischio.

La maggior parte dei cristiani convertiti non può adorare apertamente e sceglie di nascondere la propria fede dal momento che è pericoloso condividerla. Alcuni cristiani coraggiosi sono disposti a riunirsi per celebrare culti comunitari e stare insieme, ma procedono con cautela. Se vengono scoperti a prendere parte ad un incontro cristiano rischiano di essere esposti e ostracizzati. Potrebbero essere sorvegliati dai servizi di sicurezza. I pochi cristiani stranieri in Tunisia sperimentano una relativa libertà, nonostante l’evangelizzazione pubblica non sia tollerata.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

La cultura in Tunisia non è solitamente rispettosa nei confronti delle donne, e i loro maltrattamenti sono accettati all’interno della famiglia e della società. Le donne non vengono riconosciute come leader e non vengono prese in considerazione per opportunità lavorative. Ma non è solo l’inferiorità culturale che affligge le donne. Il loro basso status sociale le rende vulnerabili a molestie sessuali e violenze domestiche.

Il divario nell’uguaglianza di genere è sfruttato come mezzo di persecuzione religiosa. Le convertite possono essere picchiate nella loro stessa casa e dalla loro stessa famiglia a causa della fede. Nei casi più estremi subiscono segregazione domestica e stupro. Alle ragazze può essere proibito andare a scuola o fare carriera e possono essere invece costrette a sposare un cugino o un membro della famiglia musulmano. Se una donna è già sposata molto probabilmente sarà costretta a divorziare, perderà la custodia dei figli e il sostegno economico.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Gli uomini che si convertono dall’Islam al cristianesimo recano vergogna alle loro famiglie, e di conseguenza affrontano rigetto, intimidazione, pestaggi e minacce di morte. Sotto la pressione delle loro famiglie, le mogli musulmane potrebbero lasciare un marito convertito e a lui potrebbe essere negata l’eredità o anche l’accesso ai suoi beni. Mentre alcuni uomini hanno riscontrano che le loro famiglie alla fine hanno accettato la loro conversione, altri sono stati costretti a trasferirsi in modo permanente.

I convertiti affrontano anche violenza fisica e perdita del lavoro e della possibilità di avere delle promozioni. Quando un uomo viene perseguitato, la sua famiglia diventa vulnerabile e manca di protezione.

Cosa è cambiato quest’anno

La violenza resta molto alta in Tunisia, e la pressione che i cristiani devono affrontare è leggermente aumentata durante lo scorso anno. Nel luglio 2022, il Presidente Kais Saied ha consolidato il suo- de facto- colpo di Stato attraverso un referendum costituzionale che ha fatto ritornare la nazione sotto al potere di un solo uomo. Anche se la nuova costituzione è ambigua riguardo alla libertà di religione o credo, si teme che l’attuale alto livello di sorveglianza governativa sui cristiani tunisini possa aumentare ulteriormente.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

In Tunisia i convertiti al cristianesimo sono i più vulnerabili alla persecuzione. Poiché la conversione dall’islam è proibita, i nuovi convertiti affrontano una reazione fortemente ostile da parte dalle loro famiglie. Questo è vero specialmente nel sud del paese, dove la popolazione islamica è più tradizionalista. La minaccia nel sud della nazione è aggravata dalla presenza di violenti militanti estremisti islamici, che prendono di mira i cristiani.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Tunisia

Porte Aperte opera con partner e chiese locali in Nord Africa per provvedere corsi di leadership, discepolato, mezzi di sostentamento, Bibbie e cura pastorale.

Soggetti di preghiera

Per favore pregate:

  • per la protezione dei credenti di origine musulmana. Chiedete a Dio di ammorbidire i cuori delle loro famiglie verso di loro;
  • lodate Dio perché continua a farsi conoscere dal popolo tunisino, nonostante i rischi associati alla fede cristiana in questo luogo;
  • affinché i cristiani che vengono abbandonati dalle loro famiglie trovino la cura pastorale e i mezzi di sostentamento di cui hanno bisogno.

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