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Algeria
Leader
Presidente Abdelmadjid Tebboune
Popolazione
46.053.000
Cristiani
144.000
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica presidenziale

Livello di persecuzione

Violenza
9.8
Vita di chiesa
15.6
Vita civile
14
Vita sociale
11.5
Vita famiglia
14.1
Vita privata
14.4

Algeria

Salito di 4 posizioni rispetto alla World Watch List 2023.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Algeria

I principali attori della persecuzione sono la società e gli insegnati islamici estremisti che esercitano una certa influenza sulle autorità dello Stato. Questo significa che i cristiani vengono perseguitati dalle famiglie, dalle comunità e dal governo. La maggior parte dei cristiani algerini sono convertiti dall’islam. Vengono vessati e discriminati quotidianamente; le famiglie e le comunità potrebbero cercare di obbligarli a continuare a aderire a norme e pratiche musulmane. Sia il governo che la popolazione locale esercitano pressioni affinché abbandonino la fede in Gesù e si riconvertano all’islam. La pressione che lo Stato esercita sui cristiani protestanti è in aumento e ha raggiunto livelli che non venivano registrati da decenni. Continuano a restare chiusi alcuni edifici religiosi (già chiusi in passato) ed è stata disposta la chiusura di molte altre chiese. Il governo ha minacciato di perseguire alcuni responsabili di chiesa nel caso in cui le loro comunità continuino a riunirsi. In Algeria vigono leggi che limitano i culti non-musulmani, tra cui norme che proibiscono tutto ciò che possa “scuotere la fede di un musulmano” o possa essere usato come un “mezzo di seduzione atto a convertire un musulmano a un’altra religione”. Queste leggi vaghe possono essere usate per spingere i cristiani a tenere nascosta la propria fede e per colpire qualsiasi credo all’infuori di quello maggioritario.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

In ragione dello scarso riconoscimento sociale di cui godono in Algeria, le donne cristiane possono subire forti pressioni e aperta ostilità a causa della propria fede, sia in pubblico sia in privato. In più luoghi pubblici, quali il posto di lavoro, scuole e università, le donne che seguono Gesù possono essere vessate (soprattutto se non indossano il velo), subire assalti sessuali e minacce di morte. In privato, le cristiane convertite dall’islam che vengono scoperte rischiano di subire percosse, vessazioni, minacce e segregazione domestica, nonché matrimoni forzati o, per le donne sposate, divorzi. Un esperto del Paese commenta: “Le donne cristiane sono preoccupate soprattutto del pericolo causato dall’incontrare altri credenti a causa della sorveglianza delle famiglie (sorveglianza che non permette loro di essere autonome)”.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

I cristiani possono essere molestati nei luoghi pubblici quali il posto di lavoro e altri spazi comuni. La perdita del lavoro a causa della propria fede in Gesù può avere un impatto economico devastante sulle loro famiglie. Gli uomini affrontano la minaccia della prigione, anche se si tratta di un evento raro. Qualunque cristiano ex musulmano dovrà probabilmente tenere nascosta la propria fede. I cristiani convertiti subiscono pressioni nella vita privata e familiare; pressioni che includono: rigetto, ostracismo, percosse, insulti e minacce da parte dei familiari e dell’intera comunità. Possono addirittura essere forzatamente condotti alla moschea locale e pressati perché tornino all’islam.

Cosa è cambiato quest’anno

La pressione che lo Stato esercita sui cristiani protestanti è aumentata e ha raggiunto livelli che non si vedevano da parecchio tempo. Negli ultimi anni si è assistito alla chiusura di molte chiese (che rimangono chiuse), mentre nel corso del periodo preso in esame dalla World Watch List 2024 la strategia sembra essere cambiata. Invece di mettere i sigilli agli edifici religiosi come negli anni precedenti, il governo ha iniziato a minacciare di perseguire i responsabili delle chiese qualora queste avessero continuato a riunirsi. Al momento solo quattro delle quarantasette chiese affiliate alla Chiesa Evangelica Protestante d’Algeria rimangono aperte. Altre chiese hanno smesso di riunirsi per paura della repressione governativa. Diversi cristiani hanno ricevuto pene detentive; pene al momento sospese. Ad ogni modo, per i cristiani algerini la pressione rimane alta in tutti gli aspetti della vita. Come in gran parte dell’Africa settentrionale, seguire Gesù in Algeria è ancora molto difficile.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

La maggior parte dei cristiani vive nella parte settentrionale dell’Algeria, una regione che ha consentito alla comunità cristiana di svilupparsi, anche se rimangono forti le pressioni esercitate sia dal governo sia dalla società. Tuttavia, in altre parti del Paese, specialmente nel sud (dove il numero di chiese disponibili è basso), le circostanze sono difficili per i cristiani. Mentre i militanti islamici violenti non hanno un grande sostegno da parte della popolazione, i teologi musulmani radicali esercitano un’influenza sempre maggiore sul governo e sulla società algerina.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Algeria

Porte Aperte collabora con partner e chiese locali in Nord Africa per fornire corsi di formazione per responsabili di chiese e discepolato, progetti di sviluppo socioeconomici, assistenza legale, Bibbie e assistenza pastorale.

Soggetti di preghiera

  • Chiedete a Dio di essere a fianco dei responsabili della Chiesa algerina e dei cristiani che hanno visto chiudere le proprie chiese.
  • Chiedete a Dio di intervenire e di aiutare i fedeli a trovare un modo per riunirsi.
  • Pregate per i cristiani accusati o sospettati di aver violato la norma che rende illegale “scuotere la fede del musulmano”.
  • Pregate affinché i fedeli non vengano presi di mira ingiustamente e che le leggi ingiuste vengano abolite.
  • Pregate affinché ogni cristiano in Algeria possa praticare la propria fede liberamente insieme ad altri cristiani.
  • Pregate affinché Dio li protegga dai soprusi e dall’oppressione della famiglia e della comunità.

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