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Mali
Leader
Presidente (di transizione) Assimi Goita
Popolazione
22.106.000
Cristiani
497.000
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica semi-presidenziale

Livello di persecuzione

Violenza
15.6
Vita di chiesa
15.1
Vita civile
12.8
Vita sociale
14.7
Vita famiglia
10.1
Vita privata
11.1

Mali

Salito di 3 posizioni rispetto alla World Watch List 2023.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Mali

L’insurrezione condotta dagli estremisti islamici che ha devastato il nord del Paese nel 2012 continua ad avere enormi implicazioni per il piccolo numero di cristiani della nazione. Sono state bruciate delle chiese e molti cristiani hanno perso le loro case e sono dovuti fuggire dalla regione. Sebbene alcuni cristiani e comunità siano ritornati sotto la protezione dalla polizia, vivono ancora con la minaccia di attacchi. A chi vive nelle aree controllate dai militanti è stato negato l’accesso all’acqua e alla terra per le coltivazioni. I credenti che svolgono attività evangelistiche, nel nord, sono particolarmente vulnerabili alla violenza, mentre i missionari cristiani si trovano sotto la costante minaccia di rapimento da parte dei jihadisti. Coloro che abbandonano l’islam per seguire Gesù rischiano di subire violenze e pressioni da parte dei parenti e delle comunità nel caso in cui la loro nuova fede venga scoperta. La violenza jihadista si sta diffondendo verso sud e le istituzioni del Paese si stanno disgregando a un ritmo sostenuto, favorendo in questa maniera i gruppi jihadisti. L’incapacità delle autorità di arginare l’insurrezione ha portato a proteste pubbliche e ha contribuito a due colpi di Stato (nel 2020 e nel 2021). Il Paese è diventato anche terreno di scontri geopolitici tra occidente e oriente, rendendo i cristiani vulnerabili a persecuzioni governative.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

L’inasprimento degli attacchi da parte dei miliziani islamici ha portato ad un aumento del numero di ragazze cristiane rapite e costrette a sposare i militanti. Si tratta di una tattica comune, utilizzata per diffondere l’islam. Questo incute paura alle comunità cristiane. Nonostante le leggi nazionali proteggano donne e ragazze, le pratiche tradizionali e culturali spesso svantaggiano le donne e ciò può rendere le nostre sorelle, che scelgono di seguire Gesù, particolarmente vulnerabili. Le ripercussioni possono includere molestie, abusi sessuali, violenza fisica, matrimoni forzati, perdita della custodia dei figli e persino la morte. In Mali gli uomini tendono ad essere gli unici percettori di reddito quindi, le donne che perdono il padre o il marito, possono essere costrette a prostituirsi pur di sopravvivere; ciò le rende vulnerabili al traffico di esseri umani.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Visto il perdurare di attacchi violenti compiuti dai militanti in tutta la nazione, gli uomini e i ragazzi cristiani sono esposti a minacce di morte e violenza fisica a causa della loro fede. I responsabili delle chiese vengono strettamente monitorati e subiscono severe restrizioni di movimento, specialmente nelle comunità più remote. Gli attacchi mirati alle case e alle attività commerciali dei cristiani sono utilizzati per impoverire le loro famiglie. In questa maniera tanto gli uomini quanto i ragazzi rischiano di essere reclutati dai gruppi jihadisti, dove non possono sfuggire alla conversione forzata all’islam. La perdita di uomini e ragazzi cristiani indebolisce le famiglie dal punto di vista finanziario e nuoce alla salute della chiesa in Mali. All’interno delle mura domestiche, i nostri fratelli che si convertono dall’islam possono subire l’opposizione da parte delle famiglie a motivo della loro nuova fede in Cristo; opposizione che può comportare anche il divorzio forzato dalle mogli.

La parola a Adama (pseudonimo), pastore di una chiesa a Gao

“stiamo vivendo sotto grandi minacce nella nostra zona (nord del Mali). La paura cresce di giorno in giorno perché sentiamo continui combattimenti. Ci sono rapimenti, ogni tipo di attacco ed episodi di brigantaggio persino in città… per favore, pregate per noi affinché Dio tenga al riparo i Suoi figli”

Cosa è cambiato quest’anno

I cristiani rimangono in una posizione abbastanza incerta, considerata la crescente influenza della militanza islamica nel Paese. La violenza contro i civili, in modo particolare contro i cristiani, e contro gli edifici dei cristiani e le chiese, resta molto alta. I militanti hanno preso di mira i cristiani, la scuola e altre istituzioni governative, oltre che alcuni musulmani. Durante l’ultimo anno ci sono state buone notizie. Nonostante importanti esponenti musulmani abbiano chiesto che il Mali diventi uno “Stato multiconfessionale” – sollevando preoccupazioni tra i cristiani per l’impatto che questo potrebbe avere su loro in quanto minoranza religiosa – a giugno i maliani hanno approvato una bozza di costituzione che prevede che il Paese rimanga uno Stato laico. Inoltre, la nuova costituzione è stata presentata come un passo verso le elezioni del 2024, un ritorno al governo civile e ad una governance più forte. La speranza è che tale processo possa portare ad una maggiore protezione di tutti i maliani, compresa la vulnerabile minoranza cristiana del Paese.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

Il nord del Paese è il luogo in cui i cristiani subiscono maggiore opposizione a causa della loro fede. Nella zona sono attivi gruppi jihadisti e i militanti Fulani. Anche nella parte meridionale del Mali ci sono sacche di persecuzione intensa espletata sotto forma di emarginazione.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Mali

Porte Aperte lavora tramite chiese locali partner in Mali per provvedere corsi di resistenza alla persecuzione e di discepolato e progetti di sviluppo socioeconomici.

Soggetti di preghiera

Per favore, pregate

  • per il coraggio e la sicurezza dei cristiani che vivono esposti al rischio di attacchi da parte dei militanti islamici.
  • Affinché le persone colpite dalla persecuzione possano sperimentare una profonda esperienza del conforto di Dio.
  • Affinché le elezioni si possano svolgere quest’anno e portino ad un governo più forte e giusto nella nazione.

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