Skip to main content
Tunisia
Leader
Presidente Kais Saied
Popolazione
12.152.000
Cristiani
22.200
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica parlamentare

Livello di persecuzione

Violenza
6.9
Vita di chiesa
13.8
Vita civile
12.4
Vita sociale
10.2
Vita famiglia
13.2
Vita privata
12.3

Tunisia

Salito di 3 posizioni rispetto alla World Watch List 2023.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Tunisia

I cristiani in Tunisia costituiscono una piccola minoranza. Le chiese tradizionali come quella cattolica romana e le chiese ortodosse, frequentate per la maggior parte da stranieri, sono ufficialmente riconosciute dal governo e godono di una certa libertà, anche se l’evangelizzazione pubblica non è tollerata. Al contrario, né le chiese né i cristiani tunisini sono ufficialmente riconosciuti. I tunisini cristiani ex musulmani subiscono livelli di ostilità tali da costringerli a mantenere segreta la loro fede. Questo accade soprattutto nel sud del Paese, dove la popolazione musulmana è più tradizionalista. Chi partecipa a un incontro cristiano rischia di essere esposto pubblicamente a causa del monitoraggio dei servizi di sicurezza tunisini. Se la fede di un cristiano viene scoperta, ciò può avere un impatto dannoso sulla sua vita quotidiana, a causa degli abusi sia fisici sia verbali, dell’abbandono dei suoi cari e del rischio di perdere il lavoro. Nonostante tali pressioni, il numero di cristiani ex musulmani sta gradualmente crescendo.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

La disparità di genere in Tunisia è spesso sfruttata come mezzo di persecuzione religiosa. Le donne e le ragazze cristiane sono particolarmente vulnerabili alle molestie sessuali e alla violenza domestica. Sono maggiormente a rischio coloro che si convertono dall’islam. Se la nuova fede viene scoperta, le convertite possono andare incontro a percosse, segregazione domestica, sfratti, matrimoni forzati, divorzi e perdita della custodia dei figli. Qualunque sia il tipo di persecuzione, di solito essa proviene dal capofamiglia, sia egli il marito, il padre, il fratello o chiunque ne faccia le veci all’interno della gerarchia familiare.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

I convertiti al cristianesimo vengono percepiti come persone che disonorano le loro famiglie e, pertanto, possono affrontare intimidazioni, pestaggi, discriminazioni sul posto di lavoro e minacce di morte. Sotto pressione da parte delle loro famiglie, le mogli musulmane possono lasciare il marito convertito, a cui potrebbe essere negata l’eredità o l’accesso ai beni. Tuttavia, la severità della persecuzione dovuta alla conversione dipende dalla posizione sociale dell’individuo e dalla sua influenza all’interno della comunità. Alcuni potrebbero doversi trasferire in modo permanente a causa dell’eccessiva opposizione, altri potrebbero essere espulsi dalle loro case ma avere la possibilità di rientrarvi qualora la posizione della famiglia si ammorbidisca.

Cosa è cambiato quest’anno

Si teme che la persecuzione possa peggiorare nel caso in cui il presidente Kais Saied rimanga al potere. Le elezioni legislative svolte a dicembre 2022 hanno registrato una bassa affluenza e nel mese di gennaio ci sono state proteste contro il controllo “quasi totale” sul Paese. “Notiamo che il presidente sta cambiando la legislatura e il governo a favore dei suoi interessi personali” dice il coordinatore di Porte Aperte in Nordafrica. “Ci aspettiamo che la posizione della chiesa continuerà a peggiorare con Saied al potere”.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

I convertiti che vivono nel sud della nazione sono molto vulnerabili alle ostilità, dato che la popolazione islamica in quelle zone tende a essere più tradizionalista; le aree urbane invece, compresa la capitale Tunisi, offrono ai credenti dei luoghi in cui fuggire per godere di una maggiore libertà. Vi sono violenti militanti islamici, particolarmente attivi nelle zone di confine del sud: laddove ne abbiano la possibilità, essi prendono di mira i cristiani, sia locali che stranieri.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Tunisia

Porte Aperte opera con partner e chiese locali in Nord Africa per provvedere corsi di leadership e discepolato, mezzi di sostentamento, aiuti legali, cura del trauma, Bibbie e cura pastorale.

Soggetti di preghiera

Per favore, pregate:

  • per i convertiti che sono isolati, affinché possano trovare altri credenti e trarre conforto dal sapere che hanno una famiglia nella chiesa;
  • per coloro che corrono dei rischi quando si incontrano: che possano trovare la pace che solo Gesù può donare;
  • che la chiesa continui a crescere e che un giorno i cristiani possano lodare in totale libertà.

GALLERY

01
02
03
04
05
06