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Bangladesh
Leader
Presidente Abdul Hamid
Popolazione
169.775.000
Cristiani
903.000
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica parlamentare

Livello di persecuzione

Violenza
10.6
Vita di chiesa
10.1
Vita civile
11.3
Vita sociale
13
Vita famiglia
10.3
Vita privata
11.5

Bangladesh

Fonti di persecuzione (elencate in ordine di intensità):

  • Paranoia dittatoriale (forte)
  • oppressione islamica (forte)
  • antagonismo etnico (media)
  • nazionalismo religioso (media).

Che aspetto ha la persecuzione in Bangladesh?

I cristiani del Bangladesh subiscono le pressioni più forti da parte delle loro famiglie e comunità. La società sta diventando sempre più islamica, ed il governo fa di tutto per placare gli animi degli estremisti islamici. I cristiani evangelici, molti dei quali pentecostali, che lavorano in mezzo alla maggioranza musulmana, sono coloro che subiscono più persecuzione; ma anche le chiese storiche, come quella cattolica romana, subiscono sempre di più aggressioni e minacce di morte.

I convertiti -di origine musulmana, induista, buddista o provenienti da gruppi etnici/tribali- subiscono le più pesanti misure restrittive, discriminazioni e aggressioni. Spesso costoro si riuniscono in piccole comunità familiari o in gruppi segreti per timore delle aggressioni.

I convertiti di origine tribale, come quelli provenienti dal gruppo Santal, sono doppiamente vulnerabili perché appartengono ad una minoranza sia etnica che religiosa, e devono affrontare la violenza e l’espropriazione delle loro terre. Anche i cristiani appartenenti al popolo Rohingya, a maggioranza musulmana, fuggiti in Bangladesh dal Myanmar, subiscono intimidazioni e forti pressioni da parte della loro comunità. Nel periodo di riferimento, sono stati bersaglio di un violento attacco da parte di gruppi estremisti musulmani.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Donne e ragazze sono più vulnerabili alla persecuzione da parte dei propri nuclei familiari, amici, vicini e comunità locali. Per la loro dipendenza dagli uomini, sono vittime di abusi sia mentali che psicologici, essendo la violenza sessuale, gli stupri e i matrimoni forzati le forme più comuni di persecuzione nei loro confronti.

Donne e ragazze sono anche soggette a discriminazione sui luoghi di lavoro e nelle scuole. Le segnalazioni di stupri e molestie sessuali sono sempre più frequenti, anche nelle scuole pubbliche, sebbene non tutti questi incidenti vengono denunciati, a causa dello stigma sociale.

Il Rapporto Internazionale sulla Libertà Religiosa 2018 del Dipartimento di Stato americano indica che, nonostante gli ordini governativi contrari a tali pratiche, i capi delle comunità locali (spesso con il beneplacito dei leader religiosi), continuano ad emettere dichiarazioni extragiudiziali (fatwe), perlopiù contro le donne, per punire le “trasgressioni morali” come adulterio ed altri rapporti sessuali illeciti.

D’altro canto, le donne hanno sempre di più accesso al mondo del lavoro e stanno diventando via via più indipendenti. Inoltre, si sono registrati progressi nel garantire una maggiore protezione delle donne appartenenti a tutte le religioni. Musulmani, induisti e cristiani hanno leggi separate per quanto riguarda il matrimonio, la separazione e il divorzio.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Solitamente, come conseguenza della cultura patriarcale predominante in Bangladesh, sono gli uomini i primi a convertirsi al cristianesimo, seguiti dalle loro famiglie. Come capi famiglia, uomini e ragazzi soffrono per primi la persecuzione. Inoltre, i cristiani sposati con non-cristiani vengono separati dai figli e gli viene negato il loro affidamento.

Uomini e ragazzi sono soggetti a tutti i tipi di violenza fisica, tortura, accuse false ed arresti, a motivo della loro fede. Vengono picchiati, sorvegliati, abusati, minacciati di morte, le loro case e proprietà distrutte o confiscate, vessati da funzionari governativi locali e nazionali.

Come principali percettori di reddito, la perdita del lavoro a causa della fede cristiana ha un effetto devastante sull’intero nucleo familiare. Lo stesso avviene con i negozianti vittime di boicottaggio da parte delle loro comunità.

La parola a “Badol”:

“Nella mia famiglia, mio padre è stato il primo a convertirsi al cristianesimo, poi i miei fratelli e alla fine anch’io ho accettato Cristo. All’inizio avevo paura che gli abitanti musulmani del villaggio non volessero aver niente a che fare con me. Adesso nessuno ci vuole più parlare o frequentare.”

Cosa è cambiato quest’anno?

Alla posizione 31 della WWL 2021, il Bangladesh è salito di 7 posizioni principalmente a causa dell’intensificazione nel 2020 dell’oppressione in molte sfere della vita dei cristiani. In molti aspetti della vita quotidiana, la pressione è aumentata per i cristiani della nazione, i quali hanno sperimentato discriminazione e persecuzione. Durante il 2020 ci sono stati attacchi violenti contro i cristiani. Uno di questi è avvenuto in primavera ai danni della piccola comunità cristiana presente tra i rifugiati Rohingya. È stato segnalato anche un aumento significativo della pressione nella vita di chiesa, nelle aree rurali. Per ultimo, i cristiani sono stati discriminati durante la fase di distribuzione degli aiuti governativi per fronteggiare l’emergenza COVID-19, spesso soffrendo la fame o gravi problemi di salute.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione?

La regione settentrionale delle colline di Chittagong, con le sue numerose minoranze etniche, è un’area trascurata in cui è presente un’elevata persecuzione contro i cristiani sia da parte della maggioranza musulmana che della minoranza buddista.

Negli ultimi tre anni, da quando il Bangladesh ha accolto più di 700.000 profughi Rohingya provenienti dal vicino Myanmar, si è creata un’altra zona critica. Il paese sta affrontando dei problemi per la gestione dei campi profughi nonostante l’aiuto della comunità internazionale. Più a lungo i rifugiati sono costretti a vivere nei campi profughi, più elevato diventa il rischio che qualcuno diventi incline alla radicalizzazione islamica. Cosa che avrà delle ripercussioni sul paese. Dal momento che gli sforzi di riportare nelle loro case queste persone sono in stallo, questo rischio è reale. Nei campi è presente anche una minuscola minoranza di cristiani Rohingya, la maggior parte dei quali ex musulmani, che sta affrontando un’oppressione sempre maggiore senza possibilità di uscita.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Bangladesh

Porte Aperte lavora equipaggiando e discepolando i cristiani e i loro leader. Particolare attenzione è rivolta alla formazione di nuovi responsabili e ai cristiani di origine musulmana, questi ultimi preparati per affrontare la persecuzione, essendo loro il bersaglio principale. Porte Aperte, inoltre, fornisce Bibbie ed altra letteratura cristiana, soprattutto nelle aree rurali dove è più difficile procurarla.

La missione aiuta i cristiani in Bangladesh attraverso l’alfabetizzazione e progetti di sviluppo socioeconomico, per equipaggiare al meglio la chiesa locale nel portare avanti il Grande Mandato. Nel 2020 Porte Aperte ha erogato aiuti ai cristiani durante l’emergenza COVID-19 e a seguito del ciclone Amphan.

Soggetti di preghiera

  • Pregate per la formazione di cristiani provenienti da tribù e culture diverse, in modo che siano equipaggiati per condividere quello che hanno imparato per fortificare le loro comunità.
  • Pregate per i cristiani discriminati nella distribuzione di aiuti da parte del governo durante le emergenze connesse al COVID-19 e al ciclone Amphan. Spesso i braccianti agricoli soffrono la povertà e la fame. Pregate che il Signore provveda per i loro bisogni fisici, emotivi e spirituali.
  • Pregate per la piccola comunità di cristiani Rohingya nei campi profughi in modo che vengano equipaggiati con una fede ferma.

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