Myanmar: Hannah ha resistito
Myanmar: Hannah ha resistito
Hannah è una donna del Myanmar. Siede sul pavimento della sua piccola chiesa con uomini e donne che cantano Alleluia, nonostante l’ostilità dell’ambiente circostante, al suono dolce della chitarra acustica del loro pastore.
La donna sostiene di essere sempre stata religiosa. Come poteva non esserlo d’altronde, vivendo nella terra delle pagode scintillanti? Prima di dare la sua vita a Cristo la donna si svegliava prima dell’alba per preparare i pasti per i monaci che passavano regolarmente dalla sua casa, lavare le statue di Buddha, offrire cibo nel tempio, meditare e memorizzare preghiere buddiste. La sua famiglia aveva una lunga tradizione di devozione e i suoi genitori erano estremamente ferventi.
La sua conversione è avvenuta in un modo molto semplice. Dopo aver accettato un invito in chiesa da parte di una conoscente ha ascoltato un canto natalizio e ha donato il suo cuore a Gesù.
Tutto era diverso quando Hannah è tornata a casa. Ha rimosso dalle stanze di casa sua tutte le immagini di Buddha. “Non sono vive“, diceva, “Gesù è vivo. Non ho più voglia di adorarle”.
Hannah è cambiata, ma lo ha fatto di nascosto. O almeno ci ha provato. Sua sorella ha riferito alla famiglia le sue attività cristiane e lei ha conosciuto presto il costo della persecuzione. E’ stata picchiata per la sua fede. Ma Hannah ha resistito.
“Quando andavo in chiesa, controllavo dietro di me per vedere se mia madre mi stava seguendo. Ero preoccupata perché pensavo che sarebbe venuta davanti alla chiesa a maledire i cristiani. Lei mi ha picchiato per circa due anni“. Hannah continua: “Un giorno, ha detto a mia sorella che ero completamente pazza, così mia sorella è venuta da me col proposito di maledirmi. Non ho reagito. Insegnavo ad un gruppo di bambini a casa in quel momento e ho capito che mia sorella segretamente ascoltava i miei insegnamenti. Alla fine ho avuto l’opportunità di invitarla in chiesa e al nostro gruppo in casa. Era molto felice della comunione e dei canti e, nel 2004, ha accettato Gesù Cristo”.
Ora, nel 2015, sua madre si è ammorbidita. Non ci sono più graffi e lividi sulla schiena di Hannah. A un certo punto, anche sua mamma ha frequentato la chiesa. Non crede ancora in Gesù, ma cerca di capire la fede di sua figlia.
Nonostante le sofferenze che ha sopportato dai suoi genitori, Hannah ha scelto di perdonare: “All’inizio ero arrabbiata con mia madre, ma poi ho capito che anche Gesù è stato picchiato per salvarci. Con la forza di Dio, sono diventata capace e sono stata in grado di sopportare la sofferenza. Amo Gesù Cristo. So che Gesù mi ha salvato. Perdono mia madre”.
Hannah è una donna birmana che ha dovuto sopportare le percosse e la persecuzione da parte della sua famiglia a causa della scelta di seguire Gesù, ma è rimasta salda nella sua scelta di fede.