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Eritrea
Leader
Presidente Isaias Afwerki
Popolazione
3.728.000
Cristiani
1.739.000
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica presidenziale

Livello di persecuzione

Violenza
12.8
Vita di chiesa
15.7
Vita civile
15.8
Vita sociale
15.5
Vita famiglia
14.9
Vita privata
14.6

Eritrea

Stessa posizione della World Watch List 2023.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Eritrea

L’Eritrea si trova nella top 10 della World Watch List da anni. È conosciuta come la “Corea del Nord dell’Africa” a causa del suo governo autoritario. La nazione riconosce solo tre denominazioni cristiane (eritrea ortodossa, cattolica romana e luterana), quindi chiunque segua Gesù al di fuori di queste chiese riconosciute è costantemente a rischio. Il governo controlla da vicino ogni congregazione, comprese quelle appartenenti alle denominazioni ufficiali. Parlare della persecuzione o dell’interferenza governativa nelle questioni ecclesiastiche non è affatto tollerato. Sono comuni le incursioni della polizia per arrestare i credenti che adorano Dio al di fuori delle denominazioni riconosciute. Quando i cristiani vengono catturati rischiano di finire nella famigerata rete carceraria eritrea, dove possono essere condannati a pene indefinite. Le stime attuali suggeriscono che ci siano circa 1.000 cristiani eritrei incarcerati senza una formale accusa. I membri di alcune chiese domestiche sono stati in prigione per più di dieci anni, sopportando condizioni disumane, tra cui l’isolamento in minuscole celle. Il governo sorveglia ogni cittadino eritreo, promuovendo uno stigma contro i cristiani. Ciò significa che chiunque si converta dall’islam o lasci la Chiesa ortodossa eritrea per far parte di una chiesa evangelica o pentecostale rischia di subire forti pressioni da parte della propria famiglia, dalla comunità e dal governo. Seguire Gesù in Eritrea ha un costo incredibile, ma vi sono credenti coraggiosi che continuano a camminare con Lui.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

In Eritrea essere cristiani può condurre a una detenzione indefinita, semplicemente perché si segue Gesù. Per le donne cadute nella famigerata rete di prigioni eritree, la detenzione può comportare violenza di genere, tra cui stupro e violenza sessuale. Alcune donne sono costrette alla fuga o alla prigionia: in entrambi i casi, quando una sorella in Cristo viene strappata alla sua famiglia e/o comunità, la cattura devasta la famiglia, che può essere punita a causa della fede del membro arrestato. Inoltre, alle donne è richiesta la partecipazione al servizio militare, e in questo ambiente possono subire violenza sessuale. Molte donne fuggono per evitare il servizio militare. Le donne convertite dall’islam subiscono ulteriori pressioni e rischiano rapimenti, segregazione domestica, matrimoni/divorzi forzati e l’allontanamento dei figli. Se una cristiana viene rapita da un musulmano e costretta a sposarlo, sarà forzata a convertirsi all’islam. Anche nelle famiglie in cui non si verificano episodi di violenza, le donne cristiane convertite possono essere disprezzate a causa della loro fede e i genitori potrebbero rifiutarsi di sostenerle negli studi. In alcuni casi, queste donne possono persino essere sfrattate dalle loro case e rimanere sole, senza famiglia né mezzi di sussistenza.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

In Eritrea, gli uomini cristiani convertiti dall’islam possono essere esposti a violenze fisiche, tra cui pestaggi e reclusione. Come avviene per le donne, anche gli uomini che vengono scoperti cristiani evangelici possono essere mandati in prigione per un tempo indefinito. Questo è particolarmente vero per i responsabili delle chiese, tendenzialmente uomini. Poiché nella cultura eritrea sono gli uomini a prendersi cura delle famiglie, la loro prigionia può devastare economicamente il nucleo familiare. Inoltre, al termine del periodo di detenzione, potrebbero essere costretti a prestare servizio militare presso l’esercito eritreo. Indipendentemente dall’arresto o dalla detenzione, gli uomini eritrei sono tenuti a prestare servizio militare. Molti giovani, compresi i cristiani, fuggono per evitarlo.

La parola a un partner anonimo di Porte Aperte nella regione racconta che di Abdullah, responsabile di una chiesa eritrea.

“Abdullah ha trascorso due anni in prigione. Sua moglie dice che non le è stato permesso portargli i vestiti e che il marito riceveva cibo soltanto tre volte a settimana. Solo quando Abdullah si è ammalato in modo debilitante e ha insistito per ricevere cure mediche è stato portato in ospedale. Purtroppo, era troppo tardi e Abdullah è morto nel 2022”.

Che cosa è cambiato

Si segnalano pochi cambiamenti in Eritrea quest’anno. Seguire Gesù rimane incredibilmente pericoloso e chiunque si trovi al di fuori dei quattro gruppi religiosi riconosciuti (i tre gruppi cristiani e l’islam) è soggetto ad arresto, tortura, reclusione e persino alla morte. Anche coloro che fanno parte delle confessioni cristiane riconosciute vengono sorvegliati dal governo e arrestati.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

I cristiani che si convertono dall’islam (e in misura minore coloro che lasciano la chiesa ortodossa per il protestantesimo) subiscono maggiore pressione da parte della famiglia e della comunità, mentre tutti i cristiani in Eritrea devono affrontare un intenso controllo da parte del governo, rischiando l’arresto e la detenzione a tempo indeterminato.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Eritrea

Porte Aperte collabora con chiese partner locali in Eritrea per fornire progetti di sviluppo socioeconomico, corsi di discepolato e di resistenza alla persecuzione.

Soggetti di preghiera

  • Il governo eritreo riconosce solo tre confessioni cristiane. Chiedete a Dio di intervenire per donare libertà a tutto il Suo popolo.
  • I cristiani rischiano l’arresto e il servizio militare forzato. Pregate che i prigionieri ricevano un condono della pena e pregate per quanti sono costretti ad entrare nell’esercito contro la propria volontà.
  • I cristiani imprigionati nella vasta rete carceraria eritrea vengono spesso torturati e non ricevono cure mediche quando malati. Pregate che lo Spirito di Dio sia il loro conforto e compagno in prigione.
  • Pregate che Dio cambi il cuore del Presidente Afwerki e del suo governo in modo che i cristiani possano seguire Gesù liberamente.

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