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Iran
Leader
Leader Supremo Ayatollah Ali Hoseini-Khamanei
Popolazione
86.976.000
Cristiani
1.245.000 (secondo stime di OD)
Religione principale
Islam
Governo
Repubblica teocratica

Livello di persecuzione

Violenza
10.9
Vita di chiesa
16.5
Vita civile
15.8
Vita sociale
13.5
Vita famiglia
14.6
Vita privata
15

Iran

Sceso di 1 posizione rispetto alla World Watch List 2023.

Fonti di persecuzione

Che aspetto ha la persecuzione in Iran

In Iran chi fa parte di una chiesa cristiana tradizionale, per esempio quella armena o assira, spesso vede la propria fede tollerata. Nonostante questo, viene trattato come un cittadino di seconda classe, non gli è permesso svolgere culti o leggere la Bibbia in Farsi, la lingua dell’Iran, o avere contatto con altri cristiani convertiti dall’islam. Inoltre, se scoperto ad aiutare altri convertiti potrebbe essere mandato in prigione. Invece, per i cristiani convertiti dall’islam non vi è nemmeno questa apparenza di tolleranza: la conversione dall’islam al cristianesimo è illegale e i convertiti possono essere arrestati e rinchiusi in prigione. Il governo interpreta le conversioni come un tentativo occidentale di minare l’islam e il governo iraniano stesso. Ciò significa che chiunque venga scoperto membro di una chiesa domestica può essere accusato di crimini contro la sicurezza nazionale: tale accusa può condurre a lunghe pene detentive. Chiunque venga arrestato o detenuto può subire torture e abusi durante la prigionia, mentre alcuni cristiani, quando rilasciati, vengono monitorati: costoro sanno che un secondo arresto si tramuterebbe in una condanna con pene ancora più pesanti. I cristiani che lasciano l’islam potrebbero subire pressioni anche per mano della loro stessa famiglia e comunità e perdere la propria eredità; coloro che non sono sposati possono essere costretti a matrimoni organizzati con persone di fede musulmana mentre i credenti sposati, al contrario, vedersi costretti a divorziare o perdere la custodia dei propri figli.

In che modo le donne sperimentano la persecuzione

Da quando le proteste in merito alla regolamentazione dell’hijab, catalizzate intorno alla morte di Mahsa Amini per mano della polizia morale, hanno scosso l’Iran nel 2022, i diritti delle donne nel Paese sono finiti sotto i riflettori. La maggioranza dei membri delle chiese domestiche in Iran è composta da donne e, di conseguenza, la realtà della persecuzione ha significative ripercussioni su di loro. Come a tutte le donne in Iran, anche alle cristiane è imposto di indossare copricapi fuori casa; in caso di inadempienza possono essere arrestate dalla polizia morale iraniana, picchiate e multate. Le donne coinvolte nella conduzione di chiese domestiche sono un bersaglio continuo del Ministero dell’Intelligence iraniano; esistono numerosi report di incursioni da parte di agenti segreti nelle chiese domestiche. Le donne possono essere molestate sessualmente durante gli interrogatori e i periodi di prigionia a causa sia del loro genere che della loro fede. In aggiunta a ciò, una donna che si sia convertita alla fede cristiana potrebbe essere costretta a sposare un uomo musulmano oppure, se sposata, subire il divorzio o la separazione dai propri figli. Le donne, dopo la conversione, possono essere segregate in casa da parte della loro famiglia musulmana e tenute lontano da qualsiasi comunità cristiana. In Iran si riscontra una mancanza di protezione giuridica per le donne; quindi, una cristiana abusata spesso avrà minori opportunità di scappare da una situazione pericolosa o di trovare un rifugio sicuro.

In che modo gli uomini sperimentano la persecuzione

Gli uomini cristiani, rispetto alle donne, sono maggiormente esposti al rischio di arresti, persecuzioni e condanne da parte del governo. Possono essere incarcerati per molti anni e in questo periodo subire abusi fisici e mentali. Gli arresti degli uomini possono inoltre devastare economicamente le famiglie, dato che gli uomini ne sono i principali sostenitori. Gli uomini cristiani possono essere privati delle opportunità di crescita professionale e chiunque si converta dall’islam può perdere il lavoro, lo status accademico e la libertà di avviare un’attività commerciale di qualsiasi tipo. A volte i cristiani convertiti sono costretti a scappare dalle proprie case, vedendosi obbligati a lasciare il Paese e diventando rifugiati presso altre nazioni in cui non hanno diritti o status legale per poter lavorare o studiare.

La parola a Sanaz (pseudonimo), un cristiano convertito in Iran

“Gesù ha cambiato la mia vita, e posso testimoniare ancora oggi di come Lui cambi le persone! Ad esempio, Vahid era un bambino che mi insultava e mi causava molti problemi ma, da quando ho condiviso con lui la semplice verità che ‘Gesù lo ama’, ha smesso. Oggi Vahid serve Dio insieme a me, è un incoraggiamento e una benedizione per me vedere tali cambiamenti nella mia vita e in quella degli altri… non è facile, ma ne vale la pena.”

Cosa è cambiato quest’anno

La situazione in Iran è rimasta sostanzialmente la stessa: nonostante alcuni cristiani condannati siano stati rilasciati all’inizio del periodo preso in esame dalla World Watch List, nel mese di luglio 2023 si è verificata un’altra ondata di arresti di massa; la vita nella Repubblica Islamica continua ad essere difficile per i credenti ed i convertiti frequentano chiese clandestine correndo rischi incredibili. Ma Dio è ancora all’opera e continua a muoversi in mezzo al Suo popolo e a far crescere la chiesa iraniana.

Chi è più vulnerabile alla persecuzione

I convertiti provenienti dall’islam sono quelli che sperimentano il rischio maggiore di persecuzione, i controlli del governo sono più intensi nelle aree urbane mentre le aree rurali sono meno monitorate. Di contro, fuori dalle aree urbane ci sono meno possibilità di incontrarsi fra cristiani.

In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Iran

Porte Aperte chiede di supportare in preghiera i cristiani in Iran.

Soggetti di preghiera

  • Pregate per i credenti nascosti ex musulmani in Iran. Pregate che trovino una comunità di cristiani e che Dio li protegga da arresti e prigionie.
  • Chiedete a Dio di cambiare il cuore del governo iraniano, affinché conceda libertà a tutte le religioni.
  • Glorificate Dio perché la chiesa in Iran cresce! Chiedete a Dio che continui a riversare il Suo Spirito sui credenti iraniani.

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