Uzbekistan
Livello di persecuzione
Uzbekistan
Fonti di persecuzione (elencate in ordine di intensità):
- Paranoia dittatoriale (forte)
- oppressione islamica (forte)
Che aspetto ha la persecuzione in Uzbekistan?
I cristiani ex musulmani sostengono il peso maggiore della persecuzione. Affrontano una pressione considerevole da parte della famiglia, degli amici e delle comunità che li considerano come traditori; soprattutto nelle aree urbane.
Non è permessa alcuna istituzione o attività religiosa all’infuori di quelle controllate o gestite dalle autorità. I cristiani membri delle chiese non registrate sono visti dal governo come una minaccia. I credenti rischiano le interruzioni dei loro incontri, arresti o multe per aver preso parte ad attività religiose “illegali”.
I responsabili delle chiese sono particolarmente presi di mira perché le autorità pensano in questa maniera di creare un effetto a cascata di paura e ansietà all’interno delle comunità.
Le chiese ortodosse russe sono meno esposte alla pressione e alla persecuzione perché la maggior parte dei loro membri sono russi e non tendono a raggiungere la popolazione uzbeka.
Come le donne sperimentano la persecuzione in Uzbekistan
La cultura islamica tradizionale pone le donne in completa sottomissione ai loro genitori, o se sposate, ai loro mariti. Di conseguenza, esse non sono libere di scegliere la propria religione e farlo può metterle in grave pericolo. La segregazione domestica è una forma comune e socialmente accettata per esercitare pressioni sulle donne cristiane affinché ritornino all’islam, mentre le donne provenienti da ambienti conservatori possono subire rapimenti o matrimoni forzati. È molto comune che i mariti divorzino dalle mogli convertite dopo il matrimonio e che negheranno loro le proprietà. In casi estremi, la moglie è costretta anche a fuggire da casa.
L’abuso verbale, fisico, psicologico e sessuale nei confronti di donne e ragazze cristiane non è raro. Vi è un ulteriore rischio per coloro che provengono dalle zone rurali, le quali sono totalmente dipendenti economicamente dai genitori o dai mariti.
Come gli uomini sperimentano la persecuzione in Uzbekistan
I responsabili delle chiese, la maggior parte dei quali sono uomini, sono spesso soggetti a persecuzioni per mano delle autorità. In genere, vengono multati, detenuti, non ricevono i visti di uscita per lasciare il paese o posti agli arresti domiciliari. I motivi delle multe includono lo svolgimento di incontri illegali, il possesso di letteratura cristiana o persino la presenza di cantici negli smartphone. Fuori dalla chiesa, gli uomini cristiani possono essere estromessi dalla promozione sul posto di lavoro e gli uomini d’affari che seguono Gesù possono affrontare un’intensa sorveglianza da parte delle autorità e l’ostruzionismo dei musulmani locali. Le difficoltà finanziarie causate dalla persecuzione possono essere paralizzanti per le famiglie, che fanno affidamento sugli uomini per mettere il cibo in tavola.
Anche i cristiani di origine musulmana sono vulnerabili agli abusi sul posto di lavoro. Il servizio militare obbligatorio può esporre i cristiani a ulteriori molestie e ostilità.
La parola ad “Aziz”
“Dopo la mia conversione al cristianesimo, mio fratello non ha voluto avere niente a che farecon me. Mio padre, mia sorella e altri membri della famiglia vivevano nello stesso villaggio. Quando andavo a trovarli, provavo a visitare anche a mio fratello. Per più volte si è arrabbiato molto quando mi vedeva e diceva: ‘Vattene, cosa ci fai qui? Non voglio avere niente a che fare con te!’ Per 20 anni non abbiamo avuto nessun contatto fra di noi”.
Cosa è cambiato quest’anno?
Sebbene l’Uzbekistan abbia perso tre posizioni rispetto alla classifica della World Watch List dello scorso anno, vivere come cristiani nel paese rimane estremamente difficile. I credenti continuano a subire enormi pressioni da parte delle famiglie e delle comunità e l’imposizione di restrizioni governative influisce notevolmente sulla vita e sulla testimonianza della chiesa. Tuttavia, ci sono state meno segnalazioni di incidenti violenti rispetto allo scorso anno. Non è ancora chiaro se il presidente Mirziyoyev, salito al potere nel 2016 dopo la morte del leader di lunga data Islam Karimov, introdurrà cambiamenti politici che interesseranno i cristiani.
Chi è più vulnerabile alla persecuzione?
La decisione di lasciare l’Islam e seguire Gesù può essere enormemente costosa, aprendo la strada a molestie e intimidazioni da parte della famiglia, degli amici e della comunità locale. Il rischio aumenta per molte donne che, date le aspettative della società sulla sottomissione, non sono effettivamente autorizzate a scegliere la propria religione. Anche i responsabili della chiesa sono oggetto di persecuzione; possono essere multati, detenuti o posti agli arresti domiciliari per il loro coinvolgimento in attività cristiane.
In che modo Porte Aperte aiuta i cristiani in Uzbekistan?
Porte Aperte rafforza la chiesa perseguitata in Asia centrale con letteratura cristiana, formazione biblica e professionale e tramite progetti di sviluppo socioeconomico. Forniamo anche aiuto immediato ai credenti dell’Asia centrale quando vengono messi in prigione, esclusi dalle famiglie e dalle comunità e privati dei mezzi di sussistenza e del lavoro a causa della loro fede in Cristo.
Soggetti di preghiera
- Pregate che la nuova leadership del presidente Shavkat Mirziyoyev porti cambiamenti positivi per la popolazione cristiana del paese.
- Pregate che lo Spirito Santo incoraggi, equipaggi e rafforzi i credenti che affrontano pressioni e persecuzioni.
- Chiedete a Dio la protezione e il sostentamento continuo dei leader della chiesa in Uzbekistan, i quali possono subire un’enorme pressione a causa dei compiti che svolgono.
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